Tutti insieme inevitabilmente
Titolo originale: Four Christmases
USA: 2009. Regia di: Seth Gordon Genere: Commedia Durata: 87'
Interpreti: Vince Vaughn, Reese Witherspoon, Robert Duvall, Sissy Spacek, Jon Voight, Jon Favreau, Mary Steenburgen, Dwight Yoakam, Tim McGraw, Kristin Chenoweth, Stephanie Venditto
Sito web: www.fourchristmasesmovie.com
Nelle sale dal: 23/01/2009
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
Sarà anche la prima volta che Vince Vaughn e Reese Witherspoon lavorano a così stretto contatto, ma i due hanno trovato la giusta alchimia, i tempi comici sono ben calibrati, regalando allo spettatore una serie di battute e vicissitudini divertenti, utilizzando come tema centrale le festività natalizie e tutto ciò che questo periodo dell’anno comporta: le riunioni familiari.
Brad e Kate stanno insieme da tre anni e sono riusciti sempre, di comune accordo, a passare il Natale lontano dalle rispettive famiglie, nel loro caso quattro, entrambi hanno genitori divorziati. Stavolta qualcosa va storto e ritrovatisi bloccati in aeroporto a causa della nebbia, vengono ripresi dalla televisione. Passeranno la giornata a barcamenarsi tra una famiglia e l’altra.
Il regista Seth Gordon considera le festività natalizie e l’ansia che ne deriva: le riunioni familiari, fare il regalo giusto, “un terreno fertile per una commedia”. Se si hanno famiglie eccentriche e un po’ sopra le righe come quelle di Brad e Kate, la scelta di “saltare il Natale in famiglia” non sembra poi così male. I due giovani si sentono catapultati nel loro passato adolescenziale vissuto nel disagio e quindi sono vulnerabili, non vogliono mostrare alla persona a cui tengono di più quello che erano, o come i propri parenti li vedono ancora, nonostante siano cambiati e questo fa nascere situazioni esilaranti. Nell’affrontare le quattro tappe cui si vedono costretti, Brad e Kate scoprono nuovi lati di se stessi e del proprio partner.
Kate inizia a vedere Brad sotto una luce diversa nel momento in cui tiene in braccio la nipotina, il suo cambiamento diventa più concreto quando, fatto il test di gravidanza solo per curiosità, si ritrova ad essere delusa che non fosse positivo. Il percorso emotivo di Brad è più lento, ma sincero. Oltre a ciò ci si rende conto nel confronto con gli altri, di come pur amandosi, Brad e Kate non si conoscano come pesavano, lo si coglie durante la recita natalizia o mentre giocano a Taboo.
I quattro ambienti mostrano quattro diversi individualismi, che danno modo di comprendere l’aria che Brad e Kate respiravano a casa. Ogni casa rispecchia il suo proprietario, la casa di Howard (Robert Duvall), padre di Brad,è una casa di campagna, di cui l’uomo non si è preso molta cura dopo che la moglie lo ha lasciato, il tempo sembra essersi fermato, possiede ancora una vecchia televisione con l’antenna telescopica, unici abbellimenti sono i poster alle pareti e una collezione di animali impagliati.
In casa di Marilyn (Mary Steenburgen), madre di Kate, c’è la totale assenza di addobbi natalizi, il colore prevalente è il bianco che connota un ambiente freddo, e l’arredo non rispecchia niente di personale.
Marilyn adatta completamente se stessa e la sua vita ai gusti e agli interessi del partner di turno.
La casa di Paula (Sissy Spacek), la madre di Brad, al contrario, fa subito capire che personalità sia, piena di vetri colorati e arredi eclettici, colori caldi per il divano con i cuscini variopinti, tappeti ovunque.
La casa di Creighton (Jon Voight), padre di Kate, ha il tradizionale arredamento natalizio con addobbi sul poggia mano della scala e una grande albero con luci e stelle di natale, la famiglia raccolta attorno al camino e un’illuminazione calda.
La casa di Creighton è la fine del viaggio, ma è anche il luogo in cui Kate si ferma a riflettere sulle emozioni provate in quella lunga giornata, inoltre il padre sembra essere l’unico che si ferma a osservare la sua bambina e chiederle scusa per il modo in cui l’ ha delusa.
Il regista ha chiamato, a ricoprire i ruoli dei genitori, attori che sono famosi per le loro interpretazioni drammatiche, dando loro “la possibilità di lasciarsi andare e divertirsi”.
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