The bridge
Titolo originale: The bridge
USA: 2006. Regia di: Eric Steel Genere: Documentario Durata: 93'
Interpreti:
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Voto: 8
Recensione di: Luna Saracino
Un documentario riesce il piu delle volte a farti riflettere, ma difficilmente arriva a scioccarti, a scuoterti, e a volte a farti star male.
E questo è il pregio di “The bridge”, il primo documentario scritto, diretto e prodotto da Eric Steel, che nel 2004 ha posizionato le sue telecamere nei pressi del Golden Gate bridge di San Francisco, con lo scopo di catturare su pellicola l'enorme paradosso di una delle sette meraviglie delle mondo, che detiene il tragico primato del maggior numero di suicidi all'anno (solo nel 2004 il regista è riuscito a catturarne 23). Ispirato all'articolo “Jumpers” pubblicato sul New Yorker nel 2003 da Tad Friend, “The Bridge” racconta in modo sterile e glaciale (così come sono i colori della magistrale fotografia del film) le storie delle persone che nel 2004 hanno attraversato quel ponte, e che per un motivo o per un altro lo hanno eletto come palcoscenico per mettere in scena l'ultimo atto della loro esistenza. Il documentario raccoglie le interviste di parenti, amici e testimoni oculari involontari delle vittime della società americana: perchè coloro che decidono di compiere un gesto così estremo, quale è il suicidio, celano dietro le loro azioni insofferenze, odi, dissapori, intolleranze, le cui colpe il più delle volte sono da imputare all'ambiente in cui sono inseriti.
Sullo schermo scorrono immagini del ponte, dal ponte e sul ponte, miste a immagini e voci dei parenti, degli amici, visibilmente distrutti, e forse in qualche modo logorati dal senso di colpa, per non essere riusciti a impedire ai loro cari di porre fine alla loro vita.
Non è un mero tentativo voyeuristico di entrare nella vita degli altri violandola.
Il progetto di Steel è ben più ambizioso, o forse, semplicemente, non ha alcuna ambizione, se non la voglia di raccontare e far luce sulla società americana, così apparentemente perfetta, ma al contempo così fragile e così intimamente affranta.
Vincitore del Tribeca Film Festival di New York, il documentario è stato presentato lo scorso ottobre 2006 alla prima edizione della Festa del Cinema di Roma, senza riscuotere numerosi consensi, ma riuscendo certamente nel suo obiettivo: perchè la verità fa male, e in qualche modo fa paura, e “The bridge” è un film che dopo la sua visione non ti permette di dormire tranquillo.
È un film che ti cambia la vita, mostrandoti ciò che forse in cuor tuo già sapevi, ma che con lo stesso cuore hai preferito non approfondire.
Da vedere, capire e apprezzare.
Assolutamente.
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