Il Cavaliere Oscuro
Titolo originale: The Dark Knight
USA: 2008 Regia di: Christopher Nolan Genere: Azione Durata: 152'
Interpreti: Christian Bale, Heath Ledger, Gary Oldman,Michael Caine,
Morgan Freeman, Maggie Gyllenhaal, Aaron Eckhart, Eric Roberts
Sito web: www.thedarkknight.warnerbros.com
Nelle sale dal: 23/07/2008
Voto: 9
Trailer
Recensione di: Cosimo Grieco
Bello, intricato, frenetico, cinico, profondo e avvincente.
Possiamo riassumere in questo modo il Cavaliere Oscuro.
Chi scrive è un appassionato dei fumetti di Batman che si sta sforzando di dare un parere possibilmente distaccato, ma sin dall’azione pura e ben concertata dei primi minuti si capisce di trovarsi di fronte ad un film superiore.
Non solo superiore alle altre pellicole supereroistiche (a mio parere un’offesa accostare questo film al genere) ma che può essere messo a paragoni con i grandi polizieschi o gangster-movie del passato (non a caso non mancano le citazioni/ammiccamenti al Padrino parte II o a Heat la sfida).
I fratelli Nolan hanno fatto un lavoro eccezionale prima di tutto nella costruzione della storia. Era da tanto tempo che non veniva realizzata una pellicola che tratti il tema della criminalità in tutte le sue sfaccettature: i piani ben architettati, la corruzione, la violenza gratuita e l’anarchia. La trama non è assolutamente facile da seguire, anche perché il film scorre velocemente e sono troppi gli avvenimenti che vengono proposti allo spettatore.
Il tutto è condito da dialoghi mai scontati, quasi poetici e numerosissimi colpi di scena che solo Nolan attualmente ci sa dare.
La regia è di mestiere e mai scontata. Ci sono molte spettacolari inquadrature aeree e l’azione è ben strutturata; questa volta, a differenza del primo Batman Begins, c’è poca telecamera a spalla e le scene di combattimento sono meno fastidiose e quindi più facili da seguire. Nolan, inoltre, cede poco alla computer grafica, regalandoci inseguimenti e scazzottate genuine, come si vedevano una volta.
Ma oltre alla storia e ai dialoghi c’è di più, molto di più.
C’è il ricco cast che dà il meglio di se stesso.
Tutti, ma proprio tutti gli attori ci regalano delle interpretazioni avvincenti.
Abbastanza scontatamente, la nota di merito va al compianto Heath Ledger.
Il suo Joker racchiude tutta la magia del Cavaliere Oscuro; è dai tempi del famoso Tony Montana di Al Pacino che non si vede un così maledettamente sopra le righe e ottimamente interpretato.
Il Joker è pazzo, imprevedibile e cattivo. Le sue trovate malate mettono a soqquadro Gotham City e la gettano nell’anarchia totale; il carisma di questo personaggio sta nel fatto che non ha un arco evolutivo all’interno della storia, non sapremo mai nulla sulla sua identità e sulla causa delle orribili cicatrici che presenta sul volto che lui copre con un trucco da clown, si vede già dopo pochi minuti e subito sconvolge e diverte il pubblico in sala, e nelle scene in cui non si vede ci si chiede quando comparirà e che cosa sconvolgerà nella trama.
Complice del successo del personaggio di Joker della versione italiana è il bravo Adriano Giannini, che si cala perfettamente nel personaggio e regge a tutti i cambi di voce che Ledger ha realizzato per rendere ancora più colorito il suo Joker. Curioso il fatto che ogni tanto pareva di sentire il vecchio Joker di Jack Nicholson, dato che il tono di voce di Adriano Giannini diventa in alcuni tratti simile a quello di suo padre, che prestò la voce allo stesso personaggio (solo teoricamente lo stesso) nel film di Tim Burton.
Christian Bale, purtroppo non può reggere il carisma di Joker, e quindi a lui spetta l’ingrato compito di interpretare il protagonista che però rimane sullo sfondo per esigenze di copione.
Eppure, mi viene da ricordare che quelle di Batman e di Joker non devono essere delle interpretazioni da considerare singolarmente, ma sono da considerarsi un tutt’uno.
I due attori sono stati bravissimi a rappresentare la dualità che esiste tra i due personaggi, che è il tema ricorrente del fumetto. Batman e Joker sono acerrimi nemici ma tra i due esiste un legame profondo: uno rappresenta il bene e l’altro il male, uno completa l’altro.
In ogni caso, questo il parare di un appassionato fan del fumetto, Bale rimane il Bruce Wayne/Batman più bravo e azzeccato della storia del cinema.
Per il resto gli attori sono tutti al loro posto e Michael Caine, che nel film interpreta il saggio e sarcastico maggiordomo Alfred, nonostante il poco spazio a sua disposizione ci delizia con i suoi dialoghi profondi, quelli menzionati pocanzi che danno spessore al film.
Aaron Eckhart nei panni del coraggioso procuratore Harvey Dent è carismatico e decisamente nella parte.
Un po’ fuori luogo invece la sua trasformazione nel criminale Due Facce, complice della sceneggiatura che cala di tono (e forse un po’ di qualità) nella parte centrale/finale del film.
Dopo aver elogiato così tanto un film è brutto parlare dei suoi difetti solo alla fine, ma il suddetto calo di tono rappresenta uno dei pochissimi aspetti negativi del film.
Un calo di tono che non peggiora assolutamente la suspance e la spettacolarità delle scene, ma contamina il taglio realistico che Nolan ha voluto dare alla serie. Ho il sospetto che questo sia stato voluto dalla casa di produzione che non dimentica che Batman è un film che dovrebbe essere visto anche dal pubblico più giovane che deve comprare le bombole del film. Così si iniziano a vedere le solite inquadrature in computer grafica e Batman non solo deve sfoggiare la sua moto con acrobazie che non tengono contro della forza di gravità, ma deve avere delle attrezzature così tecnologicamente avanzate da sembrare inverosimili.
L’incidente di Dent deve trasformare un integerrimo politico in un supercriminale furioso nel giro di pochi minuti, per portare il nostro eroe ad un finale un po’ telefonato ma pur sempre in linea con lo spirito del film e con la sua visione pessimista riguardo alla criminalità a alla corruzione.
Tuttavia questi lati negativi sono una piccolissima parte delle 2 ore e trenta minuti del film, che a fine proiezione lasciano lo spettatore consapevole di aver visto un gran film, come pochi se ne vedono ultimamente. I record d’incassi che il film sta realizzando sono assolutamente meritati.
Spero vivamente che questo non renda il film un prodotto esclusivamente commerciale anziché una pellicola avvincente e, perché no, raffinata. Il cavaliere oscuro merita di rimanere nella storia come un cult se non altro per storia (anche un po’ stravolta rispetto al fumetto), regia e interpretazioni.
Sperando che alla prossima notte degli Oscar il nostro eroe mascherato riesca a rubare almeno una statuetta…
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