Titolo: Ci vediamo a casa
Titolo originale: Ci vediamo a casa
Italia: 2012. Regia di: Maurizio Ponzi Genere: Commedia Durata: 108'
Interpreti: Ambra Angiolini, Nicolas Vaporidis, Myriam Catania,
Antonello Fassari, Giuliana De Sio, Primo Reggiani, Edoardo Leo, Giulio
Forges Davanzati, Federico Rosati, Alessandro Nardocci
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 29/11/2012
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Daria Castelfranchi
L'aggettivo ideale: Delicato
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A sei anni dal suo ultimo film, Maurizio Ponzi firma una commedia leggera e tutto sommato gradevole, in cui racconta tre storie d’amore che s’incrociano nella stessa città. Sullo sfondo il tema della casa, tanto importante e tanto attuale: un bene prezioso e agognato da molti giovani, come quelli del film.
Vilma e Franco non hanno possibilità economiche e accettano l’ospitalità di Giulio, anziano conoscente che funge da terzo incomodo.
Gaia e Stefano sono ricchi e viziati e di case ne hanno più d’una ma non riescono a conviverci. Enzo e Andrea vorrebbero il loro nido d’amore ma tra le difficoltà dell’essere gay e la madre traffichina di Enzo, devono accontentarsi della spiaggia o della casa affittata a un gruppo di algerini.
Verace la coppia Vilma – Franco, interpretata da Ambra Angiolini e Edoardo Leo, vanesia e superficiale quella Gaia – Stefano, interpretati da Myriam Catania e Giulio Forges Davanzati e sensibile e romantica quella Enzo – Andrea, cui danno il volto Nicolas Vaporidis e Primo Reggiani.
Tre modi di affrontare la propria relazione sentimentale, tre modi di concepire la casa, tre diversi stili di narrazione.
L’idea funziona come anche le coppie – già collaudata quella Angiolini-Leo, visti in Viva l’Italia – ma in alcuni momenti i dialoghi risultano fiacchi e la sceneggiatura perde la verve tipica della coppia più sanguigna e della madre di Enzo – brillantemente interpretata da Giuliana De Sio -sicuramente il personaggio più vivace della commedia.
Oltre che alla capitale - di cui il regista mostra Monteverde, il quartiere prenestino e Ostia - Ponzi rende omaggio anche a Sergio Bonelli e al suo noto personaggio Tex, di cui Franco è un appassionato.
Non mancano i cenni alla crisi economica che da anni colpisce il nostro paese e il ritratto, seppure leggero e un po’ esuberante, di chi invece continua ad arricchirsi con l’inganno. Ed infine non manca la storia d’amore omosessuale, dolce e tormentata, in cui, bisogna dirlo, Vaporidis e Reggiani risultano validi e credibili.
Tutti entusiasti, regista e attori hanno parlato con affetto di Ci vediamo a casa che ha incontrato non poche difficoltà distributive, risolte poi dalla Microcinema che ha creduto fortemente nel progetto, in quanto fervida unione di film di qualità e film di successo.
La commedia all’italiana ha fatto di meglio, questo è certo, ma nel film di Ponzi è da premiare la volontà di raccontare qualcosa di diverso, con un tocco lieve e delicato, un romanticismo ed una speranza di fondo. Il tutto nasconde qualcosa di più profondo e la leggerezza dei toni non deve ingannare. Il risultato è un film godibile che racconta, ancora una volta, la realtà italiana.
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