Titolo: La grande avventura del piccolo principe Valiant
Titolo originale: Taiyō no ōji - Horusu no daiboken
Giappone: 1968. Regia di: Isao Takahata Genere: Animazione Durata: 82'
Interpreti: Hisako Ohkata (Hols), Mikijiro Hira (Grunwald), Etsuko Ichihara (Hilda), Yukari Asai (l’orsetto), Masao Mishima (il capo villaggio)
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 1968
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Da riscoprire
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“La grande avventura del piccolo principe Valiant” è il primo lungometraggio diretto da Isao Takahata, il fondatore, con Hayao Miyazaki, del prestigioso Studio Ghibli.
Il titolo italiano si rifà a quello inglese, differentemente dall’originale “Il principe del sole – La grande avventura di Horus” (Taiyō no ōji - Horusu no daiboken).
Vi si racconta la storia del giovane Hols (nome del protagonista nell’adattamento italiano), che riesce a salvarsi da un branco di lupi grigi grazie all’intervento di un gigante di roccia. Questi mostra segni di sofferenza alla spalla, Hols gli trova conficcata quella che si rivelerà essere la spada del sole.
Per ritrovare il suo potere la spada dovrà essere nuovamente temperata. Dopo la morte del padre, Hols si mette in viaggio verso la sua terra natia. Il suo primo incontro sarà con il malvagio Grunwald, che gli propone di unirsi a lui. Hols rifiuta e il demone farà di tutto per distruggere il ragazzo e il villaggio dove trova rifugio.
La produzione del film, che doveva completarsi in otto mesi, è stata portata a termine nell’arco di tre anni, a causa dei problemi sorti tra lo staff e la Toei Animation (al secolo Toei Dōga). Iniziato nel 1965, il lungometraggio è uscito in sala nel 1968, ma con una quasi inesistente e mal indirizzata pubblicità. Il fallimento economico è stato causato anche dal fatto che il pubblico ha pensato che fosse l’ennesimo film per bambini e la Toei lo ha ritirato dai cinema dopo soli 10 giorni.
La stessa Toei che lo ha prodotto non credeva nel progetto, creato più per accontentare e calmare il sindacato degli animatori, che per altro.
L’intento di Takahata è stato quello di raccontare una storia che potesse catturare l’interesse degli adulti, affrontando tematiche più mature e sperimentando tecniche nuove.
Purtroppo ha dovuto – in corso d’opera – tagliare diverse sequenze che avrebbero reso più corposo il film. Dei 95 minuti richiesti, non ne ha ottenuti più di 82. Il risultato resta comunque interessante per storia e animazione, certo si nota qualche pezzo mancante: non si capisce come Hols, intrappolato nella foresta, riesca ad uscirne, per esempio. Tuttavia sono piccoli nei, che non mettono in discussione l’ottimo lavoro fatto dal regista e dallo sceneggiatore Kazuo Fukazawa.
Tra i componenti dello staff c’è il giovane Hayao Miyazaki, a cui vengono affidati i fondali e parte dell’animazione. Quello che nascerà tra i due sarà un sodalizio lavorativo e amicale, che dura tutt’oggi. I due si dimostreranno una squadra perfetta.
“La grande avventura del piccolo principe Valiant” raffigura uno sforzo produttivo, tecnico e tematico degno di nota per il periodo in cui è stato realizzato.
L’ambientazione è quella del mito, i personaggi hanno spessore – soprattutto Hols e Hilda - e l’animazione è coinvolgente. Hilda è da ritenersi la co-protagonista e vera antagonista di Hols, che con lui divide la scena.
È un film d’animazione da riscoprire, che permetterà di vivere una storia al di là del tempo e dello spazio.
Ora è nuovamente disponibile in Dvd, distribuito dalla Yamato Video e CG Home Video.
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