Alpha Dog
Titolo originale:
Alpha Dog
USA: 2006. Regia di: Nick Cassavetes Genere: Drammatico Durata: 113'
Interpreti: Sharon Stone, Bruce Willis, Emile Hirsch, Justin Timberlake, Fernando Vargas, Dominique Swain, Ben Foster
Sito web:
Nelle sale dal: 23/02/2007
Voto: 7,5
Recensione di: Francesco Manca
Il regista di pellicole di successo come “She’s so lovely” e “John Q.”, Nick Cassavetes, porta sullo schermo la storia realmente accaduta del rapimento e della successiva uccisione di un ragazzino di 15 anni.
“Alpha Dog” è un ritratto nitido e allo stesso tempo sfumato dell’attuale generazione di teen-agers americani e non dai diciott’anni in su; tutti si presentano con le tipiche “facce da Hollywood”, e ovviamente tutti sono dei veri e autentici “figli di papà”, sempre impegnati con feste d’ogni genere, ragazze, droghe, alcolici ecc.
Il tentativo di Cassavetes si può definire curioso e quantomeno singolare, e, a mio giudizio, anche piuttosto riuscito, perché quello che può sembrare il solito film “movimentato” per adolescenti “ritardati”, così li ha definiti un certo Quentin Tarantino, si dimostra invece un ottimo (baby)gangster-movie in cui è il divertimento a farla da padrone.
Ovviamente, in ogni storia di gansta che si rispetti, ci deve essere un clan che gestisce le varie attività losche, e chi non paga i debiti, in un modo o nell’altro, finisce male…
Il sottotitolo del film di Cassavetes è eloquente: “Come è stato possibile spingersi così oltre?”
E’ la domanda a cui lo spettatore dovrebbe tentare di trovare una risposta alla fine del film, anche se, personalmente, parlando da spettatore, non credo di aver trovato una spiegazione esauriente all’enigma della pellicola, ma è chiaro che l’eccesso porta sempre all’eccesso; in poche parole, l’aver rapito un ragazzino di 15 anni che non aveva alcuna colpa e tenerlo in ostaggio perché il debitore non ha saldato i conti, è già un eccesso di per sé, e l’averlo assassinato a sangue freddo perché non si trovavano altre soluzioni, è la conclusione e l’elemento a sostegno della tesi dell’eccesso stesso.
L’aspetto che più colpisce di “Alpha Dog”, è che si respira un’aria e un’atmosfera di tutti i giorni, quando ci si ritrova con gli amici, ed è questo che il regista ha intenzione di fare: non vuole creare un contesto assurdo e sofisticato come spesso si tende a fare in questi ultimi anni, ma delinea con stile quasi documentaristico gli avvenimenti che si succedono gradualmente, e in un certo senso, lo fa dal punto di vista di ogni singolo personaggio, e non solo da quelli principali ma anche, e in alcuni casi soprattutto, da quelli secondari.
Una grande e meritata nota di merito va al cast, composta da nomi assolutamente degni di nota, e non alludo solo ai vari Bruce Willis e Sharon Stone che fanno come sempre la loro ottima performance in due ruoli apprezzabili e ben disegnati; ma ovviamente sono gli impeccabili Emile Hirsch, Justin Timberlake e in particolar modo Anton Yelchin a rendere questa pellicola davvero speciale e ben congeniata.
Coraggioso e introspettivo, “Alpha Dog” è davvero un film degno di nota, che consiglio a tutti coloro che cercano qualcosa diverso dal solito e delirante stereotipo cinematografico giovanile.
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