881
Titolo originale: 881
Singapore, Giappone: 2007 Regia di: Royston Tan Genere: Commedia Durata: 105'
Interpreti: Mindee Ong, Yeo Yann-yann, Liu Ling-ling, Qi Yu-wu, May & Choi
Sito web: www.881themovie.com
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Nicola Picchi
Secondo la tradizione cinese durante il settimo mese lunare, più o meno da metà agosto a metà settembre, il mondo dei morti e quello dei vivi entrano in comunicazione fra loro; per tenere buoni gli spiriti che, chissà, potrebbero nutrire propositi vendicativi, gli umani offrono fiori, frutta, ed anche intrattenimento musicale. La cultura singaporegna del Getai, originariamente pezzi di opera cinese, oggi autentici show con cantanti pop e danzatori, nasce all’interno di questa tradizione.
“881”, vera e propria dichiarazione d’amore per la cultura di Singapore, racconta la storia di due amiche d’infanzia, ribattezzate Little Papaya e Big Papaya, che si mettono in testa di diventare cantanti, e di avere successo sulla scena Getai. La loro vicenda è raccontata in prima persona da Guan Yin, il figlio muto di Ling, agente e protettrice delle Papaya Sisters. Purtroppo le due ragazze non sono particolarmente dotate, e allora chiedono l’intercessione della sorella di Ling, la Dea del Getai, la quale attraverso un incantesimo dona loro le qualità necessarie, a patto che rispettino cinque precetti fondamentali. Nonostante gli iniziali successi, la vita delle due ragazze non è affatto semplice: Little Papaya è gravemente malata di leucemia, mentre Big Papaya deve vincere l’ostilità della madre, ex cantante, per la sua nuova professione. Inoltre vengono contrastate dalle Durian Sisters, un duo di sorelle gemelle, le quali, protette da un gangster locale, le sfidano a misurarsi con loro sul palcoscenico.
Primo film di Royston Tan indirizzato ad un pubblico mainstream, “881”, che arriva dopo “15” e “4:30”, non sfugge al consueto innamoramento del regista per i titoli numerici, anche se in questo caso si tratta di un gioco di parole, dato che 881 in mandarino si pronuncia come Papaya. Musical pirotecnico che si muta in un melodramma dal retrogusto dolceamaro, fa seguito ai cortometraggi “Hock hiap leong” e al censuratissimo “Cut”, e può contare sulle canzoni del leggendario autore Chen Jin Lang, scomparso nel 2006, cantate in Hokkien, un dialetto cinese tipico della zona.
In una sarabanda di scoppiettanti numeri musicali, ora comici e scatenati (irresistibile quello con il pollo), ora malinconici (la straziante scena nella camera d’ospedale), e tra esplosioni di suoni e colori, Tam segue con sguardo complice e affettuoso il destino delle sfortunate Papaya Sisters, lasciando sovraintendere all’intera operazione uno spirito decisamente camp, che troverà senz’altro i suoi estimatori. I deliranti costumi di Moe Kassim sono un valore aggiunto, e definiscono efficacemente un universo che, alla fine, non è troppo distante dal nostro. A parte le due brave protagoniste, Mindee Ong e Yeo Yann Yann, è assolutamente degna di nota Liu Ling Ling nel doppio ruolo di Ling e della Dea del Getai, abbigliata come una drag-queen appena uscita da “Storia di fantasmi cinesi”, mentre le Durian Sisters sono interpretate dalle gemelle May & Choi, VJ di MTV. “881” è stato un grande successo in patria, incassando quasi quattro milioni di dollari, ed ha partecipato alle selezioni per l’Oscar come Miglior Film Straniero. Un successo meritato, che lascia una certa curiosità sulle future svolte della carriera di Royston Tan.
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