Titolo: Quelli della Virginia
Titolo originale: The Howards
USA.: 1940. Regia di: Frank Lloyd Genere: Avventura Durata: 122'
Interpreti: Cary Grant, Martha Scott Titolo originale Cedric Hardwicke, Alan Marshal, Richard Carlson, Paul Kelly, Irving Bacon, Elisabeth Risdon of Virginia
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 1941
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Idealista
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“Quelli della Virginia” è un film del 1940 diretto e prodotto da Frank Lloyd, disponibile in Dvd, distribuito dalla Cecchi Gori Home Video. La sceneggiatura di Sidney Buchman si basa sul romanzo ‘The Tree of Liberty’ di Elisabeth Page. Lloyd dirige Cary Grant e Martha Scott in una storia d’amore attraverso la guerra d’indipendenza americana (1775-1783).
Matt Howard, dopo anni di lontananza, torna a Williamsburg, Virginia, a trovare il suo vecchio amico, Thomas. Tramite lui conosce Jane Peyton e se ne innamora perdutamente.
Le chiede di sposarlo e i due vanno a vivere lontano dalla famiglia di lei. Matt riesce a dar vita a una rigogliosa tenuta, ma con l’avvento della guerra decide di arruolarsi e combattere.
I due coniugi rimangono separati per anni e i figli crescono, ma...
Il film è stato candidato a due premi Oscar nel 1941 per la Miglior Colonna Sonora Originale e Miglior Sonoro. Durante la sua carriera Frank Lloyd ha vinto tre premi Oscar per la Miglior Regia con “Trafalgar” (1930), “Cavalcata” (1934) e “Gli ammutinati del Bounty” (1936). Il regista è legato alla famosa statuetta per un altro motivo di rilievo: è stato uno dei suoi fondatori, appartenendo all’Academy of Motion Pictures Arts e Science, che nasce nel 1927.
Il Premio Oscar è stato istituito due anni più tardi, nel 1929.
Regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico, Lloyd inizia nei primi anni del ‘900 a recitare e cantare nei music-hall e nelle compagnie teatrali itineranti. Il suo primo contratto lo ottiene con la Universal Pictures nel 1913 col ruolo d’attore. Tra il 1914 e 1915 dirige numerosi corti e da lì il passo per i lungometraggi è breve. Diventa un artista molto apprezzato e raggiunge il suo più grande successo nel 1935 con “Gli ammutinati del Bounty”.
Muore il 10 agosto del 1960, lasciando un’eredità di 134 tra film e corti.
“Quelli della Virginia” è prima di tutto una storia d’amore vissuta sullo sfondo della guerra d’indipendenza americana, ma è anche la lotta di un uomo che crede fermamente nei propri mezzi - per realizzare i suoi sogni - di un uomo troppo orgoglioso, che crede in determinati ideali e si batte per essi. Il regista sottolinea anche il rapporto padre e figlio: Matt non riesce a legare col primogenito, che per il suo handicap gli ricorda il fratello della moglie che non sopporta. Solo quando avrà modo di ascoltare le sue opinioni ed è messo al corrente delle sue idee, comprende il suo sbaglio e quanto invece il figlio sia simile a lui.
È un film che parla di patriottismo, di grandi ideali, di realizzare i propri progetti col sudore della fronte e sporcandosi le mani nella terra, ma anche di differenze di classe. Matt è un geometra, Jane ha nobili natali.
La sua famiglia vede di cattivo occhio il suo sposo e la posizione che occupa nella società. Lei è conservatrice, lui il suo opposto, sarà l’amore ad abbattere gradualmente le barriere che li dividono ed entrambi alla fine comprenderanno l’altro.
Il fatto storico è solo un pretesto per parlare di queste differenze, dell’amore che unisce i due protagonisti, e dell’amore filiale che si sviluppa durante l’arco narrativo.
Cary Grant tiene banco, il suo personaggio con la sua accesa personalità scandisce il ritmo del film, contraddistinto da una simpatia che sgorga naturalmente. Quando il registro cambia spostando l’attenzione dalla storia familiare alla guerra e agli ideali patriottici il film perde un po’ di fascino, interrompendo di fatto un’atmosfera ben creata fino a quel momento.
Riesce a ripristinarla nell’epilogo, dopo che Matt ha messo in discussione se stesso.
“Quelli della Virginia” è uno di quei film che seppur con qualche pecca vale la pena vedere. Cary Grant è affascinante e simpatico, come sempre del resto. La carriera dell’attore inizia con una piccola parte assegnatagli nel film “This is the Night” (1932). Nei primi anni viene relegato a interpretare ruoli da seduttore, ma nel 1935 ottiene il ruolo da protagonista ne “Il diavolo è femmina” grazie a George Cukor, che vi intravede le doti che tutti poi avrebbero apprezzato.
A una lunga serie di commedie sofisticate seguono quelle brillanti, poi il genere avventuroso fino ad arrivare al thriller. Lavora in quattro meravigliosi film del maestro del brivido Alfred Hitchcock: “Il sospetto”, “Notorious - L’amante perduta”, “Caccia al ladro” e “Intrigo Internazionale”.
Cary Grant riesce a dominare la scena, attirando lo sguardo su di sé. Le sue interpretazioni sono impeccabili, piene di fascino, scanzonate e astute, ed espresse con naturalezza.
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