A 30 Milioni di chilometri dalla terra DVD
20 Million Miles to Earth
USA: 1957. Regia di: Nathan Juran Genere: Fantascienza Durata: 82'
Interpreti: William Hopper, Frank Puglia, Joan Taylor, Thomas Browne Henry, John Zaremba, Tito Vuolo, Brad Braverman, George Khoury, Don Orlando
Recensione di: Maurizio Carità
Di ritorno sulla Terra, la prima spedizione sul pianeta Venere precipita al largo delle coste italiane. L'unico sopravvissuto, il colonnello Calder, viene salvato da un gruppo di pescatori. A un superiore domanda se sia stato ritrovato un contenitore in cui custodiva una forma di vita venusiana. Purtroppo le ricerche danno esito negativo. Un ragazzo trova il contenitore sulla spiaggia lo apre: ne esce una sostanza gelatinosa, che il giovane porta a uno zoologo. Dalla strana sostanza nasce un minuscolo venusiano, che chiamano Ymir. Il professore lo rinchiude in una gabbia, ma il giorno dopo l'alieno è cresciuto a dismisura. Fuggito dalla gabbia, il mostro viene catturato e portato in un laboratorio dello zoo... di Roma. Riuscito a liberarsi anche qui, l'Ymir semina il panico nella capitale, uccide un elefante e, intrappolato in cima al Colosseo, viene abbattuto dall'esercito.
La figura dell'alieno, una via di mezzo fra un umanoide e un sauro, è una fra le più originali presentate sullo schermo sino ad allora, animata dalla perizia di un grande artigiano come Ray Harryhausen. Il film nasce da un'idea di Harryhausen che già nel 1952, dopo Il risveglio del dinosauro, aveva pensato di portare sullo schermo. Il progetto, allora abbandonato per motivi economici, andò in porto quando Harryhausen e Charles H. Schneer decisero di produrlo insieme. Il basso budget che la Columbia fu disposta a fornire costrinse i produttori a girare in Messico e in studio, con l'ausilio di materiale di repertorio, gli esterni previsti in Italia: ne risultò un'ambientazione completamente inventata, con una Sicilia rigogliosa attraversata da fiumi e cascate. Protagonista assoluto del film è l'Ymir che la stop motion di Harryhausen rende straordinariamente vivo, dotato, si direbbe, di personalità.
Alcune scene come quelle del violento ammaraggio della navicella, della creatura appena nata che muove i primi passi sul tavolo e rimane abbagliata dalla luce improvvisamente accesa, o del combattimento con l'elefante (che verrà replicato con un altro mostro nella Vendetta di Gwangi) rimangono giustamente famose.
Il nome Ymir appartiene alla mitologia nordica: Ymir è il gigante primordiale ucciso da Odino che ne utilizza il corpo per creare l'universo.
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