Titolo: Paulette
Titolo originale: Paulette
Francia: 2013. Regia di: Jérôme Enrico Genere: Commedia Durata: 87'
Interpreti: Bernadette Lafont, Carmen Maura, Dominique Lavanant, Françoise Bertin, André Penvern, Ismaël Dramé, Jean-Baptiste Anoumon, Axelle Laffont, Paco Boublard, Mahamadou Coulibaly, Kamel Laadaili
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 06/06/2013
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Domenico Cianci
L'aggettivo ideale: Arguto
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“Paulette”, una divertente commedia per riflettere con ironia
Dite la verità. Non vi piacerebbe avere una dolce nonnina che a Natale o per il vostro compleanno vi regala dolcetti alla marijuana? Sì, magari vi è capitato di pensare a qualcosa del genere, ma siete consapevoli che non succederà mai.
Se ci avete pensato, però, vi consigliamo di guardare Paulette, un film del 2012 con protagonista Bernardette Lafont, che parla proprio di una attiva anzianotta francese, non molto simpatica a dir la verità, anzi, decisamente antipatica, che, per guadagnare qualcosina da aggiungere alla sua povera pensione sociale, comincia a vendere pasticcini alla cannabis.
Vi sembra una storia folle, incredibile, totalmente assurda? Vi sbagliate: in realtà prende spunto da una storia vera.
Paulette vive in un quartiere multietnico di Parigi e mal sopporta i suoi vicini di casa. E non solo: la donna ha in antipatia perfino suo nipote, un ragazzino di colore. Non ha molti soldi e le vengono anche pignorati i mobili.
Per questo, spesso e volentieri, per racimolare qualcosa, rovista anche nei cassonetti della spazzatura. E proprio in una di queste passeggiate nel suo quartiere si accorge che, vendendo hashish ai bordi delle strade, si può racimolare quel che non si guadagna con la pensione. Decide dunque di andare a parlare direttamente e in prima persona con il boss della zona e comunicargli la sua voglia di mettersi in affari con lui. Inizialmente il boss ride, ma alla fine l'affare è fatto. La donna dà quindi vita alla sua attività.
Il suo commercio va subito molto bene, tanto da meritarsi i complimenti dei colleghi di lavoro e l'appellativo di “nonnetta spinello” dai suoi clienti. E ai suoi comandi riesce ad assoldare anche un gruppetto di giovani aiutanti.
In poco tempo mette in piedi un vero e proprio business della droga. E tutto questo – il successo, i guadagni, la legge che non la scopre – le è permesso dal fatto di essere, per ovvi motivi, un soggetto totalmente insospettabile.
La commedia, diretta da Jérôme Enrico, va avanti così, tra momenti di divertimento puro, colpi di scena e non pochi momenti imbarazzanti, ma anche con tante riflessioni più profonde, tanti pensieri ed esperienze che cambieranno la donna e le faranno avere un rapporto migliore sia con i vicini che con il nipote.
Il film, dietro la facciata da commedia leggera e dissacrante, vuole porre l’attenzione su una tematica attualissima non solo in Francia, ma in buona parte del mondo occidentale, ovvero quella relativa ai problemi riscontrati dagli anziani durante questa fase di depressione economica. Molto spesso, infatti, tra una pensione che non permette una vita agiata, legislazioni sociali che non li tengono nella dovuta attenzione e città multiculturali che non sentono più come loro, non riescono a vivere una vita tranquilla.
Il film cerca di far riflettere anche su questo, sulla poca attenzione che viene rivolta a coloro che un tempo erano parte attiva della vita di un Paese nel quale ora, a causa di un'età che li rende sempre meno autosufficienti e di un’integrazione non sempre facile con immigrati e francesi di seconda e terza generazione che spesso continuano a vedere con diffidenza, si sentono talvolta estranei.
Per concludere, inoltre, un ruolo centrale nella commedia lo ricopre naturalmente la marijuana; altro argomento senza dubbio di estrema attualità, dato il dibattito politico e sociale che in questo periodo, in Francia come in molti altri paesi occidentali, sta svolgendosi in tema di commercio e legalizzazione dei semi per coltivare la cannabis e di consumo di quest’ultima.
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