Titolo: Sammy 2 - La grande fuga
Titolo originale: Sammy's avonturen 2
Belgio: 2012. Regia di: Ben Stassen Genere: Animazione Durata: 92'
Interpreti: (Voci) Pat Carroll, Carlos McCullers II, Isabelle Fuhrman, Melanie Griffith, Billy Unger, Chris Andrew Ciulla
Sito web ufficiale: www.sammy2themovie.com
Sito web italiano: www.sammy2ilfilm.it
Nelle sale dal: 13/12/2012
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Solidale
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“Sammy 2 – La grande fuga” è uno di quei film che tiene testa al suo predecessore “Le avventure di Sammy” per storia e caratterizzazione dei personaggi.
Presente la tematica ecologista, ma ancor di più vengono messe sotto i riflettori le diverse relazioni che gli esseri umani instaurano con gli animali e quelle tra i vari animali.
Sammy e Ray sono diventati nonni e mentre fanno fare i primi passi verso il mare ai nipotini Ricky ed Ella, vengono catturati dai bracconieri e portati in un immenso acquario di Dubai.
Lì avranno modo di conoscere una miriade di altri pesci, ma il loro obiettivo è recuperare Ricky ed Ella, dai quali sono stati divisi, e fuggire da questa prigione dorata.
I protagonisti sono volutamente stilizzati per non farli assomigliare a vere tartarughe o pesci reali, differentemente dal mondo sottomarino per disegnare il quale gli animatori hanno tratto ispirazione dalla realtà. Questa scelta è stata fatta per rendere Sammy, Ray e tutti gli altri più fantasiosi, come lo è l’immaginazione dei bambini.
Ci sono voluti due anni di lavoro da parte dei registi Ben Stassen e Vincent Kesteloot e della loro squadra per portare a termine il progetto, facendo in modo che il 3D utilizzato desse “la sensazione di essere catturati fisicamente nell’universo del film” ha spiegato Stassen.
Questo secondo episodio è pieno di ritmo e d’azione, è un’avventura collettiva e si conoscono più approfonditamente anche i personaggi secondari, ognuno dei quali ha una spiccata personalità e mette lo spettatore davanti a problematiche sempre diverse: c’è quel pesce infastidito dallo sguardo umano, perché si sente sotto osservazione come un organismo al microscopio, quello che vuole ritrovare la perduta libertà, chi invece preferisce la sicurezza dell’acquario e non ritrovarsi nella natura selvaggia, dove magari è solo uno dei tanti pesci nel mare.
Sono tutti comportamenti sui quali interrogarsi e da far comprendere ai bambini. Se solo l’essere umano si mettesse più spesso nei panni altrui – siano essi animali o i propri simili – alcune situazioni di disagio non si verificherebbero.
Nella seconda parte del film Stessen e Kesteloot mettono in evidenza in maniera efficace le reazioni degli uomini di fronte agli animali in pericolo: dopo un’immediata indignazione, molti di loro vengono manipolati facilmente, solo i veterinari si adoperano per proteggere gli animali fino in fondo. Purtroppo sempre più spesso la massa si rivela indolente di fronte a ciò che gli accade intorno, se non la riguarda personalmente e in maniera diretta.
È qualcosa su cui riflettere seriamente: siamo tutti parte di un insieme e le azioni dell’uno influiscono sull’altro inevitabilmente.
Altro aspetto rimarcato è lo stile di vita che si avverte dentro e fuori l’immensa gabbia di vetro.
Nell’acquario i colori sono sgargianti, il cibo non manca mai, i pesci hanno tutto tranne la libertà. Nel mare le cromie sono desaturate e il paesaggio è desolato.
È un effetto dell’inquinamento, ma raffigura anche la visione di molti pesci che lo osservano dal loro posticino privato.
“Sammy 2 – La grande fuga” è stato realizzato quasi totalmente in Belgio, solo la sceneggiatura è stata scritta negli Stati Uniti, in collaborazione con Dominic Paris, e la registrazione delle voci degli attori americani.
È un film pieno di allegria, che piacerà ai più piccini e ai loro accompagnatori.
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