King Kong
Titolo originale: King Kong
Nuova Zelanda, USA: 2005 Regia di: Peter Jackson Genere: Azione Durata: 180'
Interpreti: Naomi Watts, Jack Black, Adrien Brody, Andy Serkis, Jamie Bell, Thomas Kretschmann, Colin Hanks, Evan Parke, Lobo Chan, John Sumner, Craig Hall, Kyle Chandler, Bill Johnson, Mark Hadlow, Geraldine Brophy, Matt Wilson.
Sito web: www.kingkongmovie.com
Nelle sale dal: 2005
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Samuele Pasquino
Anni '30. L'ambizioso regista Carl Denham (Jack Black) ingaggia l'attrice Ann Darrow (Naomi Watts) e l'amico sceneggiatore Jack Driscoll (Adrien Brody) per girare un film d'avventura.
La troupe cinematografica parte con la nave Venture alla volta di una misteriosa isola fuori dalle mappe e qui trova un gigantesco gorilla, King Kong, che rapisce Ann. Immersi in una giungla enorme, gli uomini riescono a riprendere Ann e narcotizzano il gorilla, con l'intenzione di imbarcarlo.
Tornati in America, Carl esibisce King Kong al teatro di Manhattan, ma la creatura si libera dalle catene e va alla ricerca di Ann scatenando il panico. Una volta trovata, Kong si arrampica in cima all'Empire State Building.
Nel 1933 la RKO produsse il primo film su King Kong utilizzando tecniche arcaiche e un po'grossolane, ma per l'epoca già spettacolari. Nel 1976 uscì nelle sale cinematografiche il remake con Jeff Bridges e Jessica Lange, esempio di spettacolarità sfoggiata con ponderatezza ed estrema efficacia. Eccoci ora al film di Peter Jackson, che mette in scena la creatura che fin da bambino popolava i suoi sogni. Si tratta sicuramente di un prodotto altamente tecnologico, con i suoi pregevolissimi effetti speciali visivi e sonori, tali da far incredibilmente lievitare un budget già molto alto.
King Kong è animato dall'attore Andy Serkis, presente anche ne "Il signore degli anelli" interpretando Gollum, e i risultati sono stupefacenti. Visivamente, quindi, non si discute, tuttavia la sceneggiatura si presenta pesante e latita sotto molti aspetti. Una prima critica riguarda la durata, 3 ore diluite con troppe scene inutili, la narrazione è eccessivamente prolissa e in alcuni tratti lenta. Ammesso che il prologo sul cinema degli anni '30 possa collocarsi pienamente entro la trama, la permanenza sull'isola e la necessità di soffermarsi su ogni particolare non si spiegano, in più la scelta di far convivere varie creature in una stessa sequenza esprime la volontà di raggiungere la spettacolarità a tutti i costi, trascurando la disciplina fondamentale per una regia così affermata. Prova un po' opaca da parte degli attori.
Dovendo fare un confronto con i precedenti film, certamente il King Kong del 1976 si presenta più semplice ed immediato, senza quegli effetti speciali che contraddistinguono il rifacimento di Peter Jackson, ma è più lineare, meglio interpretato, con un Jeff Bridges superiore in questo contesto ad un Adrien Brody fuori ruolo.
Jessica Lange, invece, viene sconfitta da Naomi Watts, meno bella ma molto più espressiva.
Il "King Kong" di Peter Jackson è insomma un giocattolone che si mostra in tutta la sua bellezza, ma alla lunga annoia e non stupisce. Come previsto.
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