Titolo: Kiki consegne a domicilio
Titolo originale: Majo no takkyubin
Giappone: 1989. Regia di: Miyazaki Hayao Genere: Animazione Durata: 102'
Interpreti: (voci) Minami Takayama, Rei Sakuma, Kappei Yamaguchi, Keiko
Toda, Mieko Nobusawa, Kôichi Miura, Okino, Kiki no chichi, Haruko Kato
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 24/04/2013
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Daria Castelfranchi
L'aggettivo ideale: Istruttivo
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A pochi mesi dall’uscita della Collina dei papaveri, arriva al cinema un nuovo, delizioso film dello studio Ghibli, firmato Hayao Miyazaki. Non una storia per liceali come quella presentata a Novembre all’ultimo Festival Internazionale del Film di Roma ma un piacevole racconto per bambine e ragazzine che incanterà anche gli adulti.
Incanterà per la bellezza dei disegni, la grazia dei dialoghi, l’acutezza nella descrizione dei personaggi. Niente a che vedere con i film di animazione cui ci hanno abituati Disney-Pixar e Dreamworks: senza nulla togliere alle mega produzioni hollywoodiane, i disegni animati giapponesi fanno parte di un altro universo. Non siamo bombardati da immagini cariche di colori e dettagli né da un montaggio eccessivamente sincopato. Il racconto scorre piacevolmente tra un’incantevole cittadina sul mare e i boschi che la circondano.
Kiki ha appena compiuto 13 anni, età in cui le giovani streghe devono scegliere la città in cui trasferirsi per fare il proprio apprendistato e conquistare l’indipendenza economica.
Un concetto un po’ difficile da accettare perché a 13 anni è impensabile che una ragazzina viva sola e lavori ma il regista – che è anche sceneggiatore - ispirato dal romanzo di Eiko Kadono, ha dato vita a una storia delicata che parla di crescita e di un percorso personale che, soli o in famiglia, tutti gli adolescenti, prima o poi, si ritrovano ad affrontare.
Il riferimento alla condizione delle ragazzine giapponesi è più che esplicito e il punto di vista è pertanto quello di un paese lontano dal nostro, culturalmente, economicamente e socialmente. Il regista menziona le difficoltà che le ragazzine del Giappone moderno devono affrontare per conquistarsi l’indipendenza ma il tutto viene narrato con gusto e delicatezza.
Simpatico il personaggio del gatto nero parlante, protagonista di alcune comiche sequenze, dolce e materna la figura della fornaia che ospita Kiki durante il suo apprendistato.
C’è anche la pittrice che vive in una casa nel bosco, con i corvi come unica compagnia e infine c’è il giovane Tonbo, che ha un debole, ricambiato, per la giovane streghetta.
Il film uscì in Giappone nel 1989 e ottenne un incredibile successo.
Assolutamente consigliato: anche perché è un ottimo modo di mostrare ai nostri figli che esistono altri tipi di animazione.
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