Burn After Reading - A prova di spia
Titolo originale: Burn After Reading
USA: 2008. Regia di: Ethan Coen, Joel Coen Genere: Commedia Durata: 95'
Interpreti: Brad Pitt, George Clooney, Frances McDormand, John
Malkovich, Tilda Swinton, Matt Walton, Logan Kulick, Eric Richardson
Sito web: www.burnafterreading.co.uk
Nelle sale dal: 19/09/2008
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Francesco Manca
Dopo aver fatto “strage” di statuette all’ultima edizione degli Academy Awards con il thriller “No country for old men”, i fratelli Joel ed Ethan Coen arrivano nelle nostre sale con questa loro nuova, stralunata ed incredibile pellicola dal titolo “Burn After Reading”, che ha avuto il grande onore di aprire, lo scorso 27 Agosto, la 65a Mostra del cinema di Venezia.
“A prova di spia”, questo il titolo italiano assai poco coerente con quello originale, è il capitolo conclusivo della cosiddetta “trilogia dell’idiota” dei fratelli Coen, iniziata nel 2001 con “Fratello, dove sei?” e proseguita nel 2003 con “Prima ti sposo, poi ti rovino”, ed è caratterizzato da una struttura narrativa, se possibile, ancora più bizzarra e grottesca dei titoli appena menzionati.
Al centro di questa vicenda surreale, c’è un cast di prim’ordine che è, probabilmente, uno dei principali punti forti e vincenti dell’intera pellicola, che annovera tra i suoi crediti, nomi del calibro di George Clooney, Brad Pitt, John Malkovich, Tilda Swinton e Frances McDormand, oltre a Richard Jenkins e J.K. Simmons in due ruoli secondari.
Le immense prestazioni degli interpreti visibilmente in stato di grazia, tratteggiano ancor meglio il concetto unico, inimitabile e fortemente “astratto” del cinema dei fratelli Coen che traspongono sul grande schermo un gruppo di divi Hollywoodiani idolatrati e venerati da tutto il mondo, rendendoli estremamente ridicoli, così da far valere ancora, e soprattutto in questa occasione, la loro cinica e “spietata” considerazione della realtà americana d’oggi giorno. Una realtà ipocrita, menefreghista, disinteressata a ciò che succede nel mondo, che pensa solo ed esclusivamente al proprio benessere fisico e mentale, e in questo è molto contraddistinguibile il personaggio interpretato da Pitt, qui, senza dubbio, il migliore fra tutti. Alcune sequenze (su tutte, il dialogo telefonico e l’animata conversazione in macchina) che vedono protagonisti Pitt e Malkovich sono assolutamente esilaranti, ma ciò che più sorprende e affascina, è che il cinema dei Coen non si ferma semplicemente alla sagace ironia e alla battuta ironica, ma va ben oltre questo, e lo conferma esplicitamente il tema preso in considerazione dai due registi per questa loro opera, ovvero, l’agenzia di spionaggio più segreta e riservata che sia mai esistita sulla faccia della terra, la CIA, insomma.
Questo film ci dimostra, attraverso, come detto, l’ironia, che i “super spioni” di questa famosissima organizzazione non ne sanno poi più di tanto rispetto a noi comuni “idioti”, e sono, addirittura, molto più inclini a commettere errori e disattenzioni…”idiote”.
E’ così che gli ingredienti di “Burn After Reading” si vengono a mischiare dando vita ad un cocktail agrodolce che fa ridere, riflettere ed è in grado di sconvolgere grazie ad una sceneggiatura essenziale ma, come sempre, impeccabile.
Detto questo, non resta che aggiungere un’altra nota di merito per i bravissimi Joel ed Ethan Coen, che riescono in tutte le loro pellicole a raccontare delle storie pazzesche che si spostano senza la minima esitazione dalla commedia demenziale al puro thriller d’autore, spaziando fra noir, dramma e, in alcuni casi, tragedia, il tutto con un tocco di stile impareggiabile e ineguagliabile, che si spera continui a sorprenderci ancora per tanti e tanti decenni cinematografici.
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