Killers
Titolo originale: Killers
USA: 2010. Regia di: Robert Luketic
Genere: Commedia
Durata: 100'
Interpreti: Ashton Kutcher, Katherine Heigl, Tom Selleck, Catherine O'Hara, Katheryn Winnick, Rob Riggle, Lisa Ann Walter, Kevin Sussman, Martin Mull, Larry Joe Campbell, Casey Wilson, Mary Birdsong, Ric Reitz, Letoya Luckett, Usher Raymond, Alex Borstein, Anna Colwell, Marvin Baldwin Jr, Yan Dron, Michael Daniel Cassady
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale
dal: Inedito in dvd
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Solare
Scarica il Pressbook del film
Killers su Facebook
Se vi piacciono le commedie romantiche, miste all’azione e a uno spy game alla 007, eccovi “Killers”, con qualche sottile differenza da James Bond. Jen, in vacanza con i genitori a Nizza, incontra uno splendido uomo, Spencer, nell’ascensore dell’albergo ed è subito colpo di fulmine.
Spencer è un killer che lavora in segreto per la CIA, ma decide di lasciare l’agenzia e chiedere la mano di Jen. Tre anni dopo la coppia vive felice in seno alla propria casa, con un buon vicinato e datori di lavoro alla mano. Un giorno il vecchio boss di Spencer lo contatta per vederlo, questo porterà una serie di persone a cercare di farlo fuori: il suo amico e datore di lavoro tenta in tutti i modi di ucciderlo in casa sua e Jen scopre il passato del marito nel modo più inaspettato e sconcertante possibile.
I due saranno costretti a scappare e a cercare di risalire alla persona che ha messo una taglia di 20 milioni di dollari sulla sua testa.
Il regista Robert Luketic ha già lavorato con Katherine Heigl ne “La dura verità” e come nel precedente cerca anche in “Killers” di giocare molto con la battaglia tra i sessi, mettendo i suoi due personaggi principali nella condizione di beccarsi l’un l’altro con amorevolezza. In effetti per quanto Jen sia arrabbiata e delusa da Spencer, non riesce a non volergli bene e a preoccuparsi per lui e per la sua vita, finendo per aiutarlo in maniera attiva.
E Spencer cerca di spiegare alla sua mogliettina che ciò che sta accadendo fa parte del suo passato, perché ora esiste solo lei. Inizialmente Luketic descrive una figura femminile lagnosa, imbranata e ingenua, che poi raccoglie le sue forze, prende le sue decisioni e le comunica ai due uomini della sua vita: il padre e il marito.
Sono molte le situazioni create da Luketic simpatiche, divertenti e potenzialmente sexy, alcune delle quali però liquida in pochi attimi senza averle sfruttate completamente: un esempio su tutte è la sequenza in cui Spencer taglia il vestito nuovo di Jen col coltello da professionista che si porta dietro. Se le avesse fatto prendere una piega anche solo leggermente diversa la scena sarebbe stata una bomba.
L’azione non manca, con articolati inseguimenti su strada e combattimenti corpo a corpo che infondono un ritmo serrato e anche le scene di spionaggio rendono credibile la figura di Spencer, ciò che invece risulta ridicolo e inverosimile, che fa perdere di credibilità a quanto finora costruito sono i killer attivati per uccidere Spencer: guarda caso sono tutti abitanti del vicinato, amici della coppia fino a un attimo prima (che sarebbe anche potuto andar bene se si fosse creato intorno a loro una certa attesa). Sembra che il regista si sia voluto fare beffe della figura del killer, quasi a sottolineare che chiunque anche il tuo vicino di casa può essere un assassino, un assassino però goffo e poco plausibile.
Le gag tra Katherine Heigl e Ashton Kutcher funzionano, ma a uscirne vincente è soprattutto Kutcher, che infonde il giusto appeal, riuscendo a passare da un aspetto all’altro del suo personaggio con disinvoltura, mostrandosi simpatico e amorevole: ciò che conta per Spencer è Jen, l’amore per lei va al di sopra di tutto. Katherine Heigl, forse troppo sicura di sé (dopo i tanti ruoli in commedie di uguale natura), non riesce appieno a esprimere le potenzialità del suo personaggio: dopo un inizio accattivante, perde un po’ lo smalto nel momento in cui dovrebbe mostrare l’irritazione e la delusione di ciò che ha scoperto di suo marito, per poi, però, riprendersi alla grande.
Come location iniziale è stata scelta Nizza, mostrandola per il luogo romantico e dei sogni che è per molti innamorati e non solo. La fotografia contribuisce a dare luminosità alla pellicola, scegliendo giornate assolate e piene di luce non solo quando i protagonisti si trovano a Nizza. Questo sottolinea la solarità e la positività dei personaggi e che fondamentalmente ci si trova in una commedia.
“Killers” ha buone carte da potersi giocare, mettendo di buon umore.
|