Titolo: Kiki consegne a domicilio
Titolo originale: Majo no takkyubin
Giappone: 1989. Regia di: Miyazaki Hayao Genere: Animazione Durata: 102'
Interpreti: (voci) Minami Takayama, Rei Sakuma, Kappei Yamaguchi, Keiko Toda, Mieko Nobusawa, Kôichi Miura, Okino, Kiki no chichi, Haruko Kato
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Nelle sale dal: 24/04/2013
Voto: 7
Trailer
Recensione di: David Di Benedetti
L'aggettivo ideale: Giovane
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Kiki è una piccola e maldestra streghetta di tredici anni che, come tradizione vuole, deve lasciare casa e genitori per stabilirsi in un’altra città e iniziare così il suo anno di apprendistato
Decisa a dimostrare di essere una giovane ragazza indipendente perfettamente in grado di badare a se stessa, la piccola strega giunge nella città di Koriko a cavallo della scopa regalatale dalla madre, con il suo fedele compagno di viaggio Jiji, un piccolo e simpatico gatto nero.
Armata del suo unico talento magico, quello di volare nel cielo, la piccola riuscirà faticosamente ad avviare un’attività di consegne a domicilio, con tutte le difficoltà e gli imprevisti che la vita riserva alle giovani streghe, così come a qualunque altro essere umano.

Ideato dal visionario genio di Hayao Miyazaki (premio Oscar nel 2003 per “La città Incantata”), “Kiki consegne a domicilio” arriva per la prima volta nelle sale italiane dopo ben ventiquattro anni dalla sua uscita in Giappone.
Il film fu infatti distribuito nel 2002 in Italia dalla Buena Vista Pictures solo nella versione home video e fu poi presentato al Festival Internazionale del Film di Roma nel 2010, senza però trovare un distributore che ne permettesse la fruizione nelle sale cinematografiche. Tratto dall’omonimo romanzo della scrittrice Eiko Kadono, Miyazaki incontrò non poche difficoltà nella realizzazione del suo adattamento cinematografico, che presenta notevoli differenze rispetto allo scritto originale.
Scopo dell’animatore era realizzare un’opera che trattasse con la giusta intensità il problema dell’indipendenza delle ragazze giapponesi, per le quali l'autosufficienza economica è solo il primo passo da fare per raggiungere il più complesso livello della realizzazione personale, che richiede un riconoscimento obiettivo dei propri talenti e delle proprie capacità, ma anche dei propri limiti. A questo vanno aggiunte le difficoltà quotidiane, il lavoro, il denaro, la non sempre costante fiducia in se stessi. Nonostante la sua relativa vetustà, il film è quanto mai adatto ai tempi in corso, alla realtà di molti giovani adulti che con non poche difficoltà tentano di avviare un proprio percorso di vita in grado di conciliare le proprie capacità e attitudini con il desiderio di realizzazione personale (e uno stipendio che permetta di condurre una vita decente).

Il film è certamente lontano dalla bellezza e dalla filosofia matura di “Ponyo”, “La città incantata” e “Il castello errante di Howl”, e risente del fatto di essere limitato a un pubblico ben specifico. E’ certamente un “Myazaki minore” quello di “Kiki consegne a domicilio”, un giovane animatore che ancora non possiede piena padronanza e consapevolezza del proprio genio, ma che già da quest’opera lascia presagire il grande futuro che lo attende.
Emergono infatti molti dei tratti tipici della filmografia del regista, anche se il ritmo e il coinvolgimento delle vicende della piccola strega lasciano un po’ a desiderare, soprattutto nella parte finale. Ciò nonostante, “Kiki consegne a domicilio” significò l’affermazione nel panorama dell’animazione dello Studio Ghibli, che da quel momento permise al regista di allevare un gran numero di talenti e di imporsi come marchio di qualità assoluta nell’ambito e nella tradizione dell’animazione giapponese.

Distribuito dalla Lucky Red, il film è un regalo ai fan del regista e non solo, a tutti quei giovani smarriti che tentano in qualche modo di trovare la propria strada affrontando con coraggio e determinazione le sfide quotidiane con la speranza di un futuro migliore, anche senza poteri magici.