Lei è troppo per me
Titolo originale: She's Out of My League
USA: 2010. Regia di: Jim Field Smith
Genere: Commedia
Durata: 104'
Interpreti: Jay Baruchel, Alice Eve, T.J. Miller, Mike Vogel, Nate Torrence, Krysten Ritter, Geoff Stults, Lindsay Sloane, Debra Jo Rupp, Hayes MacArthur, Jasika Nicole, Kim Shaw, Adam LeFevre, Andrew Daly, Trevor Eve, Jessica St. Clair, Adam Tomei, Kyle Bornheimer, Sharon Maughan, Brandi Engel, Alex Cole, Joe Forgione, Robin Shorr, Emily Martin
Sito web: www.furryvengeance-movie.com
Nelle sale
dal: 18/06/2010
Voto: 6
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Ilare
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La commedia brillante "Lei è troppo per me" rappresenta l’esordio alla regia cinematografica dell’inglese Jim Field Smith, scrittore, attore e regista, che prima di approdare alla realizzazione di questo progetto si è fatto le ossa con la realizzazione di spot pubblicitari, alcuni dei quali premiati, e con i cortometraggi, in particolare “Where have I been all your life”, che diventerà presto un lungometraggio.
La sua esperienza vanta campi variegati anche nella Tv, da scrittore di sitcom ad attore.
Field Smith dopo aver letto il copione ha pensato che fosse il film giusto su cui mettere le mani.
Kirk Kettner lavora come agente della sicurezza all’aeroporto di Pittsburgh, città dove vive con la sua strampalata famiglia. Trascorre il tempo con i suoi amici, che sono anche colleghi di lavoro come la sua ex-ragazza, con la quale vorrebbe stare ancora insieme. Kirk conduce una vita regolare, tranquilla, senza troppe aspettative, la situazione cambia quando conosce Molly, una ragazza intelligente, solare e bellissima. Kirk, a differenza degli altri, non le sbava dietro, la tratta normalmente e quando le restituisce il cellulare, che la ragazza ha distrattamente dimenticato al posto di controllo dell’aeroporto, Molly si dimostra riconoscente e lo invita a una partita di hockey. La loro storia nasce così, semplicemente, eppure Kirk sembra non credere a quello che gli sta capitando. Si confida con gli amici, che lo subissano dei più svariati consigli. Tutto sembra procedere bene, ma l’incontro con i genitori di lei fa vacillare il rapporto e la sopraggiunta insicurezza di Kirk certo non aiuta.
Jim Field Smith realizza una commedia solare, positiva e dalle trovate comiche fresche, che fanno presa sullo spettatore, ma soprattutto è riuscito a delineare, grazie anche alla sceneggiatura, dei personaggi diversificati, alcuni un po’ sopra le righe e stralunati, come un film comico richiede, e altri che esprimono emozioni e stati d’animo in cui potersi identificare, approfondendo l’aspetto interiore, le fragilità sia di Molly che di Kirk.
Kirk raffigura l’uomo comune, è contento di essere così com’è, fa un lavoro normale, che non gli è sgradito, certo non gli dispiacerebbe fare il pilota, ma tutto sommato la vita che fa gli piace, senza il bisogno di doversi impegnare in qualcosa di più grande. Il suo lato genuino e semplice conquistano Molly. Il ragazzo inizia a mettersi a confronto e questo fa in modo che i suoi problemi vengano alla luce, vengono fuori la sua insicurezza e le sue fisime, in quanto si sente inferiore a Molly.
Lei è un 10, lui è un 5 risicato.
Molly è una ragazza attiva e acuta, non è la solita bellona viziata e sicura di sé, anche lei come Kirk ha le sue insicurezze e punti deboli. Presenta Kirk ai suoi genitori non dicendogli quale sia il suo vero lavoro, non perché si vergogni di lui, ma conoscendo i propri genitori, sa come la pensano.
Il regista descrive due sensibilità affini, che si riconoscono e imparano insieme a risolvere i loro buchi emozionali, cercando di evitare gli stereotipi, non ha voluto delineare il solito perdente che non si piace e neanche la solita svampita con niente sale in zucca.
Jay Baruchel, che interpreta Kirk, sembra essere proprio il suo personaggio, a detta anche del regista. Il fisico asciutto, il modo in cui si muove, il tono della voce e come esprime ciò che dice rispecchiano appieno le caratteristiche che il protagonista doveva avere. Kirk prende letteralmente vita tramite Baruchel.
Il film è stato ambientato a Pittsburgh. Il set principale dove si svolge una notevole parte della storia è l’aeroporto.
I produttori e il regista sono riusciti a girare in una area chiusa dell’Aeroporto Internazionale di Pittsburgh.
Per ciò che riguarda gli esterni si sono utilizzati molti scenari propri della città, costruendo la storia d’amore tra Kirk e Molly intorno alle bellezze di Pittsburgh.
La scelta delle musiche contribuisce a rendere il film luminoso. Lei è troppo per me è un film ilare, dove i dialoghi semi-seri si avvicendano a quelli più intimi.
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