Orizzonti di gloria
Titolo originale: Paths of glory
USA: 1957. Regia di: Stanley Kubrick Genere: Bellico Durata: 89'
Interpreti: K. Douglas (Colonnello Dax) • G. Macready (Generale Mireau) • A. Menjou (Generale Broulard) • R. Meeker (Caporale Paris) • W. Morris (Tenente Roget) • R. Anderson (Maggiore Saint-Auban) • J. Turkel (soldato Arnaud) • T. Carey (soldato Ferol) • E. Meyer (cappellano)
Sito web:
Nelle sale dal: 1958
Voto: 9
Recensione di: Francesco Balzano
Prendendo spunto da un fatto realmente accaduto, la pellicola narra della fucilazione di quattro soldati francesi, accusati di ammutinamento, durante la prima guerra mondiale.
Quarto lungometraggio di Kubrick, il primo sul tema della guerra.
Più che un film bellico è un film politico; le scene di battaglia, infatti, sono praticamente quasi assenti. Ciò che interessa il regista, sono palesemente le finte ideologie dietro cui si nascondono i potenti, per giustificare i grandi conflitti che hanno segnato la nostra storia.
Il generale Mireau è il simbolo dell’ipocrisia del militarismo,che si trincera dietro la patria per giustificare i propri interessi militari, il cui unico scopo è vincere la guerra, anche quando è evidentemente impossibile.
Il generale Broulard, rappresenta invece il cinismo dello Stato, che usa le persone, a seconda della convenienza, per poi metterle da parte quando diventano scomode. Unica luce, nel buio più totale, è il colonnello Dax, interpretato da K. Douglas, in cui Kubrick si riconosce, e attraverso il quale esprime il suo pensiero. Memorabile la scena finale. I soldati rimangono incantati dalla voce di una prigioniera tedesca, che canta una litania simile a una ninna nanna.
Il generale Dax, nel vedere la scena, prova un senso di tenerezza, e aspetta la fine della canzone prima di dare nuovi ordini ai suoi soldati. Bellissimo....
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