Paparazzi
La parola "paparazzi" nasce dal nome di un personaggio del film La dolce vita (1960) di Federico Fellini.
II protagonista, Marcello, ha un amico che va in giro a fotografare celebrità e che di cognome fa appunto Paparazzo.
Dal plurale e nato poi il termine paparazzi. Il termine ha una qualche assonanza con "pappatacio", di origine siciliana, un moscerino che, nutrendosi di sangue, ben corrispondeva secondo Fellini alla natura parassitica dei fotografi e dei giornalisti che comparivano nel suo film.
Alla fine degli anni Cinquanta il gruppo di giovani paparazzi, persecutori di personaggi, si misero al lavoro, auto proclamandosi anche "fotografi d'azione".
I maggiori paparazzi degli anni della dolce vita furono: Tazio Secchiaroli, Marcello Geppetti, Lino Nanni, Elio Sorci, Guglielo Coluzzi, Adriano Bartoloni, Alessandro Canestrelli, Velio Cioni, Licio D'Aloisio, Mario Fabbi, Giuseppe Palmas, Pierluigi Praturlon, Sergio Spinelli. Molte loro foto sono passate alla storia......
Un flash rubato al volo, sparato all'improvviso sulla privacy del divo o diva di turno, ed era fatta: la fama del personaggio garantiva anche la fama del paparazzo.
In quegli anni i paparazzi spesso pianificavano ad arte degli "incontri" con i personaggi famosi, scatenando appositamente dei "piccoli incidenti" grazie ai quali venivano realizzati foto da vendere ai rotocalchi (le famose paparazzate).
Roma diventò una Hollywood sul Tevere, per la grande quantità di Kolossal che approdavano a Cinecittà, grazie ai costi molto ridotti rispetto a quelli d'oltre oceano, rievocando l'escalation degli scandali e degli scoop, (famoso fu lo spogliarello di Aichè Nana al Rugantino, le foto furono fatte da Tazio Secchiaroli).
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