Titolo: Un giorno speciale
Titolo originale: Un giorno speciale
Italia: 2012. Regia di: Francesca Comencini Genere: Commedia Durata: 89'
Interpreti: Jeremy Renner, Rachel Weisz, Edward Norton, Stacy Keach,
Oscar Isaac, Joan Allen, Albert Finney, David Strathairn, Scott Glenn,
Donna Murphy, Michael Chernus, Corey Stoll, Elizabeth Marvel, Sheena
Colette, Dennis Boutsikaris, Michael Papajohn, Corey Johnson, Louis
Ozawa Changchien, Rachel Black, Michael Berresse, Nilaja Sun
Sito web ufficiale: www.luckyred.it/ungiornospeciale
Sito web italiano:
Nelle sale dal: 04/10/2012
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Daria Castelfranchi
L'aggettivo ideale: Attuale
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Presentato in concorso all’ultima Mostra del Cinema di Venezia, arriva nelle sale italiane Un giorno speciale, di Francesca Comencini. Un film delicato, che parla di due giovani e del loro modo di affrontare la vita.
Gina è vivace e sembra avere una grande forza interiore. Marco ha appena trovato lavoro come autista, è più tranquillo e puntiglioso.
Si incontrano nella periferia romana quando Marco va a prendere Gina per portarla dall’onorevole Balestra: gli appuntamenti dell’onorevole però si protraggono e i due si ritrovano a trascorrere una giornata nel pieno centro di Roma, brulicante di turisti.
Un giorno speciale per entrambi, perché si ritrovano a parlare dei propri sentimenti e delle proprie aspettative, lasciandosi andare alla spensieratezza tipica della loro età.
Dalla lontana periferia si passa al Pantheon, al ristorante Gusto, alle costose boutiques di Via Condotti, in uno scenario decisamente realistico e caleidoscopico.
Il realismo si avverte anche nei dialoghi: sinceri e privi di estetismi. Quelli che avvengono tra i protagonisti, sono i discorsi di due ragazzi che si affacciano all’età adulta e non sanno bene come affrontarla.
Il tema è attualissimo: Gina è una diciannovenne che vuole diventare attrice. Il prezzo da pagare è incontrare un viscido onorevole. Fin dalle prime ore del mattino la madre – figura chiave - la trucca in maniera vistosa, le mette lo smalto con cura e la fa vestire in maniera appariscente, con un abito cortissimo e scollato, trampoli dorati e capelli arricciati ad arte.
In questo ritratto emerge il comportamento di alcune, tante mamme: mamme che certamente vogliono bene alle proprie figlie e vogliono il loro bene, ma sono pronte a chiudere un occhio e a venderle al miglior offerente pur di assicurargli un futuro che loro, forse, non potrebbero dare.
La regista, che ha osservato da vicino bambine e adolescenti, ha notato che nel passaggio all’età adulta, manifestano una certa fragilità, ed è questo che ha messo in evidenza con il personaggio di Gina: una ragazza forte che al dunque perde la sua caparbietà e si ritrova passiva di fronte al bivio.
Il tutto senza alcuna volontà di giudicare la protagonista o sua madre.
Questo è quanto affermato dalla regista ma certo, è difficile non farlo.
La vicenda è arricchita dalla bellissima fotografia di Luca Bigazzi mentre la regista gioca col suo mezzo e ricorre spesso a curiose inquadrature dal basso e dall’alto.
Una commedia con tanta malinconia e attualità sullo sfondo: a dare il volto ai protagonisti, Filippo Scicchitano, che torna sul grande schermo dopo il successo di Scialla, e Giulia Valentini, giovanissima addetta di un call center, al suo esordio cinematografico.
Il finale è aperto alle interpretazioni.
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