Real Steel
Titolo originale: Real Steel
USA, India: 2011. Regia di: Shawn Levy Genere: Azione Durata: 127'
Interpreti: Hugh Jackman, Evangeline Lilly, Kevin Durand, Hope Davis,
Anthony Mackie, Dakota Goyo, Olga Fonda, James Rebhorn, Antoinette
Nikprelaj, David Alan Basche, Karl Yune, Richard Goteri, Ron Causey,
Torey Adkins, Michael Patrick Carmody, Jeff Caponigro, Marco Ruggeri,
Larry C. Fenn, Chris Newman, Anton Narinskiy, Tiffany Stone, Amanda
Wright
Sito web ufficiale: www.steelgetsreal.com
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 25/11/2011
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Ciro Andreotti
L'aggettivo ideale: Robotico
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Stati uniti 2020. Charlie Kenton, un ex pugile caduto in disgrazia; vive ormai assieme ai suoi robot da combattimento che fa esibire nel corso delle gare clandestine e che hanno definitivamente sostituito gli uomini nel ruolo di pugili.
Al tempo stesso Charlie scopre che la sua ex fidanzata è morta e che gli ha lasciato suo figlio Max, che non incontra da molti anni, in affidamento sino a estate conclusa.
Creato sulle ceneri del racconto di Richard Matheson ‘Acciaio’, che per l’appunto narra la storia di un ex pugile caduto in disgrazia; Shawn levy, regista e autore di pellicole di facile presa sul pubblico e di buon successo al botteghino, su tutte i due episodi di Una notte al museo; riesce a creare per quest’occasione un film in grado di catturare l’interesse della Disney.
Il tutto grazie a un perfetto mix fra una storia dal successo inaspettato, che narra del rapporto padre e figlio recuperato, unito ad un mix di tecnologia e a uno sport duro come sa essere solo il pugilato. Levy al tempo stesso, riesce a far si che la sua ‘creatura metallica’ riesca a guadagnarsi un bel tributo di appassionati, in attesa di un secondo episodio e di critiche positive oltre che una candidatura al premio Oscar 2012 per gli effetti speciali.
Una favola che quindi ha avuto il suo giusto successo sul grande schermo, complice la sfrontatezza di uno Hugh Jackman che per l’occasione ha quasi smesso i panni di Wolverine pur non disdegnando, complice il ruolo di ex pugile, di agitare i pugni in segno di una sfida nemmeno troppo simbolica.
Un film che però ha ben poco ha a che fare con il racconto fantascientifico di Matheson, più che altro giocato sulla solitudine dell’uomo ormai sostituito dalla macchina come protagonista di uno sport che ancora sentiva terribilmente suo.
Da vedere solo se siete appassionati di film di azione e commoventi con un briciolo di sport in ‘chiave robotica’.
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