Titolo: Il Piccolo Principe – Il pianeta del Serpente
Titolo originale: Le petit prince
Francia, Italia, Germania, Svizzera, India: 2012. Regia di: Pierre Alain Chartier Genere: Animazione Durata: 66'
Interpreti: Voci: Pino Insegno, Manuel Meli, Franco Mannella, Laura Lenghi
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Nelle sale dal: Festival di Roma 2012
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Alessia Vegro
L'aggettivo ideale: Spaziale
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Il Piccolo Principe vaga per lo spazio in compagnia del fidato amico Volpe, che combatte al suo fianco per opporsi all'avanzata delle Idee Nere, soldati del Serpente.
L'animale, stanco di di perdere continuamente contro il suo piccolo avversario, decide di compiere un ultimo tentativo. Recatosi sull'asteroide B612, dove vive il Piccolo Principe, approfitta della sua assenza per rapire la Rosa.
La risposta è immediata: il Piccolo Principe e Volpe partono alla ricerca della tana del Serpente, per ritrovare l'amica e liberare tutti gli altri prigionieri, persone finite nel Mondo delle Tenebre per aver perso la speranza. Per raggiungere Rosa i due amici devono attraversare la nebulosa della disperazione, oltre la quale non ci sono più stelle ma solo illusioni.
Quando arriva, il Piccolo Principe scopre però di aver perso i suoi poteri. Riusciranno i due piccoli eroi a portare a termine la loro missione?
Il regista Pierre-Alain Chartier, diplomato presso l'Accademia di Belle Arti Emile Cohl, è un co-fondatore della società Okidoki, con la quale ha progettato vari video-game e lavorato a livello di animazione.
Dal 2008 è regista della serie “Il Piccolo Principe”, trasmessa e co-prodotta in Europa da France Television, WDR e Rai. In questo lungometraggio, presentato in anteprima mondiale in formato 3D al Festival Internazionale del Film di Roma, fa vivere una nuova avventura al Piccolo Principe, creazione letteraria di Antoine de Saint-Exupéry. Il film non è solo una semplice trasposizione del libro ma un suo prolungamento, insieme libero e fedele. Anche il messaggio alla base resta lo stesso: “Si vede bene solo con il cuore, l'essenziale è invisibile agli occhi”.
Il giovane Manuel Meli, che presta la voce al Piccolo Principe, ha alle spalle un nutrito elenco di film animati doppiati, da “Arthur e la vendetta de Maltazard”, passando per “Athur e la guerra dei due mondi” (entrambi per la regia di Luc Besson), alla serie “Phineas e Ferb”. La sua voce “affronta” un sibilante Pino Insegno ben armonizzato al ruolo del Serpente. L'attore non è nuovo al doppiaggio, è sua la voce della tigre nei tre film de “L'era glaciale” ed ha impersonato il narratore in “Principi e Principesse” di Michel Ocelot.
Le immagini, che riportano all'iconografia del libro originale, acquistano nuova profondità grazie alle tre dimensioni, permettendo allo spettatore di tuffarsi in un universo a misura di bambino. Chartier ci permette di viaggiare tra stelle a 5 punte e piccoli pianeti con un unico abitante, attraversando lo spazio comodamente seduti su un'ala del piccolo deltaplano del protagonista.
Le sue traversie ci aiutano a riflettere sulla natura umana: l'essenza del Serpente, scaltro e oscuro, si annida in ciascuno di noi. Il modo migliore per sconfiggere le Idee Nere, che avvolgono un cuore disperato mentre annega nell'oscurità delle tenebre, è usare l'immaginazione. Amore e speranza trionfano, questo l'insegnamento di una favola scritta in un'epoca in cui la crisi in Europa era ancora più grave di quella che stiamo vivendo.
Il Piccolo Principe, che “vede con il cuore”, ci ricorda che non si deve mai smettere di credere, mostrando come un animo puro può superare ogni difficoltà.
Il Piccolo Principe ricorda una verità che spesso scordiamo: anche dopo essere sprofondati all'inferno possiamo trovare la strada per salire “a riveder le stelle”.
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