50 e 50
Titolo originale: 50/50
USA: 2011. Regia di: Jonathan Levine Genere: Commedia Durata: 100'
Interpreti: Joseph Gordon-Levitt, Seth Rogen, Anna Kendrick, Bryce Dallas Howard, Anjelica Huston, Julia Benson, Jessica Parker Kennedy, Philip Baker Hall, Marie Avgeropoulos, Geoff Gustafson, Sarah Smyth, Andrew Airlie, Luisa D'Oliveira, Andrea Brooks, Veena Sood, Matty Finochio, Sugar Lyn Beard, Yee Jee Tso, Serge Houde, Darien Provost, Daniel Bacon, Darla Fay, Nicholas Carella, William 'Big Sleeps' Stewart, Daryl Winter, Kyle Hunter
Sito web ufficiale: www.50-50themovie.com
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 02/03/2012
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Francesca Caruso
L'aggettivo ideale: Sentito
Scarica il Pressbook del film
50 e50 su Facebook
Mi piace
Dopo tanti film drammatici su personaggi che vivono la loro battaglia personale contro malattie mortali, alle quali a volte non si può fare altro che arrendersi, accettando l’inevitabile, “50 e 50” tratta l’argomento con il linguaggio della commedia.
Vi sono dei risvolti umoristici che hanno l’intento di mostrare un altro modo di considerare ciò che di peggio può capitarci.
Come sostiene il regista Jonathan Levine “a volte una risata è la migliore medicina”.
Adam Lerner è un giovane artista di talento, che a soli ventisette anni sembra aver realizzato i suoi sogni. Un giorno comincia a sentire un dolore persistente alla schiena, gli viene diagnosticato un tipo di tumore potenzialmente mortale. Il suo miglior amico Kyle gli sta vicino a suo modo, cercando di farlo divertire.
La ragazza trova ogni scusa per allontanarsi da lui e la terapista Katherine fatica a rapportarcisi.
La storia di Adam è ispirata a ciò che ha vissuto realmente lo sceneggiatore Will Reiser (anche se non è un’autobiografia), il quale ha trovato nella scrittura del film una forma di catarsi.
Quello raccontato è un viaggio verso la consapevolezza di sé. Adam è un giovane uomo totalmente impreparato ad affrontare una situazione del genere, come chiunque altro. Vede le sue certezze sgretolarsi giorno dopo giorno, pezzo per pezzo, per acquisirne di nuove.
L’umorismo adottato da Kyle per stemperare la situazione in cui Adam vive non è solo l’unico modo che conosce per stargli vicino, ma rappresenta anche il desiderio di non farlo rimuginare, distraendolo dai pensieri negativi.
“Il miglior umorismo viene dai personaggi ed è stato il mio modo di avvicinarmi a questo film” ha spiegato Levine.
L’intento dello sceneggiatore è stato quello di descrivere alcune situazioni penose nelle quali ci si trova quando si è ammalati, analizzando preoccupazioni universali con le quali chiunque può entrare in empatia e rifletterci su, affiancandogli un po’ d’umorismo, che faccia comprendere quanto l’ironia e l’auto-ironia possa giovare all’umore di un malato.
Il protagonista sente che le forze lo abbandonano, il corpo non risponde più come prima, si sente solo e non sa come comportarsi con le persone che gli stanno vicino.
Il percorso emotivo che intraprende lo porta a riesaminare la sua vita e le relazioni con i suoi cari prima di tanti suoi coetanei.
Joseph Gordon-Levitt umanizza Adam, conferendogli autenticità. Non eccede mai nel delineare i suoi diversi stati emotivi, catturando l’attenzione fino alla fine.
Ad interpretare la madre di Adam è Angelica Huston, che rende con efficacia una donna abituata ad avere sempre il controllo delle cose, ma in questa occasione le sfugge di mano, come suo figlio, che la tiene a distanza.
Con “50 e 50” Jonathan Levine realizza un film sentito, dando voce a umori condivisibili, con interpretazioni degne di nota.
Ha vinto il Premio del Pubblico al 29° Torino Film Festival, ricevendo due candidature ai Golden Globe 2012 come Miglior Film e Miglio Attore.
|