Salvate il soldato "Ryan"
Titolo originale:
Save the private Ryan
USA: 1998.
Regia di: Steven Spielberg Genere: Bellico Durata: 163'
Interpreti: Tom Hanks, Matt Damon,Tom Sizemore, Edward Burns
Sito web:
Voto: 10
Trailer
Recensione di: Samuele Pasquino
Seconda guerra mondiale. Le truppe americane sbarcano sulle coste della Normandia e riescono a sfondare le linee nemiche. Un drappello di uomini, guidato dal capitano John Miller (Tom Hanks), viene incaricato di ritrovare il soldato James Ryan (Matt Damon), i cui tre fratelli sono stati uccisi in combattimento. I soldati discutono gli ordini, non comprendono perché un gruppo di uomini deve mettere a rischio la propria vita per salvarne uno solo.
Tuttavia ognuno troverà la risposta che cerca.
Siamo sicuramente di fronte ad uno dei migliori film di guerra mai realizzati.
Spielberg esegue una regia che punta al pieno realismo. Ogni scena ne è una testimonianza, ogni aspetto di questa rappresentazione cinematografica assume un rilievo considerevole.
Il clima uggioso riflette il dramma della guerra e fa da sfondo all’intera vicenda, il dolore del sacrificio impera su qualunque altro sentimento.
Regia impeccabile, straordinaria fotografia, montaggio efficace, suono ed effetti sonori che ancora fanno eco: cinque oscar che spettavano di diritto al film, che riproduce fedelmente uno dei grandi drammi della storia.
La scena di apertura merita di essere brevemente descritta, poichè immerge lo spettatore in maniera violenta in una realtà drammatica e cruenta.
Le truppe americane si preparano a sbarcare ad Omaha Beach, in Normandia, nel famoso D day: all'interno di uno dei carghi marini i soldati cercano di mitigare la paura che li domina. Spielberg inizia con la mano tremante del capitano Miller, poi riprende un soldato che bacia il crocifisso che tiene al collo, altri compagni non trattengono il loro terrore e vomitano: è la quiete che precede la tempesta.
Le porte stagne si aprono e le truppe vengono immediatamente investite dai micidiali proiettili delle mitragliatrici tedesche, che hanno il compito di difendere la spiaggia. Muoiono subito a decine senza poter fare un solo passo, i più fortunati riescono a proteggersi con i corpi dei compagni, altri annegano in acqua sotto il peso del proprio equipaggiamento.
La scena è convulsa e terribile. Miller riesce a ripararsi e assiste al massacro, osservando un soldato piangente e un altro che cerca il proprio braccio finito chissà dove, al suono agghiacciante dei proiettili impazziti.
Spielberg si sofferma su macabri dettagli, compiendo delle riprese straordinarie che fanno riflettere sulla follia della guerra, intesa come atto sconsiderato e portatore di morte ai fini di un potere da conquistare, appannaggio delle alte cariche politiche.
|