Domenica 30 Settembre compariva sul Manifesto un articolo di Cesare Petrillo della Teodora Film dove si denunciava una certa situazione nel cinema Italiano e venivano mosse delle critiche al colosso Sky.
Da allora botta e risposta sulle pagine del Manifesto fino a giungere a quest'ultima lettera di Petrillo:
Cari amici,
venerdi 28
settembre, in
occasione della proiezione seguita dalla
conferenza stampa di Angel, ho fatto
una breve introduzione in cui lamentavo la quasi sparizione
del cinema d’essai in Italia. Dicevo infatti che a parte
i film americani a budget miliardario, e alcune produzioni
italiane della Medusa e di Rai Cinema, il resto sta scomparendo.
Ancora qualche anno fa vedevamo grazie allo sforzo di tante
compagnie film mediorientali,
scandinavi, sudamericani, orientali, spagnoli,
tedeschi francesi eccetera. Da qui a Natale, a parte
Ozon, Denis Arcand, Ai confini del paradiso,
Irina Palm e il libanese Caramel il cinema d’essai è finito.
Il manifesto del giorno dopo
mi chiedeva di spiegarne le cause.
Tra queste, sostenevo la mancanza di interesse di Sky che in situazione di monopolio tende a comprare
esclusivamente alle grandi compagnie
e comunque cinema da grandi numeri, avendo quasi azzerato il metodo Tele+ di programmare sia Vacanze di Natale di De Laurentis
che Rosetta dei Dardenne.
Questa mia dichiarazione non è affatto piaciuta a Sky (mentre tutti gli altri, non sentendosi
in colpa, mi hanno ignorato). Con
gran coda di paglia , il responsabile comunicazione di Sky Tullio Caviglieri
ieri sullo stesso manifesto mi ha preso
per il culo, asserendo che mi piacerebbe vedere instaurato un sistema di quote per cui in discoteca si ascolta anche musica azera e
caucasica e le sale si dovrebbero riempire
di film africani. A questo attacco grossolano e razzista, ho risposto oggi sul manifesto.
Inoltro a tutti questa “amorosa” corrispondenza sperando
che qualcuno che ancora crede ai diritti delle minoranze, alla libertà di pensiero e di parola,
alla diffusione di tutta la cultura e l’arte oltre a quella dominante,
si decida a schierarsi contro il regime di monopolio.
Per fortuna ancora siamo in democrazia.
Cesare Petrillo
La replica di Sky
La controreplica di Petrillo
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