Titolo: Le Stagioni di Louise
Titolo originale: Louise en hiver
Francia 2016 Regia di: Jean-François Laguionie Genere: Animazione Durata: 75'
Interpreti: (Voci originali) Diane Dassigny, Dominique Frot, Antony Hickling, Jean-François Laguionie
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 22/12/2016
Voto: 7,5
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Intimista
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Arriva il 22 dicembre sul grande schermo un’opera intimista, delicata e riflessiva.
“Le stagioni di Louise”, film d’animazione diretto da Jean-François Laguionie, è un film adulto da spiegare ai più piccoli, che segue l’avventura – a tratti surreale – della non più giovane Louise.
L’anziana Louise trascorre l’estate nella località balneare di Beligen, ma quando l’ultimo treno della stagione parte, si ritroverà sola in una città deserta ad attendere che qualcuno la venga a prendere. I giorni passano e Louise decide di costruirsi una capanna sulla spiaggia.
A farle compagnia ci sarà un cane parlante e i fantasmi del passato. Ripercorrendo con la mente alcuni momenti gioiosi e decisivi della sua vita, Louise avrà modo di guardare dentro se stessa e di comprendere il perché di molte cose. Quando i turisti ritornano con la bella stagione per Louise i dubbi che le hanno affollato la mente sono oramai dissolti.
Per la protagonista – come per ogni essere umano – arriva un momento in cui fare chiarezza nel proprio cuore e nei propri ricordi.
Nonostante l’età avanzata Louise si dimostra forte e piena di energie, e questo è dovuto al fatto che non si lascia andare all’ozio e ai cattivi pensieri. Le faccende domestiche eseguite quotidianamente, lo scoprire luoghi nuovi dai quali ammirare un tramonto o un paesaggio, l’amicizia con un cane, il costruire una semplice capanna in cui vivere rendono l’anziana donna impegnata e attiva.
Sono le tante cose che ognuno di noi fa giornalmente, i nostri interessi e l’impegnarsi ognuno nelle proprie faccende siano esse lavorative o umane a farci amare la vita.
Nel tratteggiare i luoghi e il personaggio di Louise, Jean-François Laguionie si è rifatto alle proprie esperienze, al proprio vissuto. Se in apparenza Louise può sembrare fragile, si nota ben presto essere una figura forte e indipendente, in grado di cavarsela da sola se necessario.
La struttura narrativa è ben impiantata e conferisce autenticità alle percezioni, alle emozioni e ai sentimenti della protagonista.
Tanto la colonna sonora musicale quanto i rumori ambientali permettono di assistere all’evolversi della storia con partecipazione e apprensione per ciò che potrà accadere alla cara nonnina.
“Le stagioni di Louise è probabilmente la pellicola più intima che ho realizzato. Senza dubbio è anche quella realizzata in modo più minuzioso e complesso, a partire dall’assurda situazione in cui Louise si viene a trovare (…) I villaggi della costa della Normandia in cui ero solito trascorrere le vacanze, nella mia mente, rappresentano ancora un luogo ideale per una tranquilla vacanza spensierata, sono luoghi in cui mi sento protetto dalla miseria del resto del mondo e in cui mi sento protetto e isolato in un luogo privo di confini temporali dove le abitudini borghesi sono ancora intatte e tengono lontane le angosce esistenziali, come l’invecchiamento” spiega il regista.
Per quanto riguarda l’aspetto stilistico, si sono unite tecniche differenti, con inclusi disegni a matita e ad acquerello, con lo scopo di ottenere un’animazione classica adatta – secondo il cineasta – all’ambientazione marina. “Desideravo che si avvertisse in tutte le immagini un senso di libertà e che la pellicola ne fosse totalmente intrisa”.
E ci è riuscito in pieno, i grandi spazi aperti in cui si muove Louise lasciano spaziare lo sguardo e la mente.
È un film di pregio, che va vissuto immagine dopo immagine.
Trailer
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