The Eagle
Titolo originale: The Eagle
U.S.A., Regno Unito: 2011. Regia di: Kevin Macdonald
Genere: Avventura
Durata: 114'
Interpreti: Channing Tatum, Mark Strong, Jamie Bell, Donald Sutherland, Denis O'Hare, Tahar Rahim, Douglas Henshall, Jon Campling, Julian Lewis Jones, Dakin Matthews, Paul Ritter, Lukács Bicskey, Jamie Beamish, Ben O'Brien, Brian Gleeson, Walter
Sito web ufficiale: www.focusfeatures.com/the_eagle
Sito web italiano:
Nelle sale
dal: 16/09/2011
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Dario Carta
L'aggettivo ideale: Avventuroso
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Difficile pensare che in "The Eagle" Kevin Mcdonald ("L'ultimo re di Scozia") non abbia sublimato la debacle politica di un Paese coinvolto negli equilibri in medioriente,recando un paragone che richiamasse gli interessi di un Governo centrale verso zone remote e i disastri subiti in Afghanistan e Iraq. Ispirato al romanzo di Rosemary Sutcliff ,"The Eagle of the Ninth",il film di Mcdonald riprende il tema affrontato da "Centurion" di Neil Marshall,sviluppando il tema centrale in un racconto parallelo ed insieme aperto ad una lettura trasversale dello stesso argomento.
Nel 140 AD,venticinque anni dopo la sparizione della Nona Legione romana nei territori a nord della Bretagna,il centurione Marco Flavio Aquila (Channing Tatum) giunge nell'avanposto dell'attuale Scozia per indagare sulla scomparsa della Legione guidata dal padre,ultima persone che si pensa abbia impugnato l'emblema sacro dell'impero,l'aquila regale,prima che che si perdesse ogni traccia dei 5000 uomini della coorte e del prezioso stendardo.
Nella missione Aquila spera di riscattare l'onore della famiglia sulla quale grava l'ombra del tradimento. Nonostante gli avvertimenti dello zio (Sutherland) sui pericoli che lo aspettano nelle terre a nord del Vallo di Adriano,confine dell'impero,il centurione inizia il suo viaggio nei territori dei Pitti accompagnato dallo schiavo britannico Esca (Jamie Bell),figlio di un capo di una tribù sconfitta e che Aquila aveva salvato da morte certa nell'arena dei gladiatori. Il lungo viaggio sarà il mezzo di una reciproca conoscienza per due protagonisti legati a doppio filo da destini e pericoli che li accomuneranno sovvertendo i presupposti di una condizione inizialmente conflittuale,ma che condurrà ad un legame di mutua lealtà e donazione.
In "The Eagle" Mcdonald imbastisce un progetto di esaltazione dell'onore,criptato nei sensi di un simbolismo politico e nell'allegoria della glorificazione nazionalistica.
Il canto all'ego maschile - non c'è alcuna figura femminile - s'innesta nei righi di un inno alla lealtà,dove gloria e rispetto recano omaggio al nobile sentimento della fedeltà.
Il quadro storico si fonde con il racconto di Marshall,sezionando canoni e deja vu narrativi di modesto impatto emotivo nonostante gli intenti ambiziosi del lavoro di Mcdonald.
L'aquila non vola alto e la lode alla gloria dell'impero perde la presa dei protagonisti della storia,impegnati più in una ballata dai suoni esotici che in una esplorazione nelle pieghe di una relazione controversa fra due uomini che si confrontano negli spazi del pericolo.
Fitto di rimandi a pellicole di un genere oggi declassato e in disuso,"The Eagle" è percorso da simboli e formule cari al cinema ritrovato e che Ridley Scott ha rispolverato dopo decenni di quiete.
Le immagini delle battaglie ambientate nelle foreste o le sequenze delle devozioni e delle preghiere ricordano troppo "il Gladiatore", per vantare genuina emozione.
A volte l'artificiosità di una morale posticcia cede alle lusinghe di una retorica malcelata dall'invadente senso dell'ideologia ad ogni costo,con il risultato di un lavoro in evidente sofferenza di identità.
Nella "Tunica" di Koster,salvezza e riscatto incarnano il tormentato legame fra lo schiavo Demetrio (Victor Mature) e il tribuno Marcello (Richard Burton).
In modo analogo,in "The Eagle" il rapporto fra Aquila e Esca è teso a risolvere una condizione di dipendenza fra uno schiavo e un centurione romano,in una equivalenza fra conquista e sconfitta,luogo ove si dischiudono obbedienza,odio,gratitudine e rispetto.
Per entrambi gli schiavi il servizio al padrone passa attraverso il rancore e il disprezzo verso potere e prevaricazione,ma sia Demetrio che Esca recupereranno la libertà nella dignità di un rifiuto alla sottomissione servile e nell'impegno ad alimentare il senso di libertà e riscatto.
"The Eagle" si risolve in un lungo viaggio ai margini della storia,più conforme agli stili di un film d'avventura che al dramma storico,dove si ha modo d'incontrare identità esplorate da Ford ("Cavalcarono insieme","Sentieri selvaggi"),Silverstein ("Un uomo chiamato cavallo"),Marton e Bennett ("Le miniere di re Salomone") e dove la relazione fra schiavo e padrone chiama a giudizio un'indagine interiore solo in parte in grado di tratteggiare i lineamenti,le dimensioni e la complessità dell'equilibrio fra due figure e le pagine storiche che rappresentano.
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