Titolo: Escape Plan - Fuga dall'inferno
Titolo originale: Escape Plan
USA: 2013. Regia di: Mikael Håfström Genere: Azione Durata: 105'
Interpreti: Sylvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, James Caviezel, Vincent D'Onofrio, 50 Cent, Sam Neill, Vinnie Jones, Amy Ryan, Faran Tahir
Sito web ufficiale: www.escapeplanmovie.com
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 17/10/2013
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Ingegnoso
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Non ci sono novità che tengano, i veri duri non muoiono mai e li si vuole sul grande schermo anche se non sono più i giovani trentenni a cavallo tra gli anni ’70 e‘80.
Negli ultimi anni Stallone e - di recente - Schwarzenegger sono tornati in pista più carichi che mai nonostante qualche anno in più sulle spalle. Il pubblico dimostra di amarli oggi come ieri, ritenendoli quegli eroi intramontabili per cui il tempo sembra non passare.
Ai fedelissimi si aggiungono le nuove generazioni che hanno imparato a conoscerli e a tifare per loro guardando i loro film in dvd. Chi non conosce Rocky Balboa, John Rambo, Cobra, Lincoln Hawks (Over the Top) o Conan il Barbaro, il cyborg T-800 (Terminator), il maggiore Dutch Schaefer (Predator), Douglas Quaid (Atto di Forza)?
Coloro che amano l’action hanno incontrato al cinema più di una volta questi due beniamini, che hanno spopolato insieme a Jean-Claude Van Damme, Bruce Willis, Chuck Norris e pochi altri.
Tutti loro possedevano e possiedono ancora quel carisma, quella faccia, quella grinta, quella durezza e virilità che non si possono acquisire, si hanno e basta nel dna.
Per quanto possano essere bravi non c’è un attore oggi che riesca a eguagliarli in toto ed ecco che le case di produzione cinematografiche fanno a gara per lanciare un film con tutti loro messi insieme (I mercenari - The Expendables) o in cui sono impegnati singolarmente (The Last Stand – L’ultima sfida o Jimmy Bobo – Bullet to the Head).
In “Escape Plan – Fuga dall’inferno” Stallone e Schwarzenegger sono fianco a fianco, per la prima volta co-protagonisti di una nuova e allettante sfida: evadere da un carcere che sulla carta sembra essere a prova di fuga.
Diretto da Mikael Håfström il film segue le gesta del collaudatore di penitenziari di massima sicurezza Ray Breslin.
Lo specialista si fa incarcerare per poi trovare la falla, ovvero una possibile via di fuga. L’ultimo incarico è molto stuzzicante per il doppio compenso che il committente gli propone, ma soprattutto per le maggiori difficoltà che l’evasione prospetta.
Ray viene incappucciato, sedato e poi portato al cospetto del direttore del carcere. L’uomo si rende conto che qualcosa non va, non potrà fare altro che contare su se stesso e sul solidale detenuto Emil Rottmayer. Insieme faranno scintille.
È da tempo che la Summit Entertainment vuole realizzare questo film. Dal 2008 si sono avvicendati un paio di registi prima di affidarlo a Håfström. Inizialmente per il ruolo di Ray Braslin si pensa a Bruce Willis, il quale declina l’offerta.
La produzione si rivolge a Schwarzenegger: potrebbe essere questo il film del suo ritorno al cinema.
L’attore gli preferisce “The Last Stand – L’ultima sfida”, ma l’interesse per il progetto è sincero, così dopo essere stato ingaggiato Sylvester Stallone, questi gli propone di affiancarlo impersonando il ruolo di Emir Rottmayer.
Con un budget di 50 milioni di dollari, “Escape Plan” ne ha incassati finora oltre 46 ricevendo consensi positivi da critica e pubblico. È una macchina ad orologeria in cui tutto è calcolato al millesimo di secondo. Tiene col fiato sospeso e si partecipa attivamente ad ogni passaggio. La storia è originale, resa magnificamente sia dal cast che dai tecnici, regista in testa.
Uno dei ruoli fondamentali è quello dell’antagonista dei due aspiranti evasori, il direttore Willard Hobbes, interpretato dal bravissimo Jim Caviezel, che contribuisce a creare la giusta atmosfera.
Le scene d’azione sono avvincenti e permettono ai due attori di mostrarsi in tutta la loro forza. Ancora una volta dovranno sottrarsi da una situazione fuori dal comune che li vedrà al limite e riuscire a cavarsela, tuutavia nelle loro mani le azioni dei rispettivi personaggi sono credibili.
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