Kingpin
Titolo originale: Kingpin
USA: 1996
Regia di: Bobby Farrelly, Peter Farrelly Genere: Commedia Durata: 114
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Interpreti: Woody Harrelson, Randy Quaid, Vanessa Angel, Bill Murray, Chris Elliott, William Jordan, Richard Tyson, Lin Shaye, Zen Gesner, Rob Moran, Will Rothhaar, Mark Charpentier, Brad Faxon
Sito web:
Nelle sale dal: Inedito in dvd
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Samuele Pasquino
L'aggettivo ideale: Efficace
Roy Munson (Woody Harrelson) è un ex campione di bowling caduto in disgrazia dopo che un branco di balordi gli ha maciullato una mano a seguito di un imbroglio.
L’uomo passa anni a vivere di espedienti, fin quando non convince un giovane talento, l’Amish Ishmael (Randy Quaid), a disputare un grande torneo che potrebbe fargli ottenere molti soldi.
I fratelli Farrelly si fanno notare al debutto cinematografico con la commedia demenziale “Scemo e più scemo”, per poi proseguire la loro carriera con questo “Kingpin” di certo meno originale ma più significativo e satirico. Nel film i due registi dimostrano di essere, nella loro ordinarietà, estremamente cinici e arguti nel descrivere una società, quella americana, legata allo spettacolo e ai dollari più che ai valori morali.
Con fastidiosa ma lecita irriverenza delineano personaggi atipici che si fanno carico di dubbi e rimpianti, a cominciare da Roy: egli convive sereno con la sua menomazione ma serba rabbia nei confronti di se stesso, reo di scelte sbagliate che gli sono costate la mano ed insieme una promettente carriera.
Nella commedia gli aspetti toccanti si fanno sentire, tuttavia in egual modo trionfano i momenti esilaranti, resi tali da Ishmael, interpretato da Randy Quaid in versione capellone biondo, e soprattutto Ernie Mccracken, cui dà volto e movenze irresistibili un istrionico Bill Murray. Nella partita finale l’attore offre il meglio di sé e non si risparmia, concedendo balli frenetici e assai pittoreschi nonché battute in realtà improvvisate.
Non pago, Murray prende in mano l’importante sequenza realizzando veramente i tre strikes messi in scena.
L’arroganza, il cinismo e la superbia di Ernie ne fanno un personaggio insopportabile ma essenziale per esaltare la compattezza e la situazione drammatica di Roy. “In Kingpin” molte citazioni cinematografiche in forma di parodia si sprecano: il rapporto sessuale che coinvolge Roy e l’affittacamere ricorda “Il laureato” del 1967 con Dustin Hoffman, la costruzione del villaggio Amish richiama “Witness il testimone” del 1985, e ancor più eclatante risulta il richiamo a “Proposta indecente” del 1993 nella scena dove Roy immagina il ricco giocatore proporre una notte d’amore per un milione di dollari a Ishmael.
Il lavoro dei Farrelly è un discreto gioco comico, comunque gradevole ed efficace.
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