Scialla! (Stai sereno)
Titolo originale: Scialla! (Stai sereno)
Italia: 2011. Regia di: Francesco Bruni Genere: Commedia Durata: 96'
Interpreti: Fabrizio Bentivoglio, Barbora Bobulova, Filippo Scicchitano,
Giuseppe Guarino, Prince Manujibeya, Arianna Scommegna, Giacomo
Ceccarelli, Raffaella Lebboroni, Vinicio Marchioni
Sito web ufficiale: www.sciallailfilm.it
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 18/11/2011
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Ciro Andreotti
L'aggettivo ideale: Agrodolce
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A Roma si intrecciano le vite di Luca Colombo, studente quindicenne di liceo con poca voglia di studiare; e quella di Bruno Beltrame, un ex docente divenuto il ghost writer di autobiografie di personaggi del mondo dello spettacolo, per ultima quella di Tina, un ex pornostar di origine polacca.
Bruno però è per Luca non semplicemente il professore presso il quale il ragazzo si reca per ricevere lezioni di latino e epica ma anche l’uomo al quale la madre lo affiderà nel momento in cui se ne andrà momentaneamente per lavoro in Africa.
Da quel momento Bruno diventerà per Luca qualche cosa di più di un semplice insegnante.
Uno slang stretto che ci mostra come la capitale sia fatta di mille rivoli che confluiscono in un medesimo e vasto fiume di vite umane.
Da un lato il giovane Luca, un Filippo Scicchitano alla sua prima prova d’attore che interpreta al meglio il ruolo di un ragazzo di periferia, sia umana che sociale, ma che da qui in poi dovrà dimostrare di essere in grado di slegarsi da questo personaggio; e dall’altro Bruno, un insegnante interpretato da un ottimo Fabrizio Bentivoglio alla sua ennesima prova di ottimo livello, profondamente disilluso e sconfitto dalla vita, che avrebbe voluto essere una persona migliore e che si è ridotto a essere lo scrittore di biografie a comando e non quell’autore di prestigio che sognava d’essere in giovane età.
Attorno a loro, e allo slang che permea tutta la pellicola, da cui il titolo che richiama un intercalare giovanilistico abusato nella capitale, si snoda una storia fatta di rapporti affettivi e di come l’insegnamento faccia bene all’animo delle persone, di come nulla è deciso nel corso di qualunque esistenza, che si parli di un giovane quasi sedicenne senza un possibile futuro o di un adulto professore, passando per le vetrate patinate di una villa di una ex-pornostar, una Bobulova in un ruolo terribilmente affascinante, sino alla figura del “Poeta”, uno spacciatore sui generis appassionato di letteratura e arte, interpretato dal Vincenzo Marchioni del “Romanzo Criminale” televisivo.
Un film che quindi scorre veloce e leggero, come si conviene al proprio titolo, fra risate agrodolci e battute al vetriolo e che si ricorda al momento della sua conclusione con grande affetto perché poggiato sulla solida impalcatura di una sceneggiatura di gran livello. Non dimentichiamo che Francesco Bruni, qua alla sua prima fatica come regista, è prevalentemente un affermato sceneggiatore in grado di mietere numerosi successi di critica e pubblico.
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