Meno male che ci sei
Titolo originale: Meno male che ci sei
Italia: 2009 Regia di: Luis Prieto Genere: Commedia Durata: 106'
Interpreti: Claudia Gerini, Chiara Martegiani, Alessandro Sperduti, Guido Caprino, Marco Giallini, Stefania Sandrelli, Teresa Mannino, Clotilde Sabatino, Massimo De Lorenzo, Giampiero Maria Judica
Sito web: www.menomalechecisei.it
Nelle sale dal: 27/11/2009
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Perlustrativo
Dopo il successo ottenuto dal film “Ho voglia di te”, il regista Luis Prietro torna dietro la macchina da presa per raccontare questa volta una storia, che scava ancor più in profondità nei sentimenti, nelle emozioni e negli stati d’animo di due donne alle prese con una perdita in comune, che le unisce e al contempo le fa crescere.
Allegra è una ragazza di diciassette anni alle prese con i primi turbamenti sentimentali.
È innamorata di Gabriele, che pensa di non poter conquistare. Luisa è una donna di trent’anni, positiva e solare che ha una relazione con un uomo sposato, Federico, padre di Allegra.
La vite delle due donne cambierà per sempre dopo un incidente aereo che porterà via ad Allegra entrambi i genitori e a Luisa, l’amore della sua vita. Un giorno la ragazza scopre casualmente l’esistenza di Luisa e recupera il suo indirizzo attraverso le e-mail che la donna spediva al padre.
Le due si conoscono e Luisa accoglie Allegra a casa sua, la convivenza nonostante le difficoltà sembra procedere bene. Allegra inizia una storia con Gabriele e Luisa con Giovanni, tutto precipita a causa delle insicurezze e della gelosia di Allegra nei confronti di Gabriele, che la portano all’autodistruzione.
Il film è stato tratto dal romanzo omonimo di Maria Daniela Raineri (edito da Sperling & Kupfer), che ha sviluppato anche la sceneggiatura con la collaborazione di Federica Pontremoli.
A Luis Prieto è piacuto molto il libro, i personaggi sono carichi di umanità che raccontano una gamma emotiva molto ampia scendendo sempre in profondità.
Il regista pone l’accento sul relazionarsi di due donne di diversa generazione a confronto, ognuna delle quali porta avanti in modo personale e distintivo l’elaborazione del lutto. Allegra, già prima dell’incidente, è una persona tendenzialmente chiusa, impacciata e insicura, queste debolezze verranno amplificate dalla perdita dei genitori, che la fa sentire sola e abbandonata, come in effetti accade all’inizio. Le amiche di scuola non la vanno a trovare né la chiamano al telefono per avere sue notizie e Gabriele non riesce a fronteggiare una situazione così importante come il suo lutto.
Allegra troverà in Luisa un affetto sincero e un punto di riferimento stabile che oramai non aveva più. Il suo candore e ottimismo mitigheranno gli eccessi di Allegra, per un po’di tempo. Il dolore che la ragazza affronta è troppo forte e, non riuscendosi a confidare con nessuno, la porta all’autodistruzione e a distruggere ciò che di bello ha intorno.
Allegra si mette insieme con Gabriele, ma il suo non sentirsi all’altezza non le fa vivere in modo sano il loro rapporto. Inoltre tradisce la fiducia di Luisa e torna dai suoi nonni, che però non sono in grado di prendersi cura di lei, anzi è il contrario.
Luisa, dall’altra parte, deve fronteggiare un’ennesimo fallimento sentimentale, Giovanni la lascia perché non vuole avere un famiglia e lei dovrà prendersi cura da sola del bambino che porta in grembo.
Luisa e Allegra sono due donne che, per quante batoste ricevono, riescono a rialzarsi, aiutandosi l’un l’altra e sostenendosi sia moralmente che fisicamente, formano un nucleo familiare in cui una cosa non manca: il volersi reciprocamente bene. Le sequenze in cui si vedono le due donne conversare di ciò che accade durante la giornata, facendo cose semplici, rispecchia quel calore familiare che il regista ha voluto mostrare.
Il punto di vista con cui è raccontata la storia è quello femminile ed è un film dove la donna ricopre il ruolo principe.
Negli ultimi hanni ci si dedica maggiormente a delineare personaggi femmili di spicco, al cinema, che abbiano quel carisma, forza, profondità e complicatezza al servizio maggiomente degli uomini in passato.
I personaggi maschili del film sono mostrati nei loro aspetti più deboli, unico riscatto lo ha il giovane Gabriele, che subisce un percorso evolutivo che gli fa prendere la responsabilità di amare Allegra con tutto il suo bagaglio emotivo. Gli altri uomini presenti sono chi traditore, chi quarantenne infantile, che si rifiuta di crescere, codardo e immaturo.
Tutti i personaggi nel bene e nel male possiedono delle fragilità, che li fa sbagliare, alcuni di loro imparano, però, dai loro errori. Ci si trova di fronte a persone che si vedono nella realtà di tutti i giorni, persone che agiscono in determinati modi influenzati anche dal combiamento che la società ha subito e subisce continuamente.
Fare un percorso di crescita e responsabilizzazione, oggi, è meno scontato di quanto si immaggini.
Un altro esempio sono le coppie scoppiate che il regista mette in luce, il padre di Allegra tradisce la moglie, ma anche due colleghi di ufficio di Luisa simpaticamente tradiscono i rispettivi coniugi, trovando nel nuovo partner nuova linfa vitale.
È un film ricco di emozione, che si trova in equilibrio tra commedia e dramma, si ride di situazioni comiche ben calibrate e ci si commuove davanti a personaggi che si spogliano delle loro maschere per mostrare ciò che provano nel loro animo.
Meno male che ci sei è qualcosa di più di un film solo per adolescenti, coinvolge tutte le età raccontando disagi e difficoltà che si incontrano durante un percorso, scendendo più in profondità.
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