The Actresses
Titolo originale: Yeobaewoodeul
Corea del Sud: 2009 Regia di: Lee Je-yong Genere: Documentario Durata:
104'
Interpreti: Yun Yeo-jung, Mi-suk Lee, Hyeon-Jeong Ko, Choi Ji-woo, Mi-hee Kim, Ok-bin Kim, Yun-gi Jeong, Gwi-ae Kim, Jeong-han Kim, Ji-hye Ahn, Hye-rang Bae, Jae-ho Baek, Hyun-jung Go, Li-rang Im, Jae-won Jeong, Teo Yoo, Yong-ho Kim, Ji-ah Lee, Mi-seong Lee, Mi-yeong Lee, Je-hyeong Oh
Sito web:
Nelle sale dal: Inedito
Voto: 6,5
Trailer
Recensione di: Anna Maria Pelella
L'aggettivo ideale: Pettegolo
Anteprima Far east
E' la vigilia di Natale. Sei famose attrici coreane sono state invitate a posare per la copertina della rivista Vogue. Le sei donne sono Kim Ok-vin (Thirst), Kim Min-hee (Hellcats), Choi Ji-woo (Winter Sonata), Ko Hyun-jung (Woman On The Beach), Lee Mi-suk (An Affair, Untold Scandal) e Youn Yuh-jung (A Good Lawyer's Wife).
Girato sul vero set della copertina di Vogue, Actresses offre un interessante spaccato dell'incontro tra alcune delle più famose attrici coreane del momento. Lo staff che le segue è quello della nota rivista, e le collaboratrici che accompagano le star sono quelle che realmente le seguono ovunque.
L'insieme ha quel tocco un po' magico dato dall'impressione di spiare un autentico set, con delle vere attrici al lavoro. In realtà il copione è stato scritto dal regista con la collaborazione estemporanea delle attrici stesse le quali, dopo un certo numero di coppe di champagne, si sono palesemente divertite a chiacchierare tra loro degli argomenti più disparati.
Non mancano momenti di tristezza, o veri e propri piccoli drammi causati da gelosie, cattiverie o ripicche, ma il livello di ostilità è molto al di sotto di quello che ci si aspetterebbe su un set reale.
L'alchimia che si viene a creare invece è decisamente superiore alla somma del carisma di ogni singola attrice. Le donne sono palesemente stimolate dalla presenza delle colleghe e nel complesso il dialogo tra loro suona abbastanza realistico. Giocato infatti principalmente sulle corde di un'ambigua possibile verità tessuta a più mani, l'intero film lascia con il dubbio effettivo di aver assistito a momenti in parte reali, scatenati più dalla stanchezza, dall'alcool e dal clima natalizio, che dall'effettiva complicità tra le attrici.
La giovane Kim Ok-vin, star di Thirst di Park Chan-wook, è quella che risulta più genuinamente a disagio con le colleghe già affermate, quasi sempre resta a margine delle conversazioni accontentandosi, di tanto in tanto, di fare domande alla veterana Youn Yuh-jung, vera regina della giornata. Mentre la bellezza delle altre viene esaltata più dai bronci e dalla piccole malignità tessute dietro le spalle l'una dell'altra, che dalle sia pur divertenti pose studiate da star.
L'obbiettivo scatta implacabile di fronte a quello che finisce per diventare un gioco, del resto loro sono attrici, non modelle e la differenza sta tutta nell'incapacità reale di stare ore in posa statica senza poter esprimere nulla se non con gli sguardi. Il gioco va avanti tutto il giorno, complice una tempesta di neve che ritarda l'arrivo di alcune gemme dal Giappone, che dovevano essere indossate dalle star. L'isteria prende il sopravvento in alcuni terribili momenti, ma il tutto finisce per ammorbidirsi di fronte a una buona bottiglia. Lo staff della rivista mostra un insolito timore di avvicinarsi alle attrici, quasi si temessero capricci irrisolvibili e pericolose scenate. La tavolata finisce per rimanere elitaria, le star da una parte e dall'altra il preoccupato staff in attesa fremente di notizie della bufera e delle gemme.
La regia priva di particolari sottolineature segue silenziosamente le star, come se si trattasse di pericolosi animali da riprendere a rispettoasa distanza, possibilmente nel loro habitat naturale.
Le donne invece mostrano un entusiasmo quasi fanciullesco di fronte ai vestiti firmati e alle bellissime acconciature fornite per gli scatti, e in alcuni bellissimi momenti si assiste al divertente pettegolezzo su chi ha preferito questo o quello stilista.
Nel complesso siamo di fronte a un diverso modo di guardare a delle famose attrici in un ambiente in parte stimolante e, da un certo momento in poi, opprimente. Le donne danno il meglio di sé a giornata ultimata, quando il trucco comincia a sciogliersi e sotto si intravede il vero volto di attrici belle e famose certo, ma mai così umane come quando non hanno nessun copione tra le mani.
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