Il personaggio più rappresentato nella storia del cinema è ... |
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Scritto da Administrator | |
lunedì 10 novembre 2008 | |
Sherlock Holmes è il personaggio più rappresentato nella storia del cinema . Il modo di dire più tipico attribuito ad Holmes è la frase "Elementare, Watson!" ("Elementary, my dear Watson!"), quando egli spiega, con una certa sufficienza, all'amico medico la soluzione di un caso. In realtà solo al sesto paragrafo del romanzo "Il segno dei quattro" Holmes usa proprio il celebre "Elementare, Watson!". In una pagina della raccolta Le memorie di Sherlock Holmes, nel racconto "L'uomo deforme", Holmes invece, rispondendo ad una domanda di Watson, fa semplicemente uso del modo di dire: "Elementare!". La classica immagine in cui il detective indossa il deerstalker (il cappellino da cacciatore) e fuma la pipa calabash (la caratteristica pipa ricurva a forma di proboscide) è a sua volta apocrifa: soltanto in un racconto Watson fa riferimento a un "berretto di stoffa aderente", ma non al deerstalker. In nessuna avventura si trova invece traccia della pipa calabash, mentre Holmes fuma indifferentemente pipa, sigari e sigarette. Sia la frase che la pipa e il cappello, divenuti per il grande pubblico gli elementi distintivi di Sherlock Holmes, sono in realtà apocrifi, invenzioni posteriori, in genere di origine teatrale, riprese poi dal cinema. Fu l'attore americano William Gillette (1853-1937), uno dei primi e più celebri dei molti interpreti del detective, a mettere il deerstalker in testa all'eroe e la pipa ricurva in mano, anche se effettivamente era stato l'illustratore Sidney Paget (scomparso nel 1908), il primo a disegnarlo con il caratteristico cappello da cacciatore. Gillette portò Holmes sul palco per oltre 1300 volte, interpretandolo inoltre in un film muto e nel primo dramma radiofonico dedicato al detective di Baker Street.
Curisità estratte da: http://it.wikipedia.org/wiki/Sherlock_Holmes |
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