From Paris With Love
Titolo originale: From Paris With Love
Francia: 2010. Regia di: Pierre Morel
Genere: Azione
Durata: 93'
Interpreti: John Travolta, Jonathan Rhys-Meyers, Kasia Smutniak, Richard
Durden, Chems Dahmani, Yin Bing, Eric Godon, François Bredon, Sami
Darr, Julien Hagnery, Mostéfa Stiti, Rebecca Dayan, Michaël
Vander-Meiren, Didier Constant, Amber Rose Revah, Melissa Mars, Farid
Elouardi
Sito web: www.frompariswithlovefilm.com
Nelle sale
dal: 16/04/2010
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Dario Carta
L'aggettivo ideale: Incerto
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il Pressbook del film
Sembra meno stridente il connubio fra gli elementi del cinema francese e la dimensione hollywoodiana del cinema di facile boxoffice,se davanti al regista si muovono componenti a perfetto agio sulla scena.
Di Pierre Morel,che qui dirige uno script di Adi Hasak su una storia di Luc Besson,si ha già avuto modo di apprezzare “Taken”,(“Io vi troverò”),teso thriller tanto pieno di Liam Neeson da permettere di confermarne le doti di attore drammatico.
Poi dramma e azione in “District 13” ,con solo Morel alle macchine,la sua firma sulla fotografia di “Rogue il solitario”, “Amore e altri disastri”,”Danny The Dog” e “Transporter”.
La coppia torna insieme in “From Paris With Love”,faceta incursione nel territorio vintage di James Bond,con la figura di Travolta che ossequia il suo nome trascinando ed inghiottendo in sé tutto ciò che gli graviti intorno. Ma spesso lo spettacolo non si decora di soli artisti e non appaga solo per il loro guizzo istrionico. Se sul palcoscenico sale il protagonismo magnetico dell’ambientazione,il senso è rapito dal mistero degli occhi,vinti dal piacere della contemplazione del luogo ove la fantasia è colmata non solo del visivo,ma si riempie dei sogni dei quali quel luogo si ammanta.
Parigi ruba la scena a Travolta,gigione e trasformista,qui l’agente CIA Charlie Wax,spiccio e sbrigativo,mandato nella Ville Lumière ad affiancare l’azzimato James Reece (Jonathan Rhys-Meyers),agente sotto copertura in carica presso l’ambasciata americana,per sgominare un’organizzazione criminale coinvolta in imponenti traffici di droga.
I due sono caratterialmente agli antipodi e la storia prende il colore di una commedia noir in tono farsesco e stravagante,dove Morel rinvìa fin troppo alla bizzarria del Vincent di Tarantino,correndo il rischio di far perdere identità al suo film,troppo impegnato nella celebrazione della sfrontatezza.
Laccato di preziosismi kitch e ampollose ricercatezze (“Metti la cera,togli la cera”),la pellicola rivela una sceneggiatura cui manca la solidità di una struttura a senso compiuto,conformandosi a un grottesco spypic grondante eccessi ma con ben poca consistenza.
“From Paris With Love” scimmiotta qua e là,forzando i termini del ridicolo e mancando l’urgenza drammatica di “Io vi troverò”,o il sarcasmo de “Il quinto elemento”,soffermandosi borderline sugli stereotipi consunti dei pericoli etnici e tributando ad oltranza Tarantino,nel tentativo di dar forma ad un umorismo dissacratorio che si dissolve nella caotica frenesia di un action movie a basso numero di ottani. Incerto.
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