300
Titolo originale: 300
USA: 2007. Regia di: Zack Snyder Genere: Avventura Durata: 116'
Interpreti: Gerard Butler, Lena Headey, David Wenham, Dominic West, Vincent Regan, Michael Fassbender, Tom Wisdom, Andrew Pleavin, Andrew Tiernan, Rodrigo Santoro, Giovani Cimmino, Stephen McHattie, Greg Kramer, Alex Ivanovici, Kelly Craig, Peter Mensah, Tyler Neitzel, Robert Maillet
Sito web: www.300themovie.warnerbros.com
Nelle sale
dal: 23/03/2007
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Vittorio Castagna
L'aggettivo ideale: Epico
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Epico e solenne. Tratto dalla graphic novel di Frank Miller (autore di Sin City) e Lynn Varley, il film “300” mette in scena la gloriosa morte di Leonida alle Termopili.
Il regista Zack Snyder, al suo secondo film, cavalcando la fortuna di Sin City, ha trasformato un libro di 80 tavole in una pellicola dove la fotografia è decisamente ben curata e dettagliata.
Il film, sicuramente non adatto a chi soffre di emofobia (paura del sangue) e neppure ad uno storico dall’occhio fine, nel suo genere si presenta accattivante e travolgente.
La scelta dei colori da parte del regista aiuta sia ad enfatizzare e sia a rendere surreale l’intera ambientazione, la quale con i suoi campi di grano ci richiama alla mente Il Gladiatore.
Il film inizia descrivendo la società spartana con le sue dure regole, i suoi riti e i valori su cui si fonda la loro vita politica. Il re Leonida, archetipo e paradigma di questo stile di formazione, si trova a dover affrontare l’avanzata dell’esercito persiano si Serse (Rodrigo Santoro, famoso attore di soap opera). Andando contro l’oracolo e uccidendo un messaggero di Serse, atti di per sé gravi per i tempi, Leonida con 300 valorosi uomini segue i dettami della sua coscienza che non gli permette di vedere il suo fiero e libero popolo nelle mani di uno straniero. L’unica possibile soluzione è affrontare il nemico su di un terreno stretto per superare il “gap” della netta inferiorità numerica.
La battaglia è realmente eccezionale, non a caso Zack Snyder ha passato più tempo ad addestrare gli attori che a filmare le scene, aiutate inoltre da una ben cadenzata colonna sonora. Gli storici noterebbe subito la dissonanza di rinoceronti ed elefanti, come anche il perizoma degli spartani (Erodono li descrive nudi), ma, come abbiamo già detto questo film, non è nato per finire su Quark o La macchina del tempo.
Contemporaneamente alla battaglia armata, un’altra si compie in città, questa volta la protagonista è la regina Gorgo (Lena Headey), che combatte affinché il marito possa essere aiutato e per amore a donerà anche la sua dignità a Theron (Dominic West), consigliere politico venduto a Serse.
Purtroppo anche un altro spartano, Efialte (Andrew Tiernan), anche se ufficialmente era uno di quei bambini scartati alla nascita, tradisce l’eroico esercito di Leonida, che neppure gli “immortali” erano riusciti a sconfiggere. Fortunatamente Dilios (David Wenham, Faramir nel Signore degli Anelli), colpito ad un occhio, torna a Sparta per raccontare e divenire il vero narratore di tutta la storia.
L’eroe e l’antieroe sono descritti come li voleva la tradizione greca che identificava il buono con il bello, basti notare Leonida ed Efialte. L’altro gioco di opposti è tra Leonida e Serse, uno è il primo a combattere e credere nei suoi valori, l’altro è distaccato e opportunista, che vede gli Spartani solo come l’ennesimo esercito su cui marciare.
Pedro Calleja de Elmundo (noto giornale spagnolo) ha intitolato il suo articolo “Il leone di Sparta ruggisce ancora”; forse è vero, vedendo questo film un leone si sente ruggire, ma ad ascoltarlo purtroppo sono solo coloro che credono in determinati valori, per gli altri è solo un film coma tanti.
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