I Mostri oggi
Titolo originale: I Mostri oggi
Italia: 2009 Regia di: Enrico Oldoini Genere: Commedia Durata: 102'
Interpreti: Diego Abatantuono, Sabrina Ferilli, Giorgio Panariello, Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Carlo Buccirosso, Ottavia Piccolo, Valeria De Franciscis
Sito web: www.evento.imostrioggi.it
Nelle sale dal: 27/03/2009
Voto: 6,5
Trailer
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Recensione di: Francesca Caruso
Sono passati oltre trent’anni dal secondo capitolo I nuovi Mostri (1977) e una manciata in più dal primo I Mostri (1963). Oggi si è voluto tornare sulla scena del crimine con aggiornamenti e omaggi a quei mostri d’uomini che si aggirano tra noi, o forse è meglio dire che..…..siamo proprio noi.
I Mostri oggi è costituito da 16 piccoli episodi di durata diversa.
Tra queste storie si ritrovano una coppietta di camerieri d’albergo, ottimisti ma sconsiderati, rimandando i problemi di giorno in giorno. Un divo della tv, benvoluto dal pubblico, che sfrutta funerali e altre cerimonie per fare cassa. Un giovane che circuisce una disabile per rubarle la carrozzina e seguire la sua squadra del cuore allo stadio.
Una psicoanalista che spinge un suo paziente al suicidio. Due genitori che per il proprio benessere spingono la figlia a riprendere il suo vecchio lavoro. Un pirata della strada che si preoccupa del danno subito, ignorando il ferito e due coniugi che lo raccolgono, per poi pentirsene un attimo dopo perché in ritardo per una cena.
Ieri Age, Scarpelli, Maccari, Petri e Scola scrissero I Mostri per la regia di Dino Risi, poi ci fu I nuovi Mostri per la regia a sei mani di Risi – Monicelli – Scola. Questi film mettevano in evidenza i vizi e le ciniche perversioni degli italiani, risultando in alcuni casi dei veri e propri anticipatori di ciò che sarebbe accaduto qualche anno più tardi.
Questo film è il terzo capitolo e mantiene lo stesso tipo di sottolineatura della mostruosità che ha insita la gente. Mostra persone apparentemente normali, integrate perfettamente nella società che le circonda e considerate persone irreprensibili che inaspettatamente si rivelano egoiste, opportuniste, superficiali, disumane.
Nel mondo ricco e avanzato di oggi sono le tipologie, le patologie, i bisogni, il consumismo, verso cui la società ci spinge, ad essere cambiati. Le meschinità, le bassezze a cui si ricorre quotidianamente per ottenere qualcosa, quello è rimasto immutato purtroppo.
L’uomo ha evoluto le proprie capacità, ma non ha cambiato i suoi istinti più bassi.
I realizzatori sono stati attenti a non accludere fatti di cronaca troppo attuali, il film vuole essere uno sguardo su alcune tipologie di mostruosità, senza puntare il dito. Si sono voluti mostrare aspetti grotteschi di mostruosità che risiedono nel quotidiano e possono riguardare chiunque.
Il regista ha posto l’accento su quegli individui che sono mostri dentro e il loro aspetto orrendo viene fuori improvvisamente e non ci si accorge di ciò se non quando è tardi.
Tutte le nefandezze che sono raccontate in questi episodi sono parodiate e portate all’eccesso, facendo scaturire allo spettatore un riso amaro.
L’intento del regista è stato quello di creare una commedia che faccia riflettere, descrivendo fenomeni sociali e cattiverie che sono emblematiche perché riguardano sentimenti e situazioni vere o verosimili.
I mostri e le mostruosità della gente si rinnovano lungo le diverse epoche e appartengono a entrambi i sessi. La mancanza della mostruosità femminile di allora è stata oggi ampiamente integrata.
Una mamma perde di vista la sua bambina al supermercato, la donna è affranta ma dopo l’arrivo dei giornalisti per fare un appello in tv, la bambina diventa l’ultimo dei suoi pensieri.
Non tutti gli episodi sono all’altezza delle aspettative, alcuni sono eccessivi e mal posti, manca nella loro stilizzazione quello humor nero che si voleva imprimere.
Là dove bastava la situazione e le battute umoristiche a creare il riso, si è caricato troppo il personaggio di turno che sembra una macchietta, penalizzando la credibilità dell’evento.
Il film riserva comunque delle belle chicche.
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