Titolo: Viaggio Sola
Titolo originale: Viaggio Sola
Italia: 2013. Regia di: Maria Sole Tognazzi Genere: Commedia Durata: 85'
Interpreti: Margherita Buy, Stefano Accorsi, Fabrizia Sacchi, Gian Marco
Tognazzi, Alessia Barela, Lesley Manville, Carolina Signore, Diletta
Gradia
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Nelle sale dal: 24/04/2013
Voto: 7
Trailer
Recensione di: Ciro Andreotti
L'aggettivo ideale: Maturo
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Viaggio nel proprio io!
A quarant’anni Irene ha un bel lavoro, ovvero viaggia come ‘ospite a sorpresa’ per valutare gli hotel a 5 stelle del globo. Irene però ha una vita affettiva nulla; niente marito, fidanzato e non è quasi mai a casa. Quando riesce a rimanere a casa si divide fra il suo ex ragazzo; Andrea e la famiglia di sua Sorella Silvia.
Margehrita Buy si cimenta con un personaggio perfetto per il proprio essere; sufficientemente problematico e al tempo stesso contemplativo come ci ha abituato fin dai primi film in coppia con il suo ex coniuge; Sergio Rubini.
Qui la Buy interpreta Irene, una quarantenne come ve ne sono sin troppe al giorno d’oggi ovvero single e dedite al loro lavoro, un lavoro che in tal caso è quanto di più affascinante vi possa essere perché in grado di portarla lontano da casa, ma sarà questa però la vera libertà che da sempre insegue Irene ?
In questa nuova pellicola Maria Sole Tognazzi, al suo terzo lavoro alla ricerca dell’animo più intimo di una persona, che si parli di un gruppo di adulti ancora troppo adolescenti, come in “Passato Prossimo” o di rapporti di coppia, come in “L’uomo che ama”, riesce a catturare l’essenza più intima della libertà di una donna dei giorni nostri, così libera ma al tempo stesso schiava del proprio viaggiare e incapace per questo di piantare radici sia geografiche che personali. Divisa fra l’ex ragazzo, prossimo ad una paternità indesiderata, e una sorella decisamente molto svampita.
Un film da guardare se adorate vedere una Buy in splendida forma, affiancata ad un Accorsi che per una volta cede lo scettro di protagonista. Da vedere se desiderate imbattervi in una storia lieve e non certo ovvia e scontata come, talvolta, ci hanno abituato le pellicole, anche e soprattutto drammatiche, di casa nostra.
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