Stanlio & Ollio |
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Scritto da Francesco Bassi | |
lunedì 30 aprile 2007 | |
Tra i maggiori interpreti del cinema slapstick, l'affiatatissima coppia Laurel and Hardy (nome con il quale erano noti in inglese, ma noti talvolta anche come Crick & Crock o Stan & Oliver) era formata dal comico inglese Stan Laurel (Stanlio in italiano, Stan in inglese) e dallo statunitense Oliver Hardy (Ollio in italiano, Oliver, Ollie o Babe in inglese). In Italia i due devono il loro inconfondibile doppiaggio alle voci di Mauro Zambuto e di Alberto Sordi che li caratterizzarono (per un'invenzione casuale degli stessi Laurel e Hardy, in realtà, che recitarono il film Muraglie in italiano leggendo dei cartelli con la pronuncia fonetica delle parole) con un forte accento inglese, ovvero con una serie di parole accentate sbagliate (il celeberrimo Stupìdo!, per esempio). La relazione scenica standard tra i due vedeva Ollio nel ruolo del "serio", impegnato in qualche lavoro o affare, prima che i suoi tentativi e le sue idee venissero distrutte dalla sbadataggine di Stanlio, che partendo da una apparente situazione di stupidità ed ingenuità, finiva per risultare quello dei due che, alla fine, traeva maggior vantaggio dalla situazione, secondo un diffuso cliché cinematografico. Il loro celebre marchio di fabbrica è la musichetta nota come Cuckoo Song, composta da T. Marvin Hatley, e usata per la prima volta in I ladroni (Night Owls) nel 1930. Nella cerimonia di premiazione degli Oscar del 1984 vennero proiettate alcune foto di Hal Roach, Stan Laurel e Oliver Hardy insieme. L'attore Robert De Niro disse "è grazie a loro se oggi siamo qui". in Italia le loro storie sono state pubblicate anche a fumetti sul giornale Criche e Crok negli anni '40 e Stanlio e Ollio dagli anni '60 fino alla fine degli anni '80. Esiste anche una serie animata prodotta da Hanna & Barbera. Biografie
Stan Laurel - (Stanlio)
«Chaplin non era il più divertente, io non ero il più divertente, questo uomo [Stan] era il più divertente» Laurel è considerato uno dei più grandi attori comici di tutti i tempi; agilissimo e geniale, ha innovato profondamente il modo di recitare per le sue capacità di rendere ricco di particolari intriganti un individuo "apparentemente stupido". Ripetendosi nelle gestualità non si è reso mai monotono, ma sempre genuino. Eloquenti giochi di parole molto spesso erano frasi semplici, ma venivano espresse con variopinte e bizzarre combinazioni.
E fu entusiasta anche G. M. Anderson, il famoso ex eroe del muto "Broncho Billy", il quale vedendolo a teatro pensò bene di scritturarlo in occasione della formazione della sua nuova compagnia cinematografica, "Amalgamated Producing", nel dicembre del 1920. La comica pilota della nuova serie fu The Lucky Dog, girata agli inizi del 1921. Anderson chiamò a dirigerla Jesse Robbins, all'epoca regista delle comiche di Jimmy Aubrey, e siccome c'era bisogno di un "cattivo" per il film, Robbins chiamò uno dei migliori del gruppo di Aubrey, Oliver Hardy. S'incontrarono così - senza seguito - Laurel e Hardy. Dal 1922 al 1924, Stan girò molte comiche da uno-due rulli ottenendo un buon successo come un "Nuovo comico", gettando nel dimenticatoio i suoi inizi nel cinema di pochi anni prima. Il personaggio di Stan era sicuro di sé, pasticcione, magrissimo (come non sarà mai quando farà coppia con Hardy), sfacciato e ottimista. Si distingueva dagli altri per la scelta di alcune gag, veramente surreali quanto divertenti, ma non riusciva a raggiungere i gradini del successo di Chaplin, Keaton, Lloyd. Passò alla Roach per una seconda volta, dove fu affiancato a James Finlayson, il futuro 'cattivo' di molte avventure di Laurel e Hardy. Finlayson faceva la vittima dei pasticci di Stan. Da Roach passò - nel 1924 - al produttore indipendente Joe Rock, il quale gli propose una serie comica tutta sua, "Stan Laurel Comedies", un gruppo di 12 comiche che lo resero molto popolare. Purtroppo, la vita privata di Stan cominciò a invadere la sua carriera: produttore, esercenti, persino registi, non erano d'accordo con lui per una sola cosa, durante la lavorazione, e quella "cosa" si chiamava Mae Laurel. Brava, ma troppo corpulenta e poco "femme fatale" per il ruolo della protagonista, combatté non poco, arrivando anche alle minacce, per avere le sue parti; quando la situazione divenne insopportabile, Rock convinse Stan a mandarla via. Mae partì per l'Australia nel 1925, con sé 1000 dollari e un paio di gioielli, fondamentali per convincerla. Alcuni biografi videro bene che fu da quel momento che "i fulmini" della sua carriera matrimoniale cominciarono a farsi sentire. Possiamo affermare che è stato un miracolo - comunque dovuto alla sua professionalità - che i suoi problemi non influirono mai la lavorazione di un suo film. Ad ogni modo, era tempo di dare una svolta: stufo dei brogli finanziari di Rock, che faceva girare le comiche in due settimane tenendosi quello che avanzava dal budget - previsto per un mese di riprese -, Stan accolse la richiesta di tornare alla Roach.
Stan diresse tre comiche con Hardy nel cast, e scrisse gag e copioni in altri dieci film sempre con lui attore secondario. La sua abilità creativa era stata finalmente presa in considerazione: già alla compagnia di Rock, Stan voleva controllare tutto, dal montaggio alla creazione di gag e soggetti, e sicuramente quando era un comico di varietà non nascose questo suo vezzo, tant’è che scrisse tutti gli sketch che interpretò dopo aver lasciato Karno nel 1912. Roach era sicuramente contento di questo, e certo non poteva immaginare che un giorno avrebbe cominciato a trovare problemi con la grande inventiva di Stan Laurel. Comunque, il destino era pronto a formare Stan e Oliver due attori di coppia. Nel 1926, a giugno, le riprese di "Get 'Em Young" con Stan regista non iniziarono bene: uno degli attori, Oliver, non poté parteciparvi perché a tre giorni del primo ciak si fece male a casa sua mentre cucinava un cosciotto d'agnello, ustionandosi seriamente un braccio. Richard Jones, supervisore e regista, chiese a Stan di prendere il suo posto, ma questi rifiutò, temendo per il suo ruolo di regista. Un aumento di stipendio, e la sicurezza di rimanere la parte "creativa" dei suoi film, lo convinsero a prenderne parte. Stan, nella parte del maggiordomo di Harry Myers, inaugurò il suo pianto isterico, un manierismo infallibile per risolvere un punto morto: se piaceva molto a Roach, non era dello stesso parere Stan, che non amava le soluzioni facili tanto da detestarlo. Tornato attore, fu quasi inevitabile incontrare Hardy sul set. Il primo girato insieme, "Duck Soup" (1927), era basato su un vecchio sketch (1908) del padre di Stan: i loro ruoli in coppia erano lontanissimi dai futuri Stanlio e Ollio, ma è sorprendente solo a vederli già così definiti nelle posizioni di vittima (Stan) e padrone (Ollie), salvo poi quest'ultimo a diventare vittima stessa della forza distruttrice del primo. Seguirono altri film girati insieme, ma divisi dalla trama: se Stan o Finlayson coprono il ruolo di protagonista, Oliver non va oltre il suo ruolo di "cattivo", o di caratterista ciccione ("heavy"). Si provò anche un film di coppia vero e proprio, come "Do Detectives Think?" (1927), dove debuttarono nei loro abiti poi diventati proverbiali in giacca, cravatta e bombetta, ma non c'era niente d'ufficiale. Capitò poi che il pubblico trovava più divertenti le loro scene insieme (come accadde in "Slipping Wives" o in "Sailors, Beware!") che tutto il film da separati, e di questo se ne accorsero un po’ tutti quanti, alla Roach. Leo McCarey, allora vicepresidente degli Studi, cominciò a pensare seriamente la questione, proponendo a Stan e Ollie di fare coppia fissa: si racconta che Stan non ne fu per niente contento, ma non perché provasse antipatia nei confronti di Oliver, ma perché avrebbe voluto tornare regista e lasciare definitivamente la recitazione, mentre Oliver era ansioso della cosa perché dopo dodici anni da secondario sarebbe passato per la prima volta attore protagonista a tutto tondo. Come andarono le cose è storia nota: nel giugno del 1927, con un copione di 19 pagine scritto da Leo McCarey, Stan Laurel e Oliver Hardy girarono il loro primo film in coppia, "The Second Hundred Years". Questo coincise con il passaggio di Roach dalla Pathé (che distribuiva anche le comiche del suo grande rivale, Mack Sennett) alla Metro-Goldwyn-Mayer. Per tutta la seconda metà del 1927, Laurel e Hardy formarono i due personaggi che oggi ben conosciamo: due ingenui, bistrattati da tutti, potenzialmente sciocchi ma candidamente volenterosi di unirsi al mondo esterno con un lavoro (che non sanno fare), con un matrimonio (che non sanno gestire), passando una giornata (che non sanno passare senza scatenare - non per primi - un litigio, una distruzione di un luogo etc.), vivendo insieme come due amici inseparabili nonostante la continua instabilità. Stanlio e Ollio sono due bambini nel corpo di adulti, impregnati da un’anima buona quanto distruttrice. Attila, a confronto, avrebbe dato le dimissioni di fronte a loro. La loro novità era nei caratteri dei loro personaggi, come due fumetti a cui è stata data la grande possibilità di prender vita: Stanlio, assente e piagnucoloso, è magro e non sa stare al suo posto, mentre Ollio, grasso e dal viso tondo con uno sguardo sconsolato, tiene molto alla sua dignità con gesti eleganti quanto ridicoli. Il loro successo esplose - letteralmente - come prima non era mai successo.
Il primo film sonoro fu “Unaccustomed As We Are”, uscito nel maggio del 1929. Accadde che se il parlato non fu un problema artistico, fu invece un problema economico: il doppiaggio non era stato ancora inventato, infatti, e non era stata ancora trovata una soluzione per il mercato non americano. L’unica soluzione sembrò essere quella di girare i film nelle lingue interessate: Laurel & Hardy girarono così le loro comiche in spagnolo, italiano, spagnolo e francese, scatenando però una maggiore ilarità per il pubblico straniero siccome i due facevano della lingua straniera un terribile pastiche, storpiando parole e sbagliando gli accenti. Questo contribuì moltissimo alla loro popolarità in Europa, soprattutto in Italia, che mantenne questo loro italiano buffissimo quando, nel 1932-33, il doppiaggio venne adottato anche da noi. Nel 1932, all’apice della popolarità, i due decisero di prendersi una lunga vacanza estiva, da passare insieme, e come meta scelsero la Gran Bretagna; non era usuale, per Laurel e Hardy, quella di passare del tempo insieme. Affiatati e molto amici, i due comici raramente passavano il tempo insieme fuori dal set, perché abitudini e stili di vita erano letteralmente opposti: Stan, come si è detto, era un tipo tutto lavoro, che passava gran parte della sua giornata sul set e in sede di montaggio, essendo lui un attore-regista-montatore non accreditato dei suoi film (e per la cronaca ecco perché prendeva più denaro di Oliver Hardy); Ollie, che si faceva chiamare “Babe” dai suoi amici (Stan incluso), era un tipo mondano, che passava le sue giornate sui campi di golf (grande passione della sua vita), alle corse dei cavalli, sui banconi del bar ma, attenzione, la sua vita privata la lasciava a casa quando era sul set, dove pendeva letteralmente dalle indicazioni di Stan su cosa fare in scena (ma non come farla: i suoi manierismi, gag e battute erano tutte di tasca sua). Raramente partecipava alla parte creativa dei loro film, e quindi non rientrava nelle attività extra lavorative di Stan, che amava parlare di gag specie quando si dedicava ad una sua grande passione, la pesca. Fare un viaggio insieme era un occasione unica soprattutto per gli uffici stampa della MGM: accadde che sul loro cammino (da Los Angeles a New York, in nave fino a Southampton) incontrarono folle immense di fan e giornalisti. Così la loro vacanza divenne un evento divistico assolutamente clamoroso, registrando calorosi benvenuti a Londra, Parigi, North Shields, Tynemouth, Blackpool, Leeds, Sheffields, e Stan poté rivedere suo padre e la sua matrigna, Venitia (la madre Madge era morta all’età di 50 anni nel 1908). Stanlio e Ollio scoprirono di essere diventati Star del Cinema. A conclusione di un anno unico, il 18 novembre 1932 venne premiato con l’Oscar il loro cortometraggio “The Music Box”.
La crisi fra Roach e Laurel era fondata anche dalla situazione matrimoniale del secondo: sposato dal 1926 con Lois Neilson, da cui ebbe due figli (Lois, nata nel 1927, e Stanley Robert, nato nel 1930 ma morto prematuramente poche settimane dopo la sua nascita), Stan pagò caro il suo amore per il lavoro, per il quale si assentava spesso da casa per stare agli studi e lavorare sui suoi film. Nonostante i tentativi di salvare il proprio matrimonio, Lois chiese la separazione nel novembre del 1932, e poi il divorzio nel maggio del 1933 (divenuto definitivo nel 1935). Al seguito, la sua vita sentimentale cominciò a fare capolino sui giornali, perché dopo Lois si sposò con altre donne, alcune di esse con più cerimonie perché le portava sull’altare quando il divorzio non era ancora definitivo, rischiando l’accusa di bigamia (e all’epoca era un reato molto grave); questo caos, pubblicizzato sui giornali che scherzavano con i loro personaggi (perché sia sullo schermo che nella loro vita reale i loro matrimoni non finivano bene), non faceva allegro Roach, preoccupato che la sua immagine di produttore per film per famiglie venisse scalfita dal comportamento “immorale” di Stan Laurel. Quando Roach lavorò all’adattamento dell’opera “Babes In Toyland” per il nuovo film della coppia per il 1934, Stan ebbe da ridire su gran parte della storia. Quando i risultati regalarono a Laurel e Hardy recensioni entusiaste, Roach negò il successo tenendo rancore nei confronti di Stan. Per il lungometraggio successivo, “Bonnie Scotland” (1935), Stan stava lavorando per adattare e migliorare il copione, quando Roach perse la pazienza e lo licenziò il 15 marzo 1935. Ma questo divorziò ebbe vita breve, perché Roach non si rese conto di quanto fossero importanti Stanlio e Ollio per i suoi Studi (erano il prodotto che incassava di più), e ricevette tonnellate di lettere di protesta da parte dei fan di tutto il mondo. Nessuno avrebbe voluto la serie annunciata, “The Hardy Family”. L’8 aprile 1935, Stan firmò un nuovo contratto di due anni. Era chiaro che c’era una crisi vera e propria con Stan. Il produttore tentò allora di dargli la possibilità del massimo controllo artistico per i suoi film, facendo persino uscire i successivi lungometraggi (“Our Relations” e “Way Out West”, due capolavori girati nel 1936) con il credit, “Prodotto da Stan Laurel”, quando in realtà Stan non mise un soldo di tasca sua. Una vera casa di produzione la fondò in un secondo momento, cioè al massimo della crisi fra loro due, per tentare l’avventura come produttore, nonostante non avesse neanche i minimi fondi necessari. La “Stan Laurel Production”, annunciata nel marzo del 1937, produsse al massimo solo western di serie B, ma nessun film di coppia, perché il contratto di Babe Hardy era ancora attivo. Roach annunciò nello stesso periodo un film con il solo Hardy, “Road Show”, ma le cose andarono diversamente. Mentre la loro situazione matrimoniale era decisamente confusionale (nel 1937 Stan stava per sposarsi con una terza donna, mentre Babe stava divorziando dalla seconda), Roach tentò affari (senza successo) con Vittorio Mussolini, con il quale fondò una casa di produzione denominata “R.A.M.” (Roach and Mussolini), ma lo fece con una certa ingenuità: subentrato a Hollywood con il figlio del Duce (un grande fan di L&H), trovò proteste da parte della MGM e della stessa comunità cinematografica (una parte di cui era di origini ebraiche). Il patto dovette essere sciolto in tutta fretta. Per uscire da questa battaglia, Roach fece firmare alla “Stan Laurel Production” (e non a Stan) un contratto di un anno nell’ottobre del 1937. Ma le cose non migliorarono. Stan si era sposato con una donna irrequieta, Illiana Shuvalova, che gli stava dando grandi problemi (è finita in carcere per aver letteralmente messo a soqquadro un pub, per esempio) e lo teneva lontano dal set. Nel 1938 girarono “Swiss Miss”, l’ennesima commedia musicale che li sacrificava a “comprimari di lusso”, seguito da “Block-Heads”, le cui riprese furono veloci e senza le attenzioni di una volta. Stan si assentava spesso, era svogliato, ed appena gli si presentò l’occasione sparì per diverso tempo trascurando le eventuali anteprime. Infatti era tradizione che al seguito di una anteprima se c’era qualcosa da modificare o creare nuovo materiale, la troupe tornava sul set per cercare di perfezionare il film, e la presenza di Stan era fondamentale. Con questo film questo non accadde. E Roach prese in mano la situazione: cambiò finale, ordinò nuove riprese, e licenziò in tronco Laurel sciogliendo il suo contratto nell’agosto del 1938. Subito fu organizzato il piano di lavorazione per il nuovo film di Hardy, in coppia con Harry Langdon, “Zenobia”, mentre Stan minacciava azioni legali. Seguì un lungo periodo, dall’estate del 1938 alla primavera del 1939, dove successe di tutto. Nella prima metà di settembre del 1938, i giornali riportarono l’annuncio di Mack Sennett che avrebbe pronta una serie comica con Stan Laurel, “Problem Child”, ma non ebbe seguito: Stan disse allora che sentiva aria di boicottaggio, ma in verità se il progetto non riuscì a prendere corpo è perché Sennett come produttore era finito ormai da tempo. A casa, viveva l’inferno, finché gettò la spugna presentando l’istanza di divorzio agli inizi del 1939. “Zenobia” fece flop, non senza clamore. Roach, recalcitrante, dovette riprendersi Stan e fece firmare a lui e a Babe due nuovi contratti simultanei (e separati) nell’aprile del 1939. Siccome non era esclusivo, Stan e Babe firmarono anche per la RKO Radio Pictures per un film, “The Flying Deuces”. Per Roach, che in quel momento lasciò la MGM per la United Artists (che non voleva la coppia “Hardy & Langdon”), girarono due ultimi classici, “A Chump At Oxford” e “Saps At sea”, usciti nel 1940. Furono gli ultimi bagliori.
Finito il primo film della Fox, Laurel e Hardy tornarono sul palcoscenico visitando le basi americane nel novembre-dicembre 1941, ed in seguito ripresero la loro rivista tra gennaio e marzo del 1942. Presero parte anche alla "Hollywood Victory Caravan", dove 70 star del cinema girarono gli States con uno spettacolo di tre ore per raccogliere fondi per la guerra. James Cagney, fra gli attori della troupe (assieme a comici del calibro di Bob Hope, Groucho e Chico Marx), ammise che Laurel e Hardy "rubavano lo show". Ma i film per la Fox non regalarono ai fan della coppia le stesse risate. I copioni erano scritti di fretta, i personaggi di contorno stereotipati, e i due cominciarono ad invecchiare perdendo l'innocenza necessaria per i loro personaggi.
Proprio in Europa girano l'ultimo film, "Atollo K", una coproduzione italo-francese, la cui sceneggiatura, malvista negli USA, provocò un sensibile ritardo nell'uscita. Stan si ammala durante le riprese e sullo schermo appare in condizioni pietose. Torneranno in Gran Bretagna non appena Stan si riprese abbastanza da portare in scena un nuovo sketch, On The Spot, per la stagione del 1952, seguita, con un terzo ed ultimo sketch, Birds of a Feather, per la stagione 1953-1954. La salute, ancora una volta, costringe loro a tornare negli States ed annullare le ultime tappe nel maggio del 1954. La loro popolarità, in America, tornò in salita grazie alla massiccia riproposta dei loro migliori e vecchi film alla televisione, ma curiosamente più aumentava il loro prestigio come "vecchi maestri dello slapstick" e di conseguenza nacquero nuove generazioni di fan, meno si facevano vedere le offerte di lavoro per i due comici. L'unica eccezione fu il progetto di una serie tv (a colori) per idea del figlio di Hal Roach, Le Fiabe di Laurel e Hardy, accettato con entusiasmo dai due. Stan si rimise a scrivere dei copioni e delle gag, ma alla vigilia del primo ciak, nell'aprile del 1955, soffrì di un attacco e le riprese vennero rinviate per sempre. Il 7 agosto 1957, all'età di 65 anni, muore Hardy, e con lui una coppia irripetibile. Laurel, che negli ultimi mesi assiste il compagno al capezzale, ne rimane sconvolto, ma non si presenta al funerale dell'amico, spiegando la sua assenza con le parole "Babe avrebbe capito". Hardy è seppellito al Valhalla Memorial Park Cemetery a Hollywood. Ancora Laurel e Hardy sul setNegli ultimi anni della sua vita, Laurel viene gratificato con il Premio Oscar alla carriera (1961); purtroppo il povero Ollie non poté vedere quel magnifico riconoscimento, né il rinascere dell'interesse per il lavoro della coppia da parte delle nuove generazioni. Stan, nonostante fosse stato inizialmente restio, scrisse anche lo Statuto dell'associazione internazionale che anche oggi provvede a diffondere l'opera di questa grande coppia comica: i Figli del Deserto; esistono due sedi anche in Italia, Noi Siamo Le Colonne Oasi 165 in sede a Modena e, da poco fondata, Teste Dure, Oasi 258 in sede a Prati (FI). Laurel si spegne il 23 febbraio 1965, all'età di 74 anni, in un appartamento dell'Hotel Oceana a Santa Monica, vicino Los Angeles, e viene seppellito al cimitero di Forest Lawn-Hollywood Hills, vicino anch'esso a LA. Si dice che egli, in punto di morte, si sia rivolto all'infermiera dicendole:
«Mi piacerebbe essere in montagna a sciare!
No, lo detesto, ma è sempre meglio che stare qui!»
Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Stan_Laurel" Il suo incredibile talento comico era caratterizzato da un irresistibile camera-look quasi onnipresente nelle pellicole con Stan Laurel. Questo sarà sempre il punto di forza dell'attore americano e sarà sempre gradito dal pubblico sentendosi coinvolto. Hardy è stato un innovatore soprattutto per quanto concerne la gestualità, le movenze buffe al contempo eleganti. Un attore che molto spesso ha cantato anche in certi film del duo, dimostrando un grande talento vocale blues.
A 18 anni cambia il suo primo nome in quello del padre, diventando Oliver Norvell Hardy. Il soprannome di Babe, col quale sarà molto noto nei primi anni di carriera, gli viene dato dal barbiere italoamericano presso cui si serve. Nel 1910 lavora come proiezionista in un cinema, quindi apre lui stesso una sala cinematografica. Appassionato ormai al grande schermo, decide di passare dall'altra parte della cinepresa. Nel 1913 si presenta alla Lubin Motion Pictures, dove ottiene varie parti nel ruolo del "cattivo". Dopo tre anni si trasferisce a New York, e qui entra a far parte, come cantante, di un gruppo di cabaret. Nella grande mela, Oliver si sposa con una donna il cui nome è rimasto ignoto ai più, e gira alcune comiche. Nel 1921, Hardy si trova a girare un film, "Lucky Dog", nel quale incontra per la prima volta il giovane comico Stan Laurel. Poco dopo si trasferisce in California, dove partecipa a molti film tra i quali anche un western. La svolta viene con il film "Rex, King of the Wild Horses", girato per il produttore Hal Roach, dove la sua comicità sorprende tutti e gli fa avere una scrittura dalla casa cinematografica del produttore, i Roach Studios. Nel 1926, Laurel, nel ruolo di regista, gira il film "Get'em Young", del quale fa parte Oliver come attore. Il film non parte molto bene, visto che Ollie si ustiona e viene sostituito, per volere di Roach, dallo stesso Stan, che, però, in questo modo perde la regia. Prima della sua partnership con Stan, Oliver sarebbe apparso da solo in più di 250 pellicole mute, molte delle quali sconosciute e probabilmente andate perdute. Sul finire del 1926 i due si ritrovano sul set di "Forty Five from Hollywood", senza essere protagonisti. Roach si accorge però della loro intesa e qualche settimana più avanti li ripropone nel più articolato "Duck Soup". Passano quattro mesi e in "Do Detectives Think?" i due agiscono finalmente in team, portando per la prima volta le famose bombette con cui sarebbero stati conosciuti dal grande pubblico. Da qui in avanti comincia ufficialmente l'unione con Laurel, che li porterà a girare numerosissimi film, anche più di una decina all'anno, accompagnati da cast di attori più o meno fissi. Il successo della coppia è travolgente. Lasciata la prima moglie, Ollie si risposa con Myrtle Reeves (una pianista purtroppo dedita all'alcool) e si dedica alle sue passioni, il golf e le corse dei cavalli, lasciando tutte le decisioni artistiche al più esperto Stan. Hardy sviluppa comunque un proprio stile comico, basato su una gestualità affettata (sarà celebre il suo giochetto con la cravatta) e sul ruolo bonariamente autoritario che mostra in scena nei confronti di Stan. Nel 1937 Ollie divorzia dalla Reeves e sposa Virginia Ruth Rogers, una segretaria di produzione degli studi Roach che aveva conosciuto l'anno prima sul set di Diavoli Volanti (The Flying Deuces), tra gli ultimi film uno dei più famosi. Nel 1939 termina il contratto di Stan con gli studi Roach: il produttore fa lavorare allora Ollie da solo nel film Zenobia, ma l'esito è deludente. Sulla carta resta così anche una serie di comiche intitolata The Hardy Family, che avrebbe dovuto vedere il comico nel ruolo del protagonista. Girati altri tre film con Roach, nel 1941, Laurel e Hardy passano alla 20th Century Fox, con la quale, insieme alla Metro-Goldwyn-Mayer, gireranno ancora otto film, tutti di scarsa qualità e incapaci di sfruttarne le ancora grandi doti artistiche. Ancora Laurel e Hardy sul setIl successo in America comicia a calare e così Stan ed Ollie si recano in tournee in Europa, dove la loro fama è ancora grandissima. Visitano anche l'Italia, accolti da grande entusiasmo, tanto che anche il papa Pio XII vuole incontrarli in privato. Ollie conosce finalmente di persona il suo doppiatore italiano, un giovane di nome Alberto Sordi. Hardy ritorna sulle scene nel 1949 con Dopo Waterloo, accanto a John Wayne, e l'anno dopo ha una piccola parte nel ruolo di uno scommettitore di cavalli in Riding High di Frank Capra. I due ritornano quindi in Europa per girare il loro ultimo film, "Atollo K", una coproduzione italo-francese, che, purtroppo, si rivela un fiasco. A fianco dei due attori avrebbe dovuto recitare anche Totò, che però, poco prima dell'avvio delle riprese, firma un contratto con un'altra compagnia. Nel 1955, il figlio di Hal Roach ha l'idea di riproporre la coppia in una serie di comiche per la TV, ma la salute dei due attori si è fatta pessima. Pochi mesi dopo, Oliver viene colpito da un ictus e dagli oltre 150 chili di peso degli ultimi anni scende a circa la metà. Il 7 agosto 1957, all'età di 65 anni, muore Hardy, e con lui scompare una coppia irripetibile. Laurel, che negli ultimi mesi assiste il compagno al capezzale, ne rimane sconvolto al punto di non apparire mai più in pubblico. Non si presenta però al funerale dell'amico, spiegando la sua assenza con le parole "Babe avrebbe capito". Hardy è seppellito al The Valhalla Memorial Park Cemetery a Hollywood. Oliver Hardy è anche ricordato come appartenente alla Massoneria, ed è citato come tale in numerosi elenchi di massoni famosi. Il film I figli del deserto è del resto espressamente ispirato ad una branca della Massoneria statunitense, lo Shrine. Negli ultimi anni della sua vita, Laurel viene gratificato con il Premio Oscar alla carriera (1961); purtroppo il povero Ollie non poté vedere quel magnifico riconoscimento, né il rinascere dell'interesse per il lavoro della coppia da parte delle nuove generazioni. Stan, nonostante fosse stato inizialmente restio, scrisse anche lo Statuto dell'associazione internazionale che anche oggi provvede a diffondere l'opera di questa grande coppia comica: i Figli del Deserto; esistono due sedi anche in Italia, Noi Siamo Le Colonne Oasi 165 in sede a Modena e, da poco fondata, Teste Dure, Oasi 258 in sede a Prati (FI).
Stanlio & Ollio Nel 1927 nasce ufficialmente il formidabile duo, e nascono i primi lavori della coppia Laurel & Hardy che, però, non girano da protagonisti. Il primo film della coppia è Putting Pants on Philip, anche se in questa pellicola i due personaggi non hanno ancora assunto le caratterizzazioni con le quali divennero celebri. Da questo momento, però, comincia ufficialmente l'unione con Hardy, che li porterà a girare numerosissimi film, anche più di una decina all'anno, accompagnati da cast di attori più o meno fissi. Tra le loro spalle più fequenti: James Finlayson, Mae Busch, Billy Gilbert, Charlie Hall ecc... Dal 1927 al 1935, i due interpreteranno circa 70 cortometraggi, 35 muti, 39 sonori, alcuni ripetitivi, ma spesso con gag di sicuro effetto. Nel 1932 la comica La scala musicale vinse il premio Oscar per la migliore comica. Tra i più celebri lungometraggi della coppia si ricordano Muraglie (1931), Il compagno B (1932), Fra Diavolo (1933), I figli del deserto (1934), Allegri eroi (1935), Allegri Gemelli (1936), I fanciulli del West (1937), Avventura a vallechiara (1938), I diavoli volanti (1939), Noi siamo le colonne (1940) Gli anni d'oro finiscono verso il 1940, quando cessa il rapporto con gli Studi Roach e Laurel & Hardy si rompono, così i film successivi saranno prodotti direttamente dalla MGM, e dalla 20th Century Fox. Sotto contratto con la Fox però i due non riuscirono a mantenere intatti i loro personaggi, a causa della mancanza degli sceneggiatori e dei registi (amici) d'un tempo, i primi film come Ciao amici (1941), o Gli allegri imbroglioni (1943), sono lungometraggi senza verve e non ben rifiniti nei dialoghi. Il successo in America comincia a calare e così Stan ed Ollie si recano in Europa, dove la loro fama è ancora grandissima: il (nuovo) successo è immediato. Visto l'insuccesso del film I toreador nel 1945 la coppia decise di non rinnovare il contratto con la FOX e fece una lunga tournée in Europa. Nel 1951 in Europa i due girano l'ultimo film, Atollo K, una coproduzione italo-francese, che purtroppo si rivela un fiasco. Durante il film, Laurel viene colto da un brutto malore. Nel 1955, il figlio di Hal Roach ha l'idea di riproporre la coppia in una serie di comiche per la TV, ma la salute dei due attori è pessima. Ollio viene colpito da un ictus e dagli oltre 150 chili degli ultimi anni, scende a circa la metà. Il 7 agosto 1957, all'età di 65 anni, Hardy muore, e con lui una coppia irripetibile. Laurel, che negli ultimi mesi assiste il compagno al capezzale, ne rimane sconvolto, ma non si presenta al funerale dell'amico, spiegando la sua assenza con le parole "Babe avrebbe capito". Hardy è seppellito al The Valhalla Memorial Park Cemetery a Hollywood. Negli ultimi anni della sua vita, Laurel viene gratificato con il Premio Oscar alla carriera; purtroppo il povero Ollie non poté vedere quel magnifico riconoscimento, né il rinascere dell'interesse per il lavoro della coppia da parte delle nuove generazioni. Stan, nonostante fosse stato inizialmente restio, scrisse anche lo Statuto dell'associazione internazionale che anche oggi provvede a diffondere l'opera di questa grande coppia comica: i Figli del Deserto; ne esiste una sede anche in Italia. Laurel si spegne il 23 febbraio 1965, all'età di 74 anni, in un appartamento dell'Hotel Oceana a Santa Monica, vicino Los Angeles, e viene seppellito al cimitero di Forest Lawn-Hollywood Hills, vicino a Los Angeles. Sono stati sottovalutati dalla critica cinematografica, probabilmente perché accusati di non possedere un messaggio sociale come nei capolavori di Charlie Chaplin. Questo è un grande errore poiché proprio i loro film racchiudono una enorme quantità di situazioni quotidiane, drammi domestici, soprusi verso il più debole e una morale molto spesso pessimista, che si può definire "sociale". Laurel & Hardy interpretano quasi sempre individui emarginati dalla società che li schiaccia psicologicamente (ma anche fisicamente). Le personalità di Stanlio & Ollio sono prive di cattiveria; in fondo al loro cuore c'è sempre un momento per la carità e per rendersi utili a chi ne ha bisogno. Quando provano ad agire maliziosamente una forza redentrice li tramuta in uomini ingenui e buoni . Sono due adulti rimasti bambini che non capiscono cosa sia il male, lo ignorano e ne diventano vittime inconsapevoli. Indivisibili fratelli cinematografici sono stati geniali portatori di bene in tutto il mondo. Nessuno come questi due attori ripeterà simili trame e soggetti, nessuno riuscirà ad eguagliarne il risultato, nessuno saprà superarne il ritmo di comicità. La loro opera incontestabile è, a detta di molti, adatta a qualsiasi tipo di pubblico, per tutte le generazioni future. Ironia della sorte, Hardy, in punto di morte, convive con una paralisi in tutto il corpo che lo immobilizza da un solo lato. Laurel, invece, alla fine dei suoi giorni rimane paralizzato dal lato opposto a quello del suo grande compagno di lavoro e amico.
Anno Titolo originale Titolo italiano
Buona parte dei loro film (per lo più quelli sonori prodotti nel periodo Roach) dal 1985 sono stati colorizzati elettronicamente (e, in questa fase di lavorazione, a volte accorciati per esigenze di tempi, costi e palinsesto); In Italia abbiamo potuto vedere la versione 'a colori' di quasi tutti i film grazie alle trasmissioni Rai e Mediaset.
Film recitati in spagnolo
Mauro Zambuto (Stan) e uno studente sconosciuto (Ollie) nei primi doppiaggi 1934-35.
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