Titolo: La kryptonite nella borsa
Titolo originale: La kryptonite nella borsa
Italia: 2011. Regia di: Ivan Cotroneo Genere: Commedia Durata: 98'
Interpreti: Luca Zingaretti, Valeria Golino, Luigi Ctaani, Cristiana Capotondi, Libero De Rienzo, Fabrizio Gifuni, Vincenzo Nemolato
Sito web ufficiale: www.kryptoniteilfilm.it
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 04/11/2011
Voto: 7,5
Trailer
Recensione di: Ciro Andreotti
L'aggettivo ideale: Arguto
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Napoli, inizio degli anni ’70. Peppino Sansone è un ragazzino di 9 anni figlio unico di una famiglia composta da Antonio, il padre responsabile di un punto vendita di elettrodomestici, e da Rosaria, la madre stenodattilografa caduta prematuramente in depressione.
Ad accompagnare Peppino nella crescita verso l’età adulta si alterneranno i giovani zii, Titina e Salvatore, e suo cugino Gennaro, appassionato di fumetti e che perennemente interpreta il ruolo di Superman.
La vita di un ragazzino problematico cresciuto in seno a una famiglia come tante, con i propri problemi e drammi esistenziali, con i propri componenti bizzarri, su tutti il cugino Gennaro, certo di essere una versione partenopea di Superman, e i propri piccoli successi e insuccessi.
In un moto di ribellione che attraversa gli occhi del piccolo Peppino trasportandolo nel difficile passaggio dall’infanzia all’adolescenza a suon di sedute hippy e psichedeliche, in compagnia di zia Titina e di zio Salvatore, e dell’unica arma cui un bambino può appellarsi, la propria fervida fantasia che l’accompagna fra giochi per strada e le evoluzioni di Gennaro che riappare quando meno Peppino se l’aspetta, per dispensare pillole di saggezza degne di un super eroe oltre che necessarie per consentirgli di crescere con basi morali forse assenti a causa dei problemi famigliari nei quali incorrono i propri genitori.
Un piccolo gioiello di rara intensità emotiva come solo un regista di razza, alla sua prima pellicola in ‘solitaria’, e un manipolo di validi attori, a partire dal giovane e sconosciuto undicenne Luigi Catani nel ruolo di Peppino, possono saper esprimere e interpretare.
Da vedere se volete perdervi in una serie di ricordi della vostra infanzia questa volta filtrati anche attraverso la visuale di un gruppo di adulti quanto mai bizzarri. Ben sicuri che non ne rimarrete delusi nemmeno quando per l’ultima volta Gennaro si rivolgerà al giovane cugino appellandolo con il termine “bambino…”
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