Shrek e vissero felici e contenti
Titolo originale: Shrek Forever After
USA: 2010. Regia di: Mike Mitchell
Genere: Animazione
Durata: 93'
Interpreti: (Voci) Mike Myers, Eddie Murphy, Cameron Diaz, Antonio Banderas, Walt Dohrn, John Cleese, Julie Andrews, Jon Hamm, Renato Cecchetto, Giovanni Baldini, Selvaggia Quattrini, Francesco Vairano, Giorgio Lopez, Maria Pia di Meo, Alessandro Rossi, Craig Robinson, Jane Lynch
Sito web ufficiale: www.shrek.com
Sito web italiano: www.shrekinternational.com/intl/it
Nelle sale
dal: 25/08/2010
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Umoristico
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Il regista Mike Mitchell ha un lungo e fruttuoso rapporto con i film d’animazione. Ha iniziato come storyboarder e consulente, poi è passato alla sceneggiatura, senza tralasciare una capatina nel mondo degli spot pubblicitari e video musicali, è approdato infine alla realizzazione registica di due capitoli di Shrek. Oggi dirige l’ultimo capitolo, che racchiude una nuova e fantasmagorica avventura per l’orco più amato di tutti i tempi.
Shrek conduce una vita tranquilla in seno alla sua famiglia composta da Fiona e i loro tre orchetti. Gli amici di sempre lo vanno a trovare tutti i giorni e la gente del villaggio di Molto Molto Lontano lo riverisce, considerandolo uno di loro. L’orco vede le giornate susseguirsi l’una dopo l’altra nello stesso identico modo e cominciano a mancargli i tempi in cui era temuto dagli uomini e la vita era più imprevedibile.
Alla festa di compleanno dei suoi figli, Shrek perde le staffe e litiga con Fiona. Ad ascoltare la loro conversazione c’è, nascosto, Tremotino, il quale vorrebbe impossessarsi del regno.
Tremotino gioca d’astuzia e propone a Shrek di fare uno scambio, un giorno da orco, come soleva essere in passato, temuto e inseguito dagli uomini, per un giorno qualsiasi della sua infanzia. Il nostro eroe accetta, ignaro di quale sia il giorno che il tentatore si prende. La sua nuova avventura procede come se l’aspetta, ma quando si reca a casa, questa non esiste e Fiona, come tutti gli orchi, è ricercata dalla legge. Scopre che nessuno di coloro che ama lo riconosce, Tremotino si è preso il giorno in cui è nato. Dovrà nuovamente conquistare Fiona e dimostrare di essere il suo vero amore. Il tempo scorre inesorabile, ce la farà?
Regista, produttori e sceneggiatori si sono messi d’impegno per realizzare una storia finale che potesse coinvolgere lo spettatore come e meglio dei precedenti capitoli, riuscendoci appieno. Shrek e vissero felici e contenti è spassosissimo, con delle nuove trovate, che riguardano alcuni personaggi, per le quali non si può fare a meno di trovarsi divertiti e soddisfatti.
Ciò che si è voluto mostrare è come ad ogni viaggio, ad ogni nuovo capitolo, il nostro eroe si evolve, mostrando una crescita emotiva e interiore. Ciò che impara in questa nuova avventura è apprezzare la sua nuova vita, avere una famiglia che lo ama e degli amici che lo rispettano e farebbero di tutto per aiutarlo.
Naturalmente non sarà una passeggiata arrivare a comprendere questa lezione di vita, dovrà perdere tutto e ricominciare, un passo alla volta, a riavere la fiducia di coloro che ama.
Questa non è l’unica tematica che il film possiede, vari sono gli argomenti e i valori di cui è profuso.
Un aspetto che Mitchell ha sottolineato è lo stato d’animo in cui si trova e che porta Shrek a desiderare di rivivere anche solo per un giorno il suo passato. Quasi si trovasse di fronte a una crisi di mezza età, Shrek si domanda chi è ora, un orco addomesticato e tranquillo, che si occupa di pappe e pannolini, dove l’abitudinaria vita familiare ha preso il posto dell’imprevedibile vita da orco con la O maiuscola. Vuole provare per un attimo l’ebbrezza di cosa sarebbe successo se le cose fossero andate diversamente. Per ottenere ciò stipula un patto con il diavolo, nelle sembianze in questo caso di Tremotino (personaggio creato dai fratelli Grimm nel 1812 presente in uno dei racconti del libro “Tales of children and the home”).
Il Tremotino a cui hanno dato vita i realizzatori è losco e viscido, ma possiede un fascino recondito e una goffaggine, che esce fuori in alcune azioni che non gli riescono, che lo fanno apparire buffo, non il classico cattivo. Inoltre anche visivamente Tremotino non rispecchia il classico cattivo dalle sembianze spigolose, dalle forme dure e taglienti, ma possiede la forma ovale, sinuosa e morbida, come è tutto intorno a lui dagli oggetti al palazzo. Questa scelta è stata apportata per conferirgli un’aria inoffensiva di una persona di cui ci si può fidare.
Un’altra idea stimolante risiede nel desiderio di tornare indietro nel tempo, tematica che coinvolge chiunque: chi non possiede un evento del proprio passato da voler cambiare o semplicemente rivivere?
Molta cura si è data, oltre che alla narrazione, agli effetti visivi, creati come supporto. Il colore ricopre un ruolo predominante nel rapporto con il paesaggio e i personaggi. Per Tremotino si è pensato a colori grigi e spenti, prima che si impadronisse del potere, colori come il bianco, l’oro e il rosso acceso, dopo. Il paesaggio, inizialmente, riprende i colori dei capitoli precedenti, ma quando Shrek viene catapultato nella realtà alternativa, ciò che era rigoglioso e verdeggiante diventa desolato, arido e buio, dove privilegia il colore oro, non quello luccicante, ma quello spento delle foglie caduche d’autunno. Inoltre l’azione si svolge perlopiù quando è buio. In questa realtà alternativa tutto gioca contro Shrek, che si sente intrappolato, sensazione che lo spettatore percepisce e, come il protagonista, vuole trovare una via d’uscita e rimettere tutto al suo posto.
Quando Shrek riaccende il suo rapporto con Ciuchino nella realtà alternativa, i toni del film iniziano a cambiare, dimostrando anche quanto fosse forte e inevitabile il loro legame, e che, anche, in un altro mondo si sono rincontrati e affezionati, come già accaduto, destinati a essere i migliori amici.
Un valore molto accentuato è il mostrare una donna forte, che può farcela da sola, senza necessariamente aspettare che sia l’uomo a salvarla. Fiona è qui una donna che è riuscita a essere un leader, rispettata e temuta, non che fosse mai stata indifesa, ma qui è un vero e proprio guerriero.
La donna che si batte come un leone per la sua gente, o per i suoi figli o per coloro che ama, è una donna che possiede la tenacia di un uomo, quando sono le circostanze a richiederlo.
Shrek e vissero felici e contenti conclude un viaggio avventuroso iniziato nel 1995, quando si portò per la prima volta sul grande schermo il racconto scritto da William Steig, il personaggio di Shrek è oramai conosciuto a livello globale, amato da milioni di persone e quest’ultimo capitolo è il degno finale, corposo e creativo, divertente e gustoso.
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