A-Team
Titolo originale: A-Team
USA: 2010. Regia di: Joe Carnahan
Genere: Azione
Durata: 121'
Interpreti: Liam Neeson, Bradley Cooper, Sharlto Copley, Quinton
'Rampage' Jackson, Jessica Biel, Patrick Wilson, Omari Hardwick, Maury
Sterling, Dwight Schultz, Gerald McRaney, Brian Bloom, Raj Lal, C. Ernst
Harth, David Richmond-Peck
Sito web: www.ateam-movie.com
Nelle sale
dal: 18/06/2010
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Attivo
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Negli ultimi anni c’è stato un susseguirsi di trasposizioni cinematografiche delle serie televisive americane più amate degli anni ’80, Starsky e Hutch, Miami Vice, Charlie’s Angels sono tra queste.
Il 2010 vede la realizzazione filmica di un telefilm che ha fatto storia. L’A-Team è stato un fenomeno, soprattutto per l’originalità dei suoi personaggi, anche secondo il creatore Stephen J. Cannell, che con Frank Lupo hanno ideato la serie che vedeva primeggiare su tutti la figura di George Peppard, che vestiva i panni di John “Hannibal” Smith, il colonnello mastica sigari più amato della tv.
La formula è semplice ma arriva dritta allo scopo. Quattro veterani del Vietnam vengono accusati ingiustamente di un crimine che non hanno commesso. Coinvolti in una missione della massima segretezza, devono recuperare delle matrici rubate, ma cadono in una trappola organizzata da Pike e ritenuti i responsabili. Congedati con disonore vengono messi dietro le sbarre.
L’agente della Cia Lynch si mette in contatto con Hannibal, garantendogli la riabilitazione dei loro nomi in cambio del recupero delle matrici, ancora disperse. Hannibal, Sberla, P.E. Baracus e Murdock si impegneranno come solo loro sanno fare nel conseguire l’impresa, inseguiti nel frattempo dal capitano Charissa Sosa, del Servizio Investigativo Criminale dell’Unità della Difesa e controllati molto da vicino da Lynch. Dopo una sconcertante rivelazione di cui l’A-Team viene a conoscenza, i quattro chiederanno l’aiuto e la collaborazione proprio di Sosa.
Ciò che il film mette in evidenza, oltre a vedere orchestrate scene d’azione particolari, e “piani ben riusciti”, è la tematica di fondo presente nella serie tv, ovvero il combattere l’ingiustizia, aiutare coloro che non sono in grado di farcela da soli e che senza l’aiuto concreto di qualcuno sarebbero schiacciati dai prepotenti, da chi detiene il potere.
L’A-Team proprio perché ha subito un annientamento personale, più di altri, comprende ciò che provano le persone semplici e per lo più impotenti davanti a un sopruso.
Gli aspetti importanti che il regista Joe Carnahan mette in scena non si fermano a questo.
Non arrendersi di fronte a nessun ostacolo, essere uniti e leali gli uni verso gli altri, condividere il senso di fratellanza e, non da poco, compensarsi a vicenda fanno di questi quattro uomini una vera squadra e una famiglia al tempo stesso. Ognuno ha delle caratteristiche speciali che si integrano perfettamente, colmando i possibili vuoti funzionali.
L’intento del regista e dei produttori è stato quello di mantenere vivo lo spirito della serie tv, non solo attraverso le battute storiche (che oggi potrebbero essere tranquillamente chiamate tormentoni, ma di altra fattura rispetto a quelli odierni), ma anche attraverso le strategie di combattimento che vengono messe in piedi e lo stare sempre un passo avanti rispetto al nemico, prevedendo e calcolando le sue mosse. Ciò che si è voluto cambiare è l’aver portato l’A-Team nel ventunesimo secolo, creando scene d’azione spettacolari e un’ambientazione che fosse addentrata nella realtà attuale.
Il progetto di questo film si è arenato per quasi un decennio, con una sceneggiatura che è passata di mano in mano, fino a quando non si è arrivati a pensare di avere l’idea giusta, messa nero su bianco dallo stesso Joe Carnahan e Brian Bloom, qui anche attore.
La ricerca degli attori adatti ai quattro ruoli principali non è stata semplice. Liam Neeson è stato scelto per incarnare Hannibal, che qui si allontana dai ruoli drammatici a cui ha abituato lo spettatore. Bradley Cooper, che si è fatto particolarmente notare in numerosi film usciti a poca distanza l’uno dall’altro, veste i panni di Sberla, riuscendo a conferirgli quel carisma e sex appeal di cui il personaggio è dotato nella serie.
Spesso è difficile rendere al meglio una trasposizione di questo tipo, soprattutto per il legame sentimentale che lo spettatore possiede con la versione originale e i suoi personaggi, ma il film de L’A-Team ha molti punti a suo favore.
Non resta che allo spettatore confermare la sentenza di Hannibal Smith “mi piacciono i piani ben riusciti” rispetto al film.
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