Titolo: American Pie - Ancora insieme
Titolo originale: American Reunion
USA: 2012. Regia di: Jon Hurwitz, Hayden Schlossberg Genere: Commedia Durata: 114'
Interpreti: Jason Biggs, Alyson Hannigan, Thomas Ian Nicholas, Tara Reid, Chris Klein, Mena Suvari, Eddie Kaye Thomas, Jennifer Coolidge, Seann William Scott, Katrina Bowden, Eugene Levy, Chris Owen, Tad Hilgenbrink, Molly Cheek, Vik Sahay, Jay Harrington, Ali Cobrin, Chuck Hittinger, Natasha Lyonne, Shannon Elizabeth
Sito web ufficiale: www.marvel.com/avengers_movie
Sito web italiano: www.it.marvel.com/avengers
Nelle sale dal: 04/05/2012
Voto: 5
Trailer
Recensione di: Marianna Cappi
L'aggettivo ideale: Agrodolce
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C’erano una volta, nel lontano 1999, quattro liceali del Michigan che volevano farla finita il più velocemente possibile con la loro verginità.
Più di un decennio dopo, gli stessi ex compagni si ritrovano per un weekend e per rinsaldare la loro amicizia negli stessi luoghi delle loro (dis)avventure giovanili.
Nel frattempo, Jim e Michelle si sono sposati e hanno avuto un figlio, Kevin e Vicky si sono lasciati e Oz e Heather si sono diversamente accompagnati.
Di Finch si narra che abbia girato il mondo, mentre Stifler sembra rimasto lo stesso, totalmente refrattario alla cosiddetta maturità.
Al quarto capitolo, la saga di “quello della torta” e dei suoi amici conferma di possedere una buona dose di umorismo, per quanto estramemente settoriale, e sorprende tutto sommato positivamente per il buon uso che fa dell’elemento nostalgico, che è per forza di cose alla base di un film su una rimpatriata.
In un franchise in cui l’oltraggio al pudore ambisce ad essere smisurato, la nostalgia del tempo delle mele (è il caso di dirlo) è gestita con misura e con quel romanticismo apparentemente inatteso, che è in realtà un ingrediente irrinunciabile del piatto fin dal primo film.
Per il resto, la sitcom si è semplicemente trasferita dalla casa dei genitori a quella di proprietà, ma i personaggi sono rimasti quelli di sempre, e ad illustrare questo facile teorema basterebbe la scena iniziale, che detta in pochi minuti il tono del film a seguire, nel male come nel bene.
Il problema di questi copioni, se mai, è sempre stato quello di essere architettati per offrire poche sequenze indimenticabili (quali che siano le ragioni del loro imprimersi nella memoria) e dunque di contare per il resto del tempo su tutta una serie di scene di servizio molto meno brillanti, quando non proprio scontate e banali.
American Pie 4 non fa eccezione: la scena del coperchio della padella o quella di Jim che si aggira con la vicina di casa priva di sensi (e di tutto il resto) sono pensate in quest’ottica e possono suscitare il divertimento promesso, in chi ride con poco, ma a ben guardare non sono la cosa migliore del film, che dà più spettacolo nelle retrovie, con i personaggi di Michelle e del signor Levenstein.
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