Cyrano Agency
Titolo originale: Si-ra-no;Yeon-ae-jo-jak-do
Corea del Sud: 2010 Regia di: Hyeon-seok Kim Genere: Commedia Durata: 110'
Interpreti: Tae-woong Eom, Min-jung Lee, Daniel Choi, Sin-hye Park, Ah-min Jeon, Cheol-min Park, Sae-Byeok Song, Hyeon-Kyeong Ryoo, Mi-do Lee, Mi-so Lee, Yong-goo Do
Sito web:
Nelle sale dal: Inedito
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Ingegnoso
L’Udine Far East Film Festival non manca di stupire, anche quest’anno, per la scelta variegata delle proposte cinematografiche offerte. Oltre ad aver presentato 12 cinematografie in concorso, generi diversi convivono alla pari per andare incontro ai gusti di tutti. “Cyrano Agency” è una di quelle commedie romantiche e dinamiche che difficilmente si dimenticano. Kim Hyun-seok l’ha scritta e diretta, dimostrando di avere non solo un’ottima immaginazione nel tirar fuori dal cilindro situazioni decisamente spiritose, vivaci e accattivanti, ma anche le sue abilità di scrittore oltre che di tecnico. La sua carriera inizia come sceneggiatore e dopo aver scritto diversi film, fa l’aiuto regista di Kim Ki-duk per L’isola (2000). Il suo esordio alla regia è del 2002 con “YMCA Baseball Team”.
In “Cyrano Agency” vi si racconta la storia di una strampalata squadra di ex attori teatrali, che per guadagnarsi uno stipendio mette su un’agenzia, che promette ai clienti di conquistare la ragazza dei propri sogni. Il team è composto dal capo e sceneggiatore Byung-hoon, da un costumista, un ricercatore, un insegnante di dizione e una seduttrice, che al momento opportuno deve provocare la gelosia del bersaglio. Finora tutti i casi sono andati a segno, ma il nuovo cliente Sang-yong desidera far innamorare di lui Hee-joong, il vecchio amore di Byung-hoon. L’agenzia accetta il lavoro, i soldi servono, ma per Byung-hoon non sarà facile portarlo a termine.
“Cyrano Agency” è un film ben congegnato, sia a livello tecnico che di scrittura.
L’atmosfera che si viene a creare cambia a seconda del registro che il regista utilizza. Kim Hyun-seok e il direttore della fotografia, Kim Woo-hyung, infondono un’atmosfera teatraleggiante, poi volutamente sdolcinata (tanto da far sorridere), una romantica per passare a una triste che si alternano durante tutto l’arco del film.
I toni teatrali si devono alla vecchia professione dei personaggi principali, che riversano la loro esperienza non solo nel modo di addobbare il loro ufficio, ma anche nell’organizzazione del lavoro. Inoltre un aspetto parodistico è l’atmosfera dei film d’azione alla “Mission: Impossible” creata ad arte per far scaturire ilarità nello spettatore.
Alcuni dei personaggi che Kim Hyun-seok tratteggia sono sopra le righe, non si prendono sul serio, ma sono molto seri sul lavoro e cercano di portarlo a termine al meglio delle proprie capacità.
L’aspetto romantico è alla base del film, tutti i personaggi principali sono in cerca dell’amore o chi, come Byung-hoon, vorrebbe avere una seconda opportunità col proprio amore perduto. Byung-hoon e Sang-yong sono innamorati della stessa donna, anche se quest’ultimo non lo sa. Byung-hoon è romantico, non solo perché è il suo mestiere, ma perché prova davvero quello che dice nell’auricolare di Sang-yong.
L’uomo è un moderno Cyrano de Bergerac, ma a differenza del personaggio letterario lui ha avuto la sua occasione con la sua Roxanne e l’ha sprecata. Ora può solo compiangere se stesso e le sue scelte. Kim Hyun-seok mette sotto una luce diversa il suo Cristian/ Sang-yong, che si impegna al massimo per far capire a Hee-joong che la ama, portando il pubblico a dividersi in due schieramenti: chi fa il tifo per Byung-hoon e chi, invece, spera che Hee-joong ceda alle avance di Sang-yong.
Nell’epilogo c’è il classico lieto fine, ma l’ultima sequenza lascia sicuramente divertiti, anche chi avrebbe voluto una scelta diversa. Kim Hyun-seok in questo film mostra delle competenze da non sottovalutare: si è inspirato a un classico della letteratura mondiale e ha reso ingegnosa la sua creatura, mostrando delle doti cinetiche apprezzabili.
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