Scritto da Francesco Bassi
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martedì 10 luglio 2007 |
William Castle (1914-77)
Tra gli anni Quaranta e Sessanta fu un regista molto prolifico di film di serie B, che pur non arrivando mai alle vette della celebrità, seppe comunque conquistarsi un posto nel ricordo del pubblico grazie alle sue ingegnose trovate pubblicitarie.
Convintissimo sostenitore del valore di ogni pubblicità sensazionalistica, fece ricorso agli espedienti più strani pur di riuscire a vendere biglietti per i suoi film.
In simultaneità con l'uscita di Macabro (1958) pensò bene di stipulare un'assicurazione con i Lloyds di Londra per eventuali «morti per spavento» durante la proiezione del film, e prima della proiezione venivano anche distribuiti agli spettatori dei distintivi su cui era scritto: “Non sono un coniglio: ho visto Macabro”.
In alcuni dei momenti fondamentali della proiezione di La casa dei fantasmi (1959) dallo schermo veniva fuori uno scheletro fosforescente che cominciava a volteggiare sugli spettatori. Ogni volta che nel film Il mostro di sangue (1959) c'era un urlo, le poltrone degli spettatori cominciavano a vibrare grazie a un meccanismo nascosto. Castle arrivò anche a piazzare in sala dei finti spettatori con il compito di lanciare delle urla in momenti prestabiliti.
Al pubblico che assisteva alla proiezione di 13 Ghosts (1960) venivano forniti speciali occhiali che avrebbero permesso di vedere gli spettri sullo schermo in quanto il film era stato girato in “Illusion-O”.
Durante la proiezione di Homicidal (1961) era prevista una "pausa del terrore", in modo che gli spettatori sofferenti di cuore potessero abbandonare la sala.
Agli spettatori di Mr Sardonicus (1961) venivano dati dei pollici luminosi con cui avrebbero potuto votare come in un'arena di gladiatori. II pubblico poteva decretare la vita o la morte del protagonista, anche se in verità Castle aveva comunque girato un solo finale.
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