American Gangster
Titolo originale: American Gangster
USA: 2007. Regia di: Ridley Scott Genere: Drammatico Durata: 157'
Interpreti: Denzel Washington, Russell Crowe, Josh Brolin, Cuba Gooding Jr., Chiwetel Ejiofor, Carla Gugino, John Hawkes, Edwin Freeman, Jason Furlani
Sito web: www.americangangster.net
Nelle sale dal: 18/01/2008
Voto: 8
Recensione di: Piergiorgio Ravasio
Un’accoppiata vincente di Premi Oscar come Russel Crowe (“Il gladiatore”) e Denzel Washington (“Training day”) uniti insieme al filmaker britannico Ridley Scott (“Blade runner”, “Alien”, “Il gladiatore”) per raccontare la vita di quell’uomo che negli anni settanta, muovendo i suoi passi nelle strade di Harlem, è divenuto una delle figure più spregiudicate nel suo ambiente, per poi essere ucciso da un poliziotto guidato dal desiderio di riportare giustizia nel suo paese.
Con la corruzione che dilagava tra la polizia e una guerra nel Vietnam che stava costando un prezzo spaventoso, la mafia agiva praticamente impunita nel mercato della droga dove, con la complicità di giudici, avvocati e poliziotti, ci si poteva muovere indisturbati e con una copertura pressoché assicurata.
La morte improvvisa del boss del crimine Bumpy Johnson determina l’immediata ascesa del suo silenzioso apprendista Frank Lucas (Denzel Washington) che, sfruttando la possibilità creatasi e la sua personale esperienza maturata sulla strada, detta le regole del nuovo business dell’importazione dell’eroina, dando immediatamente una nuova impronta alla città e puntando una pistola alla tempia di chiunque osasse contraddirlo.
Trovato l’accordo con degli individui del sud est asiatico per ottenere un tipo di eroina a qualità superiore e a prezzo più basso e corrompendo alcuni ufficiali dell’esercito statunitense per nasconderla tra i cadaveri dei soldati americani uccisi rispediti a casa, diviene uno dei principali corruttori della città. Ammassa una fortuna smisurata vendendo un prodotto più puro e ad un prezzo competitivo e richiama, così facendo, l’attenzione della legge.
Un cambiamento ai vertici della malavita che non passa inosservato agli occhi dello scaltro poliziotto Richie Roberts (Russel Crowe). Intuita la scalata in atto tra le famiglie mafiose locali, comprende subito l’arrivo sulla piazza del nuovo ambizioso boss.
I destini di questi due uomini, per certi versi molto simili pur trovandosi ai lati opposti della legge, si intrecceranno in un vortice di appassionanti incontri e scontri che cambieranno per sempre le loro vite e il destino di una città come New York, ponendo fine ad un’era di complicità nell’ignorare le leggi e di corruzione generalizzata.
Scott, che già ci ha regalato la straordinaria descrizione della battaglia di Mogadiscio nel 1993 e la drammatica evocazione dell’antica Roma (premiata con ben 5 Oscar), consolida ulteriormente la sua fama di regista innovativo, autorevole e dotato di uno straordinario talento visivo mettendo a duro confronto due grandi nomi del mondo della celluloide.
Denzel Washington, che dopo la corsa contro il tempo in “Déjà vu” dello scorso anno, è sempre alla ricerca di nuove sfide che riescano ad incantare il suo pubblico con una serie di personaggi tutti suoi. Russel Crowe che, dopo la straordinaria interpretazione di Maximus, generale romano divenuto gladiatore, e le grandi recitazioni nelle pellicole “A beautiful mind” e “Un’ottima annata”, si dimostra sempre uno dei più grandi attori della sua generazione.
Due talenti innegabili messi allo specchio da una sceneggiatura ben fatta e coinvolgente, volta all’esplorazione di due universi opposti, resi entrambi interessanti e portati gradualmente a convergere insieme.
Perché proprio in questo aspetto risiede il fascino di questa storia che racconta l’ascesa e la caduta di Lucas, ma nel contempo anche il destino (sovrapposto al suo) del principale inseguitore.
Nucleo portante dell’intera vicenda è l'avvincente relazione che si determina tra i due: tra il milionario imprenditore malavitoso e il complicato poliziotto trasformatosi in persecutore.
Il paradosso di Lucas che, vivendo un’impeccabile vita da padre di famiglia, spacciava droga e la vita di Roberts, poliziotto che mai aveva ceduto al richiamo delle mazzette (pur avendo trovato un’ingente somma di denaro nel bagagliaio di un’auto e avendola onestamente restituita).
Due sogni distinti e dal diverso epilogo: quello infranto di un americano che, se non fosse stato per l’illegalità delle sue azioni, sarebbe stato ricordato come uno degli uomini d’affari più potenti e di successo in America (con la sua impresa a conduzione familiare) e quello realizzato, di un altro uomo, a cui è andato il merito della caduta di un eroe altrettanto popolare.
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