Venerdì 24 Marzo 2023
Cinemalia Menù
HOME
RECENSIONI:
PROSSIMAMENTE:
LE NOSTRE RECENSIONI:
IN DVD:
GLI INEDITI
CULT MOVIE
I FILM NELLE SALE
ARTICOLI CINEMA:
CINEMA & CURIOSITA':
IL CINEMA ASIATICO
LIBRI & CINEMA
COLLABORA CON NOI:
STAFF:
NEWS & RUMORS:
SERIE TV:
HOME VIDEO:
News
10_giorni_senza_mamma_banner_160x600.png
Informativa sui Cookie
Per migliorare la tua navigazione su questo sito, utilizziamo cookies che ci permettono di riconoscerti. Scorrendo questo sito o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'utilizzo di cookies. Informativa
Cerca in Cinemalia
Anteprima TFF
Kimyona Sskasu - Uno strano circo (2005)
Noriko No Shokutako - Noriko's Dinner Table (2005)
Jisatsu Saakuru - Suicide Club (2002)
Tsumetai Nettaigyo - Pesce freddo (2010)
Ai No Mukidashi - Love Exposure (2008)
Chanto Tsutaeru - Be sure to share (2009)
Ekusute - Hair extension (2007)
Koi No Tsumi - Colpevole d'amore (2011)
Libri & Cinema
Prima Persona Singolare NEWS
L’ombra del sicomoro
Libri … che passione!
Assolutamente musica
Nero su Bianco
Se i gatti scomparissero dal mondo
Stanley Kubrick
La strana storia dell’isola Panorama
L’assassinio del commendatore - Libro secondo
Il bacio in terrazza
Il caso Fitzgerald
L’assassinio del commendatore
I dieci amori di Nishino
Le avventure di Gordon Pym
Kurt Vonnegut, Harrison Bergeron, USA 1961
Il circolo Pickwick
Fino a dopo l’equinozio
Un canto di Natale
Ranocchio salva Tokyo
Bruno Giordano. Una vita sulle montagne russe
La versione di C.
I quarantuno colpi
La ragazza dell’altra riva
Peep Show
Il Paradiso delle Signore
La passione del dubbio
Il fatale talento del signor Rong
Il labirinto degli spiriti
Il mestiere dello scrittore
Nero Dickens – Racconti del mistero di Charles Dickens
L'informatore
Via dalla pazza folla
gemini_man_banner_728x140.jpeg
13 Assassini PDF Stampa E-mail
Valutazione utente: / 43
ScarsoOttimo 
Scritto da Nicola Picchi   
lunedì 23 maggio 2011

13 Assassini
Titolo originale: Jusan-nin no shikaku
Giappone, Gran Bretagna: 2010  Regia di: Miike Takashi Genere: Azione Durata: 125'
Interpreti: Koji Yakusho, Takayuki Yamada, Yusuke Iseya, Goro Inagaki, Masachika Ichimura, Mikijiro Hira, Hiroki Matsukata, Ikki Sawamura, Arata Furuta, Tsuyoshi Ihara, Masataka Kubota, Sousuke Takaoka, Seiji Rokkaku, Koen Kondo, Yuma Ishigaki, Kazuki Namioka, Kazue Fukiishi, Koshiro Matsumoto, Mitsuki Tanimura, Takumi Saito, Shinnosuke Abe, Masaaki Uchino, Ken Mitsuishi, Ittoku Kishibe
Sito web ufficiale: www.13assassins.jp
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 24/06/2011
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Nicola Picchi
L'aggettivo ideale: Classicheggiante

13 AssassiniPer porre fine alle atrocità perpetrate da Naritsugu Matsudaira, fratellastro dello Shōgun, un alto ufficiale dello shogunato incarica il samurai Shinzaemon Shimada di organizzare discretamente il suo assassinio. Shinzaemon recluta un piccolo gruppo di samurai, apprestandosi a tendere un agguato a Naritsugu durante il suo viaggio di ritorno da Edo. Il villaggio di Ochiai si trasformerà in una trappola mortale, sede della cruenta battaglia che vedrà i 13 samurai di Shinzaemon battersi contro i 200 uomini di Naritsugu.

Remake dell’omonimo film di Eichi Kudo del 1963, “13 Assassini” si mantiene estremamente aderente all’originale, del quale mantiene intatta la struttura e, a partire dall’incipit, conserva alcune sequenze. Unico aggiornamento, la connotazione in senso psicopatologico del personaggio di Naritsugu le cui efferratezze, prima soltanto intuite, diventano manifeste. Se nel film del’63 la sua crudeltà era accessorio inevitabile dell’arroganza del potere, qui Miike lo trasforma in un vero e proprio sadico, che stupra, uccide e mutila per soddisfare le proprie pulsioni. Naritsugu è inebriato dalla guerra e dalla violenza e alla ricerca spasmodica della sofferenza, propria od altrui poco importa. Una piccola goccia di fiele nell’insistita classicità dell’opera, un personaggio deviante, infantile e sadomasochista, apparentabile a mille altri outsider rintracciabili nella filmografia del regista, dal Kakihara di “Ichi the Killer” al protagonista del recente “Detective Story”. Questa scelta ha un po’ il sapore dell’autocitazione, dato che con tutta evidenza l’intenzione del prolifico regista nipponico è quella di tornare alle radici del “jidaigeki” dell’epoca d’oro.

Niente venature crepuscolari alla Yōji Yamada, toni nichilisti (il suo “Izo”) o postmoderni alla Sōgo Ishii. “13 Assassini” non intende sovvertire il genere ma omaggiarlo, riallacciandosi alla lezione di Akira Kurosawa con una classe e un dinamismo che pochi registi giapponesi contemporanei possono vantare.
Probabilmente alcuni estimatori di Miike non vedranno di buon occhio questo ingresso ormai conclamato del regista nel cinema mainstream; per Sono Sion è diventato un “conformista”, ormai asservito alle strategie produttive dei grandi studi cinematografici. In realtà Miike ha sempre lavorato sulla quantità, alternando con estrema libertà espressiva opere personali ad altre più commerciali, dimostrando, quel che più importa, una maturazione stilistica che lo ha messo in grado di affrontare con risultati eccellenti qualsiasi tipo di progetto. Misurarsi senza preconcetti con un dramma storico di impianto tradizionale, è parte integrante di quella libertà.

Il film è ambientato nel 1844, verso la fine dell’epoca Tokugawa, in un momento storico in cui la casta dei samurai aveva scarsa ragione di esistere e sopravviveva in ristrettezze, spesse volte vendendosi la spada. Paradossalmente fu proprio durante questo lungo periodo di pace che vennero elaborati i principi del Bushidō, costruendo quella mitologia del samurai, fedele al proprio signore fino al punto di sacrificargli la propria vita, così essenziale nel “jidaigeki” classico.
L’etica del guerriero è quella da cui sono condizionati Shinzaemon e Hanbei, vecchi amici che si ritrovano schierati su fronti opposti, di cui entrambi avvertono come un onere intollerabile i codici di comportamento, ai quali non possono sottrarsi.
Sia Miike che Eichi Kudo non dissacrano i principi del Bushidō, ma ne sottolineano in modi diversi il suo essere un crudele retaggio dei tempi feudali. Varrà a questo proposito raffrontare i due finali, che esprimono il medesimo significato con modalità opposte. Il film del 1963 si concludeva con un superstite che, ridendo istericamente, vagava impazzito per una risaia, inquadrato in campo lungo: la disumanità del sistema feudale conduceva alla morte o alla follia.
Miike, con umorismo tutto contemporaneo, conclude con la considerazione di un sopravvissuto, il quale sostiene che piuttosto che essere un samurai, meglio sarebbe “diventare un fuorilegge, fare l’amore con una donna e imbarcarsi per l’America”.
Tale certezza si incarna cinematograficamente nell’ironico personaggio di Koyata, cacciatore nonché tredicesimo samurai, che evoca direttamente il Kikuchiyo interpretato da Toshiro Mifune ne “I sette samurai”.

Dopo una prima ora di attesa, seguono 45 minuti di “massacro totale”, come scrive la donna mutilata in una sequenza che piacerà agli estimatori di “Imprint” o “Audition”. Il ritmo compostamente riflessivo si fa ipercinetico, ma sempre nel segno di una misura quasi classicista, un equilibrio formale apparentemente semplice ma difficilissimo da raggiungere.
Merito anche di un cast di alto livello, da Koji Yakusho (Shinzaemon), affezionato attore di Kyioshi Kurosawa, ai giovani Sousuke Takaoka e Takayuki Yamada, direttamente dal dittico di “Crows Zero”, e di collaboratori di prim’ordine, come il musicista Koji Endo, che compone le colonne sonore di Miike fin dai tempi di “Full Metal Yakuza”, e il direttore della fotografia Nobuyasu Kita, per tacere degli splendidi costumi di Kazuhiro Sawataishi. Miike ci ha preso gusto e al Festival di Cannes di quest’anno ha presentato “Seppuku”, remake dell’omonimo film di Masaki Kobayashi, Premio Speciale della Giuria a Cannes ’63.

 
< Prec.   Pros. >

 

Ultime Recensioni...
Il giorno sbagliato
Quando l'amore brucia l'anima. Walk The Line
7 ore per farti innamorare
Donnie Brasco
La forma dell'acqua - The Shape of Water
Re per una notte
Il re di Staten Island
La casa dalle finestre che ridono
È per il tuo bene
La gente che sta bene
Festival
Il primo Natale
Odio l'estate
Empire State
La ragazza che sapeva troppo
The vast of night
Dark Places. Nei luoghi oscuri
Honey boy
I miserabili
Quadrophenia
Parasite
La dea fortuna
Bombshell. La voce dello scandalo
D.N.A. decisamente non adatti
The gambler
Runner, runner
Il fuoco della vendetta
Death sentence – sentenza di morte
L’uomo invisibile
La Notte ha Divorato il Mondo
Ora non ricordo il nome
Cattive acque
Animali notturni
Rosso mille miglia
Gioco d'amore
All eyez on me
Gli anni più belli
Lontano lontano
L'uomo dei sogni
Rocketman
RICERCA AVANZATA
feed_logo.png twitter_logo.png facebook_logo.png instagram.jpeg
paypal-donazione.png
Ultimi Articoli inseriti
Il Cinema Asiatico
Gli articolii più letti
Archivio per genere