Cast away
Titolo originale: Cast away
USA: 2000. Regia di: obert Zemeckis Genere: Avventura Durata: 140'
Interpreti: Tom Hanks, Helen Hunt, Chris Noth, Paul Sanchez, Lari White, Leonid Citer
Sito web: www.foxstore.com
Nelle sale dal: 12/01/2001
Voto: 8
Trailer
Recensione di: Samuele Pasquino
Chuck Noland (Tom Hanks), un agente di una compagnia di spedizioni, è innamorato della sua compagna Kelly (Helen Hunt) e insieme stanno progettando la loro vita.
Ma durante un viaggio l'aereo sul quale si trova Chuck precipita in mare aperto.
L'uomo riesce miracolosamente a salvarsi e approda su un'isola deserta.
Lotterà per sopravvivere, solo, lontano dalla civiltà.
Ci resterà per quattro anni, prima di riprendere il largo su una zattera e venire salvato da una nave.
L'ennesimo capolavoro di Robert Zemeckis emoziona e fa riflettere. Il regista mette in scena un luogo comune e bramato da molti, la cosiddetta isola deserta vista come un paradiso lontano da ogni preoccupazione. Qui la prospettiva è totalmente diversa, poichè l'isola che viene descritta non è affatto un paradiso, bensì un luogo inizialmente ostile, dai tratti minacciosi, e soprattutto deserta. Chuck Noland è un uomo che deve imparare a convivere con una solitudine che rischia di farlo impazzire.
I primi giorni sono i più duri e faticosi, tutto è sconosciuto, ci si deve adattare, assuefatti da una vita fino a quel momento comoda e agiata. Chuck scopre che anche un banale fuoco diviene un'autentica conquista sudata e apprezzata. Zemeckis basa la sua regia su scene d'ampio respiro e dalle inquadrature aperte, alternate con altre più caustrofobiche. Geniale la scelta di concentrarsi molto sui dettagli, gli oggetti, le mani di Chuck che si muovono operose, i piedi stanchi.
Tom Hanks ha dovuto adattare il suo fisico al film, mostrandosi nella prima parte tornito e abbondante, poi magro e provato dalla vita solitaria. Proprio la solitudine si dimostra al centro di ogni meccanismo, agisce sulla mente e sui pensieri del protagonista, che trova un amico in un pallone chiamato Wilson e sogna di riabbracciare la sua amata Kelly, della quale ha soltanto una foto. Dall'incidente aereo, reso perfettamente da Zemeckis, passano quattro anni e Chuck decide di tornare affrontando il mare aperto con una zattera.
Il ritorno a casa apre la seconda parte del film e trova il protagonista confuso e smarrito, in una realtà che non sente più sua, circondato da lussi che prima aveva dovuto conquistare a rischio della sua stessa vita. Senza svelare oltre, premetto che il finale del film è tutto da interpretare.
Due ali ci guidano verso l'epilogo, che offrirà a Chuck Noland più strade da percorrere, una sola da intraprendere, una nuova vita da vivere.
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