Scritto da Francesco Bassi
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martedì 24 aprile 2007 |
Pauline Kael (1919-2001)
Famosa negli Stati Uniti verso la fine degli anni Sessanta e nel decennio successive, quando divenne uno dei maggiori critici riconosciuti nel campo dell'arte in generale e del cosiddetto "cinema d'autore, termine con cui si intendono i film di un regista che, nel loro complesso, sviluppano un inconfondibile stile personale e una particolare visione del mondo.
Pauline Kael deve la sua fama soprattutto ai lunghi anni in cui seguì la rubrica The Current Column sul quotidiano "The New Yorker", per il quale lavorò dal 1968 al 1991.
Dalla sua penna si devono inoltre vari libri di successo, come I Lost It at the Movies (1954) e Kiss Kiss Bang Bang (1965).
Fece altresi brevi apparizioni in numerosi film, tra cui La figlia di un soldato non piange mai (1998).
Pauline Kael era famosa, e molto temuta, per le sue imprevedibili e ardite recensioni nonchè per la sua capacita di ricordare anche i piu piccoli particolari dei film che aveva visto.
Nel 1966 venne licenziata in tronco dal "McCall Magazine" per aver fatto letteralmente a pezzi il film Tutti insieme appassionatamente (1965), da lei rinominato Tutti insieme piagnucolosamente.
Nel 1979 accettò tra mille polemiche I'incarico di consulente per la Paramount Pictures. Abbandonò I'attivita di pubblicista allorchè le fu diagnosticate il morbo di Parkinson.
II fan club dei «Paulette», come furono soprannominati i suoi ammiratori, è tuttora attivo e in costante crescita anche dopo la sua morte.
Una sua citazione:
"Nelle arti, i critici sono le uniche fonti d'informazione indipendenti.
Il resto è pubblicità"
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