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Titolo: Perfetti sconosciuti
Titolo originale: Perfetti sconosciuti
Italia 2016 Regia di: Paolo Genovese Genere: Commedia Durata: 97'
Interpreti: Giuseppe Battiston, Anna Foglietta, Marco Giallini, Edoardo Leo, Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak
Sito web ufficiale:
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 11/02/2016
Voto: 8
Recensione di: Ciro Andreotti
L'aggettivo ideale: Raffinato
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Una commedia girata in interno e degna di una pièce teatrale, con la meglio classe recitativa, o quasi, del cinema di casa nostra. La pellicola di Paolo Genovese rappresenta ancora oggi un caso su celluloide che a quasi due anni dall’uscita in sala non ha terminato di rifrangere la sua lunga onda sulle rive dei botteghini, pur con una situazione iniziale già intravista varie volte, ovvero la cena innocua o riparatrice capace di svelare risvolti inattesi.
Il regista romano riesce a incasellare la sua ennesima disquisizione su una società perennemente a caccia di certezze famigliari (una famiglia quasi perfetta, Tutta colpa di Freud) oppure con sguardi non certo tristi verso l’adolescenza ormai passata da qualche stagione (Immaturi e Immaturi - il Viaggio) aggiungendo per una volta una nota acre fin dalle prime battute di un film che piace, si assapora lentamente, esattamente come le riprese che lo contraddistinguono e si sa apprezzare anche a distanza di qualche tempo.
Uno storico gruppo di quattro amici, rappresentanti le differenti tipologie di medio borghese di casa nostra, con differenti percorsi personali e professionali, con differenti storie e convinzioni sociali alle spalle, e le rispettive mogli, divenute col tempo amiche inseparabili, s’incontrano per una cena a casa di Rocco ed Eva, lui chirurgo estetico e lei psichiatra in perenne conflitto con Sofia, la loro figlia ormai diciassettenne. Fra una portata e una battuta viene proposto un gioco che dovrebbe sancire l’amicizia fra i commensali. Nel corso della serata, e per dimostrare che nessuno dei presenti ha nulla da nascondere, è posto l’obbligo di rispondere ai cellulari in vivavoce e aprire ogni genere di messaggio di fronte a tutti.
Le conseguenze saranno disastrose, generando molti dubbi fra coloro che pensavano di conoscersi da una vita. Chiave di lettura del film le parole di Rocco, che identifica il cellulare alla stregua di una ‘scatola nera’ della vita di ognuno. Pellicola che pur con un cast di attori che sarebbe perfetto per una commedia di sana marca italiana sa fare riflettere sul significato di quel che rechiamo nella nostra sfera più intima, rappresentata a tutti gli effetti dal simbolo tecnologico che portiamo in tasca.
Tutti frattanto si cedono il passo senza sbavature e con prove che non esaltano l’uno per penalizzare l’altro, generando anche inevitabili spunti di riflessione riguardanti l’identità di chi abbiamo di fronte, ovvero se un amico oppure un perfetto sconosciuto.
Pronti numerosi remake sia in chiave europea che non, ma con la certezza che non sarà assolutamente semplice eguagliare la bravura e la bellezza di un prodotto così cerebrale e raffinato.
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