Butter
Titolo originale: Butter
USA: 2011. Regia di: Field Smith Genere: Commedia Durata: 100'
Interpreti: Rob Corddry, Jennifer Garner, Yara Shahidi, Ty Burell, Ashley Greene, Olivia Wilde, Alicia Silverstone, Hugh Jackman, Kristen Schaal, Ty Burrell, Pruitt Taylor Vince, Phyllis Smith, Corena Chase, Mark Oliver, Dodie Brown, Ted Ferguson, Cindy Creekmore, Brett Hill, Robin McGee, Keri Shahidi, Kelly Tippens, Judy Leavell, Rachel Greene
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: Roma 2011
Voto: 9
Trailer
Recensione di: Daria Castelfranchi
L'aggettivo ideale: Impietoso
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Dopo il grande successo ottenuto al Toronto Film Festival, Butter arriva anche al sesto Festival Internazionale del Film di Roma e ottiene la stessa calda accoglienza.
Quello di James Field Smith è uno spaccato realistico della provincia americana; è la storia di una donna e di una bambina.
E’ divertente, ironico, autentico. E’ un film corale che amalgama alla perfezione un cast stellare, capeggiato da una straordinaria Jennifer Garner – tutta sorrisi, tubini e filo di perle - che ricorda da vicino Bree Van de Kamp, la casalinga disperata interpretata da Marcia Cross, e Annette Benning, moglie frustrata di American Beauty.
Il midwest che racconta il regista è quello dei concorsi, spesso ridicoli e kitsch, che accolgono migliaia di visitatori e alla cui vittoria puntano con ardore altrettanti concorrenti.
Splendido il ritratto della piccola Destiny che passa di famiglia in famiglia, con la sua onnipresente valigia di pelle e che finalmente trova in Alicia Silverstone e Rob Corddry - coppia sana dal punto di vista mentale, insana da quello fisico visto che non possono avere figli - i genitori ideali. Eccezionale l’apparizione di Hugh Jackman in versione bifolco semianalfabeta, con tanto di stivali e cappello texano, che prega Dio con linguaggio a dir poco colorito.
Nel panorama di ipocrisia e falso perbenismo, spicca la genuinità della spogliarellista, una brillante Olivia Wilde, che avvia una relazione omosessuale proprio con la figliastra della protagonista, interpretata dalla bella Alice della Twilight Saga.
In un intricato incrocio di personaggi e destini alla Robert Altman, Butter si spaccia per commedia ma è un ritratto impietoso dell’America di provincia, fatta di party elettorali e priva di scrupoli.
Ma fatta anche di discorsi con tanto di applauso scrosciante, come quello di Destiny sul coraggio di sognare.
Un film burroso: e si sa, il burro piace ma fa male alla salute, come le frustrazioni nascoste dei protagonisti che non aspettano altro che un momento di gloria e sono pronti a tutto pur di raggiungere l’agognato piedistallo.
Sui titoli di coda e sull’happy ending previsto e sperato al tempo stesso, una serie di divertentissimi bloopers.
Verosimile e commovente, spietato e spassoso. Controverso dunque, come l’America.
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